Giovedì 18 Aprile 2024

Manfredonia ricorda con commozione la figura del suo Pastore (guerriero), S. E. Mons. Andrea Cesarano, a 50 anni dalla sua dipartita.

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Con animo pieno di mestizia i sipontini hanno ricordato  S. E. Mons Andrea Cesarano, che per ben 38 anni (1931-1969),  è stato Arcivescovo Metropolita di Manfredonia e Amministratore Apostolico perpetuo di Vieste, a 50anni dalla sua morte (89 anni), (19 dicembre 1969 – 19 dicembre 2019). Prima della concelebrazione dell’Eucarestia, presieduta da Padre Franco Moscone, crs arcivescovo di Manfredonia, Vieste, S. Giovanni Rotondo, con la partecipazione di S. E. Mons. Domenico D’Ambrosio, arcivescovo emerito di Lecce, alle ore 16:00, presso l’Auditorium “V: Vailati” ha avuto luogo la  commemorazione, presieduta da Padre Franco. Il compito di illustrare le  virtù preclari dell’ Uomo, del Sacerdote e del Vescovo Andrea Cesarano, è stato affidato al prof. Antonio Tomaiuoli, archivista e bibliotecario del’Arcidiocesi e curatore del Diario personale di Mons. Cesarno “Pro-memoria dell’occupazione militare tedesca a Manfredonia”, e a S. E. Mons. Domenico D’Ambrosio, che lo ha conosciuto sin da quando era seminarista. Moderatore il dott. Alberto Cavallini, direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali. Quest’ultimo, prima di passare la parola ai relatori, nella sua prolusione ha sottolineato che Manfredonia non poteva esimersi dal ricordare ed onorare la grande figura di Mons Cesarano, quale Pastore e strenuo difensore della vita e dei diritti dei cittadini di Manfredonia, sua città di elezione. Padre Franco, in qualità di padrone di casa, nel salutare e ringraziare i promotori dell’evento e il nutrito uditorio che occupava ogni ordine di posti, pur non avendo conosciuto Mons. Cesarano, attraverso i tanti scritti  ha compreso quanto sia stata la grandezza di un Pastore che ha amato il suo gregge al punto da mettere a repentaglio  la sua vita  per difenderlo. Gli eventi riportati nel Diario di Mons Cesarano sono annotati gli eventi che si sono succeduti a partire dall’occupazione tedesca e fino all’arrivo delle truppe alleate (8 settembre.- 1° ottobre 1943). Tanti sono stati gli episodi che hanno messo in ginocchio la città e i manfredoniani. Minacce di morte, saccheggi, uccisioni bombardamenti. E l’instancabile opera mediatrice del nostro vescovo per evitare rappresaglie, garantire la incolumità delle persone, l’integrità dei luoghi, anche religiosi. Mons. Cesarano  veniva chiamato ovunque ci fosse stato bisogno di lui. Subito accorreva per portare la sua parola di pace, attraverso incredibili gesti di umanità, ponendosi addirittura davanti la mitragliatrice per difendere la folla, evitando una sicura strage. Gesti che soltanto un guerriero come Lui poteva compiere. Queste le motivazioni del conferimento della Medaglia d’Argento al Valor Civile. Ma la sua opera di Pastore non si è limitata solo a questo. Superando notevoli ostacoli e con tanti sacrifici, Mons. Cesarano si è speso tanto per la Diocesi, in particolare per i giovani, ordinando la riapertura del Seminario diocesano, al fine di dare ai giovani seminaristi una migliore formazione spirituale. La sua  instancabile opera non fu rivolta soltanto ai seminaristi ma anche alla educazione dei giovani, per cui, nel 1937 costituì il Liceo-Giannasio “S. Cuore”, parificato nel 1939. Un occhio di riguardo, oltre che per l’Azione cattolica, l’ha avuto per l’ASCI (Associazione Scoutistica Cattolica Italiana), nata nel luglio 1958, favorendone la sua crescita, tenendo a battesimo la prima squadriglia “Leoni”, costituitasi poi in Gruppo Manfredonia I° “S. Maria Maggiore di Siponto” e mettendo a loro disposizione un locale dell’A. C. “S. G. Bosco”. Tante le opere che hanno costellato la vita del Pastor Bonus Mons. Cesarano che è difficile enumerarle tutte, ma che entrate a far parte della nostra storia, dell’intera Arcidiocesi.

Matteo di Sabato

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Commenti

  • Non sarebbe opportuno che nel cinquantesimo anniversario della dipartita di Mons. Cesarano anche l’Amministrazione Comunale di Manfredonia onorasse lo splendido modello di virtù religiose e civili con l’intestazione di una strada o una strada? Sarei anche distratto, ma non mi risulta che vi siano.

    DOMENICO DI NUOVO 22/12/2019 11:41 Rispondi

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