Domenica 8 Dicembre 2024

“L’ortica: aspetta solo di essere riscoperta”

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Di Aldo Caroleo, Archeoclub Siponto

 

Nell’antichità  l’ Ortica era considerata una delle migliori piante medicinali conosciute. Si sosteneva infatti che : se l’uomo sapesse fino in fondo quant’è gande il suo potere e i suoi usi, non coltiverebbe altro. (Maria Treben).

L’Ortica comune ha il nome latino Urtica dioica L. E’ una pianta comunissima ed è diffusa in tutte le parti del mondo. La si trova dappertutto  perchè cresce spontanea in tutti i luoghi. Caratteristica nota delle ortiche è quella di avere le parti verdi  difese da peli urticanti all’interno dei quali c’è  un liquido irritante che è l’acido formico. Questo  particolare ha difeso la pianta dalla sua estinzione.

Nota fin dall’antichità per la sue proprietà, era  usata fin dal III Sec. a.C. dagli Ippocratici.

Catullo riferisce di essersi guarito dal raffreddore con l’Ortica.

Disocride suggeriva il decotto di semi di Ortica  nel vino secco come afrodisiaco e quello delle foglie come diuretico. Tali indicazioni erano valide anche per Galeno.Negli scritti del Medioevo,Santa Ildegarda consigliava l’uso di tale pianta.

Le qualità dell’ortica sono molteplici e preziose:  oltre a quelle medicinali ha, come vedremo delle grandi  proprietà  alimentari.

Oltre a queste ultime, l’industria ricava dall’ Ortica la clorofilla come colorante naturale.

Straordinarie sono le sue fibre che tessute forniscono una specie di tela verde praticamente indistruttibile.

Un po’ come quelle della Ginestra ultimamente rivalutate specie nella mia Calabria.

Gli  Archeologi hanno scperto in Danimarca dei sudari  tessuti con fibre d’ortica  risalenti all’età del bronzo.

Nei “Miserabili”, uno dei personaggi di Victor Hugo  afferma che il tessuto di ortica è più forte della canapa.

Drante la Prima Guerra Mondiale , quando il cotone scarseggiava in Germania,l’Ortica rappresentò una  sua valida alternativa .

La sua fama però nel tempo è stata quella di rappresentare, per quanto strano possa sembrare, un alimento di primissima scelta  nell’alimentazione umana, salvando nei tempi passati migliaia di persone durante le carestie. Cibo delle popolazioni antiche, l’Ortica è stata usata come alimento quasi dappertutto fino al XVI Sec.  Ancora oggi  è venduta nei mercati di alcuni popoli orientali.

Consumata cotta oppure essiccata, perde le sue proprietà urticanti.

L’Ortica è particolarmente ricca di proteine  nella pianta fresca il 5-6% in peso, nella pianta secca anche il 23-24%. Negli estratti di  Urtica dioica sono presenti tutti gli aminoacidi essenziali alla cescita dell’organismo umano e  degli animali. Contiene anche zuccheri e grassi  in minima quantità. Presenti anche Vitamine  A, B2,C, acido folico, e vitamina K oltre all’acido  pantotenico.

Oltre all’impiego alimentare, l’Ortica è usata come Antiemorragico, Antidiaroico, Antianemico  per il suo alto contenuto in Ferro, Antiartritico,Antidiabetico .

Come depurativo l’Ortica , da sola o in associazione con alte piante (menta, camomilla, malva, ecc.) è usata nelle cosiddette “Cure di Primavera” che sono disintossicani e durano in genere 3 settimane.

Nono ostante tali proprietà,l’ortica è però poco  usata in fitoterapia. L’impiego dei suoi preparati  è oggi lmitato  solo al suo uso esterno per applicazioni sul cuoio capelluto.

L’Ortica agisce infatti come antiseborroico,antiforfora, ha azione revulsiva, pertanto  stimola  il metabolismo de bulbi capilliferi.

Personalmente ho preparato con molto successo una lozione  idroalcoolica con Ortica, Camomilla e foglie di Noce, insieme all’Equiseto e Origano fiori. Devo dire che  ha avuto un  insperato  successo.

Speriamo che dopo questo periodo di forzata clausura per opera del CV19, possiamo  ripetere la Mostra Delle Piante Medicinali della  Daunia che tanto successo ha avuto nelle tre precedenti esposizioni in cui verranno presentati anche vari preparati.

Spero che questi miei contributi possano stimolare l’interesse  per queste piante (altre ne citerò se avrete la pazienza di leggermi)   da parte dei giovani che devono saper trarre da questi tesori che la Natura ci ha dato in maniera del tutto gratuita, degli spunti produttivi.

Infine, molte sono le ricette riscoperte dai migliori Chef con l’Ortica o in associazione con altre erbe spontanee. Ma queste  ricette ,insieme ad altre di erbe spontanee,le esporremo nella Mostra.

 

Aldo Caeoleo  Archeoclub Siponto

 

 

 

 

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