Martedì 23 Aprile 2024

Francesca Troiano (M5S) sulla crisi amministrativa e giudiziaria di Manfredonia

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“Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato l’affidamento, per diciotto mesi, dell’amministrazione del Comune di Manfredonia (Foggia), già sciolto lo scorso 21 maggio 2019 a seguito delle dimissioni del sindaco, a una commissione di gestione straordinaria.”

Così recita il comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha deciso le sorti del nostro Comune.

Le anticipazioni giornalistiche sui contenuti della relazione inviata dalla Commissione d’accesso al Prefetto mi consentono di esprimere alcune considerazioni, pur con tutte le cautele derivanti dal tipo particolare di procedimento amministrativo, non ancora sottoposto al vaglio di nessun magistrato.

Gli elementi oggettivi riscontrati delineano un quadro preoccupante e fosco di intrecci, contiguità inopportune e omissioni da parte di chi aveva la responsabilità di amministrare la nostra città.

Le frequentazioni con soggetti appartenenti a clan malavitosi e i legami economici con persone dalla condotta non limpida restituiscono l’immagine di una città in cui, per anni, è calata l’attenzione sui fenomeni criminali da parte di chi doveva per legge vigilare affinché non fossero turbati l’imparzialità ed il buon andamento della pubblica amministrazione, come previsto dall’art. 97 della Costituzione.

Si ha la netta sensazione, inoltre, del prevalere di un “familismo amorale” cioè dell’uso distorto della cosa pubblica per favorire parenti, amici, compari e soci nelle varie attività economiche, in un generale quadro di impunità e sfrontatezza nei confronti della collettività.

Oggi, grazie al rinnovato impegno dello Stato nel combattere le organizzazioni mafiose e l’insidioso malaffare dei colletti bianchi, Manfredonia ha la possibilità di mettere un punto fermo e ricominciare.

I prossimi diciotto mesi (prorogabili) di amministrazione affidati alla Commissione di gestione straordinaria, le eventuali dichiarazioni di incandidabilità e gli auspicabili sviluppi giudiziari, possono costituire un’occasione unica per risollevarsi e rimettere in sesto una comunità frastornata e attonita.

Sarà un percorso difficile – anche per le condizioni critiche del bilancio comunale – ma necessario che dovrà partire da due basi indispensabili: un profondo rinnovamento o meglio azzeramento della vecchia classe politica dirigente (accompagnato da un approfondito esame della tecnostruttura comunale) e l’impegno della parte migliore e non compromessa della città per accompagnare l’Amministrazione verso un percorso di piena legalità, limpidezza e trasparenza.

On. Francesc Troiano (M5S)

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Commenti

  • Carissima onorevole, la vicenda che è balzata alla cronaca in questi ultimi giorni non mi sorprende più di tanto: era da diverse amministrazioni che prolificava il connubio mafia-politica a palazzo S.Domenico,con questo non voglio parare il sedere a nessuno della recente amministrazione, anzi la colpa è doppia per aver continuato ad alimentare questo schifo. La cosa che più mi fa rabbia e’ che questa gentaglia, dopo aver ridotto Manfredonia in un dissesto senza precedenti, continuerà a scorazzare le vie della nostra città, impunita e orgogliosa delle ricchezze accumulate ai danni di chi si e fatto un mazzo per campare. Sento dire “adesso rimbocchiamoci le maniche”, ma chi dovrà rimboccarsi le maniche? Naturalmente il povero cittadino con ulteriore aggravio di tasse. E intanto i nostri figli, vista la situazione di irreversibilità in cui regna e nonostante le loro potenzialità, saranno ancora di più costretti a lasciare Manfredonia per cercare fortuna altrove per colpa di una cricca di irresponsabili che grazie al nostro mandato avrebbero dovuto degnamente amministrarci.

    michele 21/10/2019 10:43 Rispondi
  • Ne dovrà passare di acqua sotto il ponte dove San Lorenzo scaccia il diavolo che in un certo Palazzo, detto di San Domenico , si e’ materializzato nella illegalità, mancanza di limpidezza e trasparenza e anche di fantasmi e di scheletri negli armadi.

    cittadino 20/10/2019 18:02 Rispondi
  • Gentile deputato,il suo intervento, quale parlamentare manfredoniano 5S era atteso. La situazione di illegalità è stata negli ultimi anni cosa nota a chi è dotato di senso civico. Un funzionario del Comune da tempo a mezza voce mi confidava che personaggi che in passato non potevano neppure passare innanzi al Comune nell’ultima amministrazione spadroneggiava, mentre persone per bene non venivano neppure ricevute. Mi sono chiesta per lungo tempo come potesse la maggioranza tutta essere così prona allo schifo. Non riesco a credere che fossero tutti corrotti, concussi, in sintesi, delinquenti, eppure nessuno di essa ha alzato un grido di dolore. Riuscirà Manfredonia ad avere un rigurgito di dignità? Considerata l’emorragia di forze, intelligenze, energie giovani che questa città ha scacciato a causa della vergogna che ci troviamo a vivere?

    Elisa Ciavarella 20/10/2019 11:32 Rispondi

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