Giovedì 25 Aprile 2024

Ritucci-Fiore 5 stelle: AVEVAMO RAGIONE!

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Sono state queste (e francamente non potevano che essere queste) le parole che di getto abbiamo pronunciato nell’apprendere che il TAR del Lazio, con sentenza n. 7699, ha bocciato il ricorso del sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, contro l’inconferibilità della carica di presidente del Consorzio ASI che era stata decretata dall’ANAC (Autorità Nazionale AntiCorruzione).

E già, AVEVAMO RAGIONE perché fummo proprio noi, con email pec del 15.11.2017, ad inviare al Responsabile del piano anticorruzione del Consorzio ASI di Foggia e all’ANAC una nota avente ad oggetto: “Nomina del Sindaco del Comune di Manfredonia a componente del Consiglio di Amministrazione con funzioni di Presidente dell’ASI Foggia. Richiesta di avvio del procedimento nei confronti del Presidente dell’ente per contestazione causa di inconferibilità ai sensi del D.Lgs. n.39/2013”.

La validità di quanto veniva dettagliato in quella nota trovò conferma nella sentenza n. 126 dell’11.1.18 del Consiglio di Stato che ha stabilito la legittimità dell’intervento dell’ANAC per caso analogo.
In seguito a ciò, il 22 febbraio 2018 procedemmo ad inoltrare presso la Guardia di Finanza di Manfredonia l’esposto alla Procura della Repubblica di Foggia al fine di verificare se il comportamento gravemente omissivo dei soggetti destinatari degli obblighi di legge sopra descritti integrasse ipotesi di reato.
Il 17/05/2018 la conferma dall’ANAC che “era causa di inconferibilità l’aver fatto parte, nell’anno precedente l’attribuzione dell’incarico della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione, nella stessa regione dell’amministrazione locale che conferisce l’incarico. Nel caso di specie, Riccardi, all’atto del conferimento dell’incarico di Presidente del Consorzio ASI era già Sindaco di Manfredonia, comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Giova evidenziare – aveva sottolineato la stessa Autorità – che l’inconferibilità dell’incarico vale anche per chi, all’atto del conferimento, rivesta ancora una delle cariche elencate all’art. 7, comma 2, ostative al conferimento dell’incarico di amministratore e non soltanto per chi abbia esaurito la stessa nell’anno precedente. Anzi, la situazione di chi ancora rivesta la carica ostativa assume maggior pregnanza in relazione alle finalità di prevenzione dei fenomeni corruttivi cui la legge è rivolta”.
Il Sindaco di Manfredonia tentava una disperata difesa ricorrendo al TAR il cui pronunciamento odierno conferma che AVEVAMO RAGIONE su tutti i punti, e con noi tutti i liberi e onesti cittadini che ci onoriamo di rappresentare!
All’esito dell’accertata inconferibilità di Riccardi alla carica di Presidente e della decadenza del CdA del Consorzio Asi di Foggia, verranno dichiarati NULLI tutti gli atti prodotti nel corso di questa gestione, dai conferimenti di incarichi alle spese autorizzate e adottate dal suddetto consiglio di amministrazione che ha proseguito nel suo mandato come se niente fosse. Qualora venisse accertato il danno erariale, è auspicabile che ne risponda chi ne ha avuto responsabilità e in questa vicenda ci sono davvero tanti responsabili.
Il nostro pensiero va all’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico Antonio Nunziante e al Presidente della Regione Michele Emiliano, da noi sollecitati ma che si sono mostrati sempre finti sordi, poiché la Regione è tenuta a vigilare e a far rispettare il parere dell’ANAC (che nel frattempo ha inviato un fascicolo alla Procura e e alla Corte dei Conti): cosa risponderanno Emiliano e Nunziante?

 

Consiglieri comunali di Manfredonia FIORE E RITUCCI (Movimento 5 Stelle)

 

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