Mercoledì 24 Aprile 2024

La ricostruzione della Storia dei cinema a Manfredonia

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Dopo lunghi anni di corteggiamento fatti all’Impresa di Costruzioni dei Fratelli De Salvia (Salvatore, Pasquale e Fabio) finalmente siamo riusciti a recuperare la bellissima insegna Cinema Impero insieme ai due imponenti e straordinari lampioni che messi lateralmente gli facevano da splendida cornice. Insieme a questi straordinari oggetti che ci sono stati gentilmente e amorevolmente donati dai fratelli de Salvia che ci hanno in questo modo aiutato a preservare un bel pezzo di storia della nostra città,  siamo riusciti con tantissima fortuna a ritrovare persino quattro sedie basse interamente realizzate in ferro oltre ad una poltrona costruita con listelli di legno che erano messi nelle prime file dell’Arena. L’altro straordinario rinvenimento è stato il famoso carretto che veniva utilizzato dal Sig. Casalino che, in un locale posto al piano terra adiacente al cinema Fulgor, dopo aver preparato i tabelloni pubblicitari, spingendo il carretto a mano, li portava sul Corso Manfredi per appenderli e metterli in bella vista. Per il recupero di questo pezzo di storia locale, è doveroso ringraziare i fratelli De Salvia, che con questo bellissimo gesto hanno impreziosito ancora di più lo straordinario museo dei Pompieri e della Croce Rossa Italiana di Manfredonia. L’insegna sarà a breve affiancata  all’altra insegna Cinema Fulgor che per tanti anni gli è stata accanto e probabilmente aveva nostalgia di rivederla nuovamente accanto in museo. E’ doveroso ringraziare anche Nicola Capurso titolare del Cinema San Michele che ci ha fornito un prezioso contributo per ricostruire la storia di questi due cinema che sicuramente farà piacere leggere agli amanti di molti Manfredoniani. Non potevamo iniziare il racconto dal Cinema Impero che fu il primo di tutti i Cinema del ‘900 aperto insieme aglli Studi Cinecittà di Roma che è un complesso di studi cinematografici che rappresentarono il simbolo dell’industria cinematografica italiana dove lavorarono molti registi e attori italiani famosi come Federico Fellini, Ettore Scola, Sergio Leone, Luchino Visconti, Anna Magnani, Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Gina Lollobrigida, Claudia Cardinale, etc…, ma anche molti registi e attori stranieri, tra i quali Martin Scorsese e Francis Ford Coppola che hanno girato più di 3000 film, 90 dei quali hanno ricevuto una candidatura all’Oscar vinta da ben 47 pellicole. In un secondo momento parleremo anche del Cinema Fulgor la cui insegna è anch’essa gelosamente custodita in museo da qualche anno.

 Cinema Arena Impero

 Il primo Cinema di Manfredonia fu l’arena Impero, in via dell’Arcangelo del farmacista Giuseppe Murgo. Il suolo dove nacque il cinema Impero inizialmente è un agrumeto. Mentre i proprietari ottengono il permesso di agibilità, costruita la galleria e la cabina di proiezione, cominciano a usare il cortile per delle partite di tennis di giorno e come locale di intrattenimento la sera. Nel 1937 arriva il permesso di agibilità e iniziano le proiezioni cinematografiche. E’ un successo, fuori dal cinema ogni sera si accalca la gente e gli spettatori, quando riescono ad entrare in sala, sono stanchi e madidi di sudore. In attesa del film, Murgo intrattiene il pubblico con le canzoni dell’epoca. Lo stesso entusiasmo c’è anche nei giorni di pioggia. In questi giorni il pubblico si rifugia sotto la galleria e, per non bagnarsi i piedi, si siede sulle spalliere e appoggia i piedi sul sedile. Questa fortunata avventura continua fino alla guerra, quando il proprietario è costretto a partire per l’Africa. Durante la guerra l’arena non funziona, anche perché le luci del cinema sono troppo rischiose. In quel periodo l’impianto viene utilizzato dall’aeronautica italiana come sala da ballo.

Dal 1948 l’arena Impero comincia a lavorare in collaborazione con la ditta dei fratelli Pesante. Di fatti, d’estate il personale del Fulgor (dell’impresa Pesante), viene utilizzato in parte all’arena Giardino, in parte dall’arena Impero, oppure si proiettano i film in contemporanea. A proposito delle contemporanee estive tra l’arena Giardino e l’arena Impero, Federico Pesante ricorda che, “i film erano portati dall’uno all’altro cinema con una bicicletta su cui era stato montato un cassetto di ferro per infilare la bobina della pellicola. Naturalmente, perché ciò fosse possibile, il film veniva diviso in due tempi, con una parte di presentazione e con la proiezione della Settimana INCOM (o film Luce, durante la guerra), in modo tale che mentre in una sala si proiettava il secondo tempo del film, nell’altra si iniziava la presentazione e….. così via”. Nel 1956 Matteo Murgo affida la gestione dell’arena ai fratelli Casalino che la gestiscono fino al 1984.

Nel 1962, sobbarcandosi non lievi sacrifici finanziari, l’impresa fratelli Casalino trasforma radicalmente gli impianti dell’Impero. Nuove comode poltrone in tutti i settori (500 posti in platea e 300 in galleria con poltrone in struttura metallica, con fondo e schienali in listelli di legno), cure particolari nei giardini pensili, accogliente bar tra aiuole fiorite. Questo il ritrovo serale centralissimo che i fratelli Casalino offrono agli spettatori locali e alle numerose schiere di villeggianti, dando così notevole contributo al turismo di Manfredonia. Nel 1984, l’arena impero, dopo quasi mezzo secolo di attività, chiude i battenti per mancanza di pubblico. In città la gente preferisce la televisione, ormai diffusa in tutte le case, al vecchio cinema.

Il locale così va alla deriva e ristrutturarlo sembra impossibile. L’arena infatti, non solo si trova nel centro storico ed è protetta da vincoli architettonici, ma è anche un punto luce per le finestre dei palazzi vicini che non possono essere murate, né riconvertite con facilità. Tra l’altro la vicinanza del campo sportivo ha prodotto dei danni incalcolabili per via dei ragazzi che si intrufolavano nell’ex cinema per vedere le partite gratis appoggiati ad una ringhiera che si affaccia sul campo e, negli anni, durante gli intervalli, contribuirono a distruggere tutto ciò che stava all’interno: poltrone, sedie, perfino i muri e la cabina di proiezione.

Museo dei Pompieri e della Croce Rossa Italiana

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Commenti

  • Il primo finanziamento è stata per dimostrare la volontà che si voleva e si vuole dare l’opera ritenuta importante è strategica (anche per l’Autorita Portuale, ritengo) anche in funzione del waterfront e dei siti archeologici: i nostri Beni Culturali e il Turismo hanno bisogno di monetizzare. Invece assistiamo al balletto delle responsabilità e ipotesi di dirottare finanziamenti della Regione dei Ministeri competenti e non ultimo mancato investimento da parte delle Ferrovie che da quando sono varie Spa,la provincia di Foggia la con scarsa redditività! Sembra un film gia visto: leggi aeroporto Gino Lisa.

    Francesco Sammarco 09/05/2019 16:28 Rispondi

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