Giovedì 28 Marzo 2024

Sanità, Emiliano: “Applicheremo immediatamente gli insegnamenti di questa epidemia”

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– AUMENTANO POSTI LETTO E TERAPIE INTENSIVE.

– STOP AI PIANI OSPEDALIERI INADEGUATI ALLE PANDEMIE.

– PIANI EMERGENZA COVID PER OSPEDALI, RESIDENZE, CENTRI DIURNI

– LABORATORI DI ANALISI ENTRERANNO NELLA PIANIFICAZIONE OSPEDALIERA E DEI SERVIZI SOCIOSANITARI.

 

“Questa epidemia dimostra che tutte le regole che i vari governi centrali di tutti gli schieramenti avevano imposto sul dimensionamento della rete ospedaliera non prevedevano il rischio pandemia e pertanto erano sbagliate. L’organizzazione mondiale della sanità aveva più volte avvertito  di questo rischio sin dai primi anni 2000. Adesso la Regione Puglia andrà avanti da sola, sempre disponibile a concertare le proprie azioni con il governo centrale, e si doterà di una rete ospedaliera nella quale si valuterà la ridestinazione di molti siti, la gestione della coda lunga dell’epidemia Covid, contestualmente alla ripresa negli ospedali che torneranno Non Covid della attività ordinaria che presto diventerà urgente. È ormai chiaro che servono più posti letto, più terapie intensive, più personale e anche più assistenza domiciliare anche attraverso i medici di medicina generale e l’impiego delle nuove tecnologie. Con queste delibere comincia la rivoluzione della sanità pugliese che applicherà tempestivamente i durissimi insegnamenti di questa epidemia”.

 

Lo comunica il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano illustrando le ragioni delle sei delibere approvate oggi dalla Giunta in materia di sanità.

 

“Sulla base normativa del decreto con il quale si è dichiarata l’emergenza sanitaria a livello nazionale – spiega Emiliano – abbiamo approvato queste delibere di Giunta che servono ad adeguare i nostri sistemi sanitari all’emergenza e a trovare le compensazioni economiche per gestire tutto questo contesto. La logica che ispira queste delibere è quella di concordare con il sistema privato il modo in cui cerchiamo di compensare – senza danneggiarlo – la sospensione delle attività ordinarie e la gestione dei reparti Covid che a qualcuno abbiamo chiesto come controprestazione. Ricordo che abbiamo lasciato aperta a tutti i privati la possibilità di entrare nella rete Covid. Il principio è quello di anticipare loro sul meccanismo ordinario determinate somme, salvo conguaglio con le prestazione che cominceranno a effettuare anche nell’anno a venire. Questo sistema che stiamo attuando è molto rigoroso”.

 

Nella fase emergenziale determinatasi a seguito della pandemia Covid-19, si è reso necessario assumere, in linea con le indicazioni nazionali, iniziative atte a contenere al massimo il contagio, impartendo disposizioni  di limitazione, ed in alcuni casi di sospensione  delle attività sanitarie e sociosanitarie.

 

Tali iniziative hanno avuto un impatto sulle imprese  del comparto, che possono mettere a rischio la loro permanenza sul mercato. Pertanto, in questa prima fase, anche al fine di sostenere le strutture  private  schierate in prima linea con il SSR,  si è ritenuto necessario intervenire su quegli asset che per loro vocazione e per tipologie di prestazioni erogate, presentano modelli  organizzativi più complessi, che  qualora non sostenuti efficacemente avrebbero determinato pesanti ripercussioni sul mantenimento dei livelli occupazionali.

 

Sul versante delle strutture residenziali – RSA, Presidi di Riabilitazione, Strutture di Riabilitazione psichiatrica – e semiresidenziali – Centri diurni per soggetti anziani, disabili e psichiatrici – sono stati garantiti i flussi finanziari mensili, anche attraverso una rimodulazione delle prestazioni erogate.

 

Si è proceduto a ridisegnare la rete ospedaliera regionale per renderla funzionale alle esigenze del COVID-19 potenziando i posti letto di terapia intensiva, pneumologia e malattie infettive. A tal fine è stata resa pubblica una manifestazione d’interesse rivolta alle strutture private accreditate e agli Enti ecclesiastici. In relazione ai setting assistenziali individuati per i quali le strutture hanno dato la loro disponibilità, sono state determinate le relative tariffe e garantiti i flussi finanziari mensili.

 

In attesa delle decisioni a livello nazionale, la riformulazione della rete ospedaliera e delle nuove linee guida, ha gettato le basi per poter garantire, in una situazione di normalizzazione, la domanda di salute che in precedenza, non già per mancanza di professionalità ma per esercizio della libera scelta, si canalizzava verso le Regioni del nord.

 

Le forme di anticipazione finanziaria comportano l’obbligo per le strutture di mantenere i livelli occupazionali senza ricorrere ad altre forme alternative di sostegno al reddito.

