Giovedì 18 Aprile 2024

Approvato il piano di riequilibrio: ora la città può tornare a guardare avanti

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Approvato in Consiglio Comunale il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale.“Abbiamo evitato il dissesto e si apre ora una fase impegnativa per la nostra comunità, ma con una prospettiva che può far ben sperare per l’immediato futuro”, ha commentato a caldo il Sindaco Angelo Riccardi al termine delle quattro ore di dibattito.

A votare favorevolmente la delibera, illustrata dall’Assessore al Bilancio Dorella Zammarano, la maggioranza dei presenti. Nonostante i fuochi d’artificio della minoranza con tanto di annuncio ai microfoni di dichiarazioni contrarie, tutti assenti i gruppi dell’opposizione al momento del voto. Assenza dovuta probabilmente alla consapevolezza che non votare il piano di riequilibrio avrebbe potuto portare il Comune al dissesto, con tutte le gravi difficoltà e problematiche per l’intera città che tale nefasta ipotesi comporterebbe.

Com’è noto, il Comune di Manfredonia aveva approvato in Consiglio lo scorso dicembre la delibera di ricorso alla procedura di Riequilibrio Finanziario Pluriennale ex art.243-bis, D.Lgs.n.267/2000 e richiesta di accesso al fondo di rotazione. A seguito di detta delibera, sono scattati i 90 giorni di tempo per redigere il Piano di Riequilibrio approvato ieri nei termini.

Il piano di risanamento del Comune di Manfredonia, frutto del duro lavoro della Dirigente del settore Bilancio Maricarmen Distante e di tutti gli uffici comunali supportati da alcuni esperti, ha ricevuto parere favorevole dai Revisori dei Conti ed avrà la durata di 10 anni che decorrono da dicembre 2018, ovvero dal momento in cui se ne è fatta richiesta in Consiglio, e fino al 2027. La durata del piano è predeterminata dalla legge in base al rapporto sussistente tra le passività da ripianare nel piano e l’ammontare degli impegni di cui al titolo I della spesa del rendiconto dell’anno precedente. “Sfortunatamente – ha evidenziato il primo cittadino con un pizzico di ironia – Abbiamo pochi debiti fuori bilancioe ciò impone un piano di durata che non può superare i dieci anni”. Non è infatti l’Ente, ma il legislatore che decide la durata in base ad una serie di variabili che cambiano in base alle criticità. Addirittura, in alcuni Comuni con serie problematiche il piano può avere una durata di 20 anni.

“Si tratta di una manovra fondamentale per il futuro della città”, ha sottolineato il Sindaco, lanciando qualche frecciatina nei confronti di un’opposizione che si dice contraria e responsabile solo a favore di telecamera, ma che poi tende a fuggire alla chetichella abbandonando l’aula nell’imminenza del voto.

“L’amministrazione ha operato in diverse direzioni per reperire le risorse necessarie a far fronte alle quote del piano di riequilibrio”, ha spiegato l’assessore Zammarano. Innanzitutto sono state riviste le entrate tributarie sia attraverso un innalzamento di alcune aliquote di quelle esistenti sia attraverso l’istituzione di nuove entrate. Al fine di porre in essere ogni utile ed ulteriore iniziativa finalizzata ad incrementare le entrate connesse alla dismissione del patrimonio dell’Ente, il Settore Urbanistica e Sviluppo Sostenibile ha inoltre operato una ulteriore complessiva ricognizione dei beni potenzialmente alienabili.

Ma se si chiama la città a fare sacrifici, la politica ovviamente non si tira indietro.E con deliberazione n. 24 del 27.02.2019, la Giunta ha deliberato già a partire da marzo 2019 la riduzione delle indennità del Sindaco, del Vice-Sindaco, degli Assessori e del Presidente del Consiglio Comunale. Riduzioni che sono confluite nel piano insieme ad ulteriori risparmi derivanti dalla riduzione dei gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali.

Col piano di riequilibrio, che può essere anche rivisto e rimodulato successivamente e che la prossima Amministrazione eletta potrà modificare a propria discrezione, si ha un adeguamento del costo di alcuni servizi. Adeguamenti che sono in linea se non in alcuni casi addirittura al di sotto rispetto ad altri Comuni limitrofi. Mentre, con il dissesto, i servizi cessano di esistere e vengono eliminati, ovvero, niente più mensa, trasporto scolastico, contributi alle fasce deboli, ecc. Vi sarebbe inoltre un’inevitabile ripercussione sulla stessa economia locale poiché il dissesto comporterebbe un taglio del credito compreso tra il 40 e il 60% alle aziende che lavorano con il Comune.

 “Il dissesto finanziario non è un’alternativa plausibile da qualunque punto di vista lo si consideri. Tecnicamente esporrebbe infatti la cittadinanza ad una sorta di macelleria sociale che l’inevitabile taglio dei servizi connesso alla indiscriminata riduzione della spesa che esso comporta”, ha evidenziato in aula l’assessore Zammarano.

“Il piano di riequilibrio, evitando il dissesto, è un atto importantissimo e purtroppo chi non comprende ciò è perché prende a pretesto ormai qualsiasi cosa per personalizzare una guerra verso il sottoscritto, non tenendo conto delle esigenze della città”, ha spiegato il Sindaco Angelo Riccardi, rimarcando la mancata consapevolezza dell’opposizione del contesto in cui si trova. Riccardi ha quindi evidenziato come il provvedimento sia stato approntato nel miglior modo possibile nonostante i vari uffici siano impegnati dallo scorso 9 gennaio anche con la Commissione d’accesso agli atti inviata dalla Prefettura per verificare o vanificare l’ipotesi di eventuali ingerenze mafiose nella macchina amministrativa.

“Un lavoro non semplice quello per la Commissione– ha continuato Riccardi – ma a cui siamo contenti di collaborare, mettendoci a completa disposizione, affinché la giustizia possa fare serenamente il suo corso”.

Approvato il piano, ora non resta che mettersi al lavoro per concretizzare i vari punti e ridare respiro a Manfredonia non più sotto la spada di Damocle della Corte dei Conti per le scadenze del piano di rientro, ma con una marcia in più per risollevarsi e guardare finalmente avanti con più serenità.

 

Maria Teresa Valente – Ufficio di Staff del Sindaco

Articolo presente in:
Comunicati · News · Politica

Commenti

  • A quanto ammonta la riduzione del sindaco, sono curioso di saperlo….????!!!!

    Gabriele 19/03/2019 6:58 Rispondi

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