Martedì 23 Aprile 2024

Gargano bell’ e bún: conoscere e amare le meraviglie del proprio territorio

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Capita spesso di abitare in un luogo e non viverlo veramente, di guardarlo superficialmente e senza occhi veri per vedere e andare in profondità. Gargano bell’ e búnè un progetto di valorizzazione totalmente gratuito che mira proprio alla scoperta e valorizzazione della bellezza del Gargano. Domenica 4 novembre la tappa di questo viaggio nelle tradizioni è stata Manfredonia e l’accompagnatrice dell’intera mattinata è stata Valentina Sapone, archeologa e creatrice del progetto La Pelandra (tour per la Puglia in minibus). Partendo dal Porto Turistico “Marina del Gargano”, il gruppo si è spostato verso Piazza Falcone e Borsellino, dove l’accompagnatrice ha spiegato la simbologia dell’imponente fontana e di come essa sia stata trasformata in seguito al ventennio fascista. Dopodiché, il gruppo si è recato presso il cantiere navale del maestro d’ascia Antonio Rucher, il quale, davanti allo scheletro di un’imbarcazione in fase di costruzione, ha dato il via al momento più toccante della giornata. Rucher ha spiegato passo dopo passo come avviene la costruzione delle barche, quali sono i vari passaggi da seguire, che tipo di legno bisogna utilizzare e così via. Al di là dell’accuratissima spiegazione tecnica, è stato davvero emozionante quando ha affermato che il momento più gratificante di questo lavoro è il varo, quando la barca viene messa in mare e finalmente parte, dopo mesi e mesi di lavorazione. “Nonostante io faccia questo mestiere da decenni, ogni volta è come la prima volta, perché ci domandiamo se la barca sarà stabile e equilibrata, se tutto andrà bene”. Ogni barca, prima di partire, viene benedetta da un prete, sottolineando il rapporto sacro dei naviganti dei confronti del mare, un rapporto fatto di rispetto, amore e anche paura. Infine, Rucher ha ribadito un appello già lanciato tempo fa, ossia quello rivolto al cuore pulsante della nostra città, i giovani. Il suo cantiere navale, infatti, invita e accoglie chiunque sia interessato a svolgere un periodo di apprendistato, altrimenti si corre il rischio che questo mestiere così prezioso venga abbandonato dalle generazioni a venire. La terza tappa del tour è stata Corso Manfredi. In particolare, l’accompagnatrice si è soffermata sulla spiegazione del complesso del Palazzo dei Celestini, la cui costruzione risale al 1350 circa, oggigiorno composto da un auditorium, una biblioteca e un edificio destinato a scopi civici vari. Tuttavia, nel corso dei secoli, questo complesso religioso (Celestini si riferisce all’ordine religioso dei Celestini, per l’appunto) è stato utilizzato per gli scopi più svariati: carcere, guardia di finanza, ecc. Successivamente, il tour si è spostato in Via Maddalena, la via più antica della città, chiamata così in onore di Maria Maddalena, alla quale è dedicata la cappella nel Palazzo di San Domenico. È stata menzionata dall’accompagnatrice, anche l’importanza dell’Arco Boccolicchio, luogo strettamente legato al folklore manfredoniano, dove un tempo ci si incontrava per chiacchierare e per dedicarsi a varie attività femminili, come il ricamo. Risalendo da Piazza del Popolo verso Piazza Duomo, il gruppo si è recato in Cattedrale, dove l’accompagnatrice ha spiegato minuziosamente le caratteristiche dell’icona della Madonna di Siponto e dell’importantissima figura storica di San Lorenzo Maiorano.

Finito il tour dedicato alla bellezza, ci si è concentrati sul Gargano bún, ossia su due delle eccellenze gastronomiche del territorio, il vino e la farrata. Presso La Bottega del Vino sono stati introdotti e degustati due ottimi vini di produzione locale, una Falanghina e un Cacc’e Mmitte. Spostandosi poi di pochi metri, il tour si è concluso presso La Casa della Farrata, dove sono state spiegate minuziosamente la storia e la ricetta del tipico rustico sipontino, con successiva dimostrazione pratica di come farlo e cucinarlo. Infine, sono state sfornate e offerte a tutti i partecipanti del tour delle ottime farrate calde.

Sentendo i vari commenti fatti a fine mattinata, ci si è resi conto che molti dei partecipanti, nati e cresciuti a Manfredonia, non sapevano molte delle cose che sono state spiegate. Nasce di conseguenza, come spontanea riflessione, la consapevolezza dell’importanza e del valore che dovremmo dare tutti alla nostra città. Non è abbastanza vivere in un posto, è necessario conoscerlo, amarlo e saperlo promuovere.

“Gargano bell’e bun: vieni a vedere (e mangiare in Puglia) é un progetto di coworking smartlab vincitore del bando inpuglia365 di Puglia Promozione, a cui collaborano (per le tappe di Manfredonia) il Comune di Manfredonia, l’Agenzia del Turismo di Manfredonia, La Pelandra Tour e l’Associazione ilsipontino.net.

 

Giuliana Scaramuzzi

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