Giovedì 25 Aprile 2024

Banche e Stato contro cittadini: la parola di Bramini al LUC di Manfredonia (Foto)

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Ieri, al LUC, si è parlato di difesa dei cittadini che hanno debiti bancari nonostante siano creditori nei confronti della pubblica amministrazione. Il convegno – o “l’incontro tra amici” come ha preferito chiamarlo il nostrano On. Antonio Tasso durante il suo saluto al pubblico – è stato fortemente voluto dal gruppo locale dei 5S coadiuvati da una piccola delegazione leghista cittadina. Oltre 100 i partecipanti che erano lì per ascoltare Sergio Bramini, uomo simbolo della lotta, e chi come lui ha potuto contribuire al dibattito con la propria esperienza. Bramini è un imprenditore del milanese classe ’47 balzato alle cronache nazionali per le sue vicissitudini; vantava 4 milioni di euro di crediti nei confronti dello Stato, cosa che non ha dissuaso lo stato stesso a sfrattarlo da casa sua, il 18 maggio 2017, con l’intervento di ben 60 agenti in tenuta antisommossa. La sua storia è simile a quella di molti imprenditori, una storia fatta di leggi che spingono all’usura bancaria a scapito dei civili. Sono le leggi che Bramini sta modificando da quando il governo gialloverde lo ha voluto come consulente al Ministero dello Sviluppo Economico per dare un chiaro segnale di meritocrazia ai cittadini italiani. Dopotutto chi può conoscere il peso della burocrazia e della giustizia meglio di chi ne è stato vittima? Bramini, durante il suo intervento, è stato sintetico quanto chiaro: leggi come la Renzi-Boschi (“legge sulle esecuzioni e già il nome parla chiaro”, ha detto) prevedono 500.000 sfratti nei prossimi 6-8 mesi che colpiranno gravemente circa 135.000 famiglie. “E il sud sarà la zona più colpita”, ha confessato. “Mi chiedo che Paese stiamo diventando”, ha concluso il consulente del MiSE, al netto di un’Italia che sfratta i malati terminali, si accanisce contro i piccoli imprenditori e gli artigiani e sfrutta il lavoro del privato nel settore pubblico “dimenticandosi” di liquidare le fatture. Un’Italia che resta indietro rispetto alle altre nazioni che hanno capito che il benessere del cittadino, ogni singolo contribuente, è fondamentale per il progresso della nazione intera.

Antonio Raffaele La Forgia

Foto di Lorenzo Tagliamonte

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