 


ECCO LE DELIBERE APPROVATE OGGI

APPROVAZIONE DEFINITIVA DEL PIANO OSPEDALIERO COVID 19

La Giunta regionale ha approvato l’istituzione dea Rete Ospedaliera di emergenza denominata “Piano Ospedaliero Sars – CoV-2”, già illustrata alla stampa, in attuazione delle disposizioni contenute nell’art. 3 del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 contenente la seguente distribuzione dei posti letto:

 

Regione Puglia – PIANO OSPEDALIERO COVID – 19
DISCIPLINE Regione Puglia
Totale Tasso per 1000 abitanti
TERAPIA INTENSIVA 346 0,086
PNEUMOLOGIA 564 0,140
MALATTIE INFETTIVE 701 0,174
MEDICINA GENERALE 33 0,008
TOTALE POSTI LETTO COVID (ACUZIE) 1.644  0,408
DISCIPLINE Regione Puglia
n. posti letto Tasso per 1000 abitanti
LUNGODEGENZA 130 0
RIABILITAZIONE E RECUPERO FUNZIONALE (respiratoria) 306 0,076
OSPEDALE DI COMUNITA’ 62 0,015
TOTALE POSTI LETTO COVID (POST ACUZIE) 498  0,124
TOTALE N. POSTI LETTO COVID  2.142 0,532

 

La Rete Ospedaliera di emergenza denominata “Piano Ospedaliero Sars – CoV-2”,  potrà essere modificata ed integrata con apposito atto dirigenziale del Direttore del Dipartimento “Promozione della Salute, del Benessere sociale e Sport per Tutti”, individuando ulteriori Ospedali COVID (per acuzie e post – acuzie) nei limiti degli stanziamenti di spesa indicati nella sezione adempimenti contabili.  Analogamente con le stesse modalità e limiti di spesa  sarà individuata la rete degli Ospedali COVID post – acuzie.

Per quanto riguarda uno dei punti importanti del Piano, e cioè le strutture private accreditate, si sono individuate, nell’ambito del potenziamento della rete ospedaliera, quattro tipologie di intervento di strutture private che,  in casi specifici,  potranno anche coesistere:

 

 

Strutture che erogano le prestazioni in relazione alle discipline già accreditate (Modalità A);

Strutture da dedicare a pazienti COVID (cd. COVID Hospital) con posti letto di Terapia intensiva o sub – intensiva (Modalità B).

Strutture da dedicare a pazienti COVID in ripresa dopo Ia fase acuta ma non dimissibili (Modalità C);

Strutture private accreditate in cui sono state trasferite Unità Operative insistenti in Ospedale pubblico, per il solo periodo emergenziale, successivamente dedicato interamente all’assistenza  COVID -19, al fine di evitare  di esporre citato virus pazienti fragili ed immunodepressi; (Modalità D).

 

Per ogni modalità sono state definite specifiche tariffe.

Al fine di garantire la indispensabile liquidità alle strutture insistenti sul territorio regionale durante la fase emergenziale COVID – 19 e non disperdere le professionalità consolidate, le AA.SS.LL. anticipano alle strutture stesse a titolo di acconto il 95% del dodicesimo, avendo a riferimento i tetti di spesa per i pazienti residenti nella Regione Puglia.  Tale procedura calibrata sulla entità dei costi complessivi sostenuti dalle strutture è finalizzata a garantire il mantenimento dei requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali. Di converso, le strutture private accreditate dovranno garantire il mantenimento dei livelli occupazionali senza ricorrere ad altre forme di sostegno al reddito dei lavoratori;

 

In concomitanza con la chiusura di esercizio si procederà a definire i conguagli dare/avere sulla base della rendicontazione delle prestazioni effettivamente erogate, che tenga conto anche di effetti correttivi legati all’andamento congiunturale determinatosi sia nella fase di avvio dell’emergenza COVID -19 e fino alla  fase del ritorno alla normalizzazione. In caso di mancato raggiungimento del valore economico del tetto di spesa assegnato per l’anno 2019 e confermato per l’anno 2020, il delta fra la produzione effettiva anno 2020 (svincolato dal limite del dodicesimo e dall’attribuzione per disciplina) ed il correlato tetto di spesa regionale sarà recuperato nell’esercizio successivo (anno 2021) sulla base delle indicazioni regionali in relazione al proprio fabbisogno.

Per quanto attiene le strutture interamente convertite in Ospedale COVID verranno riconosciute le prestazioni erogate prima della riconversione nella loro interezza, al netto delle verifiche tecnico sanitarie (V.T.S.).

 

EMERGENZA COVID-19 – DECRETO LEGGE 17 MARZO 2020, N. 18 – MISURE A SOSTEGNO DELL’UTENZA IN CARICO AI CENTRI DIURNI PER ANZIANI, DISABILI E PSICHIATRICI

EMERGENZA COVID-19 – DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA SALVAGUARDIA OCCUPAZIONALE DELLE RSA ANZIANI – RSA DISABILI – PRESIDI DI RIABILITAZIONE EX ART. 26 – STRUTTURE DI RIABILITAZIONE PSICHIATRICA

 

Con entrambe le delibere approvate, la Giunta regionale ha garantito, per quanto riguarda le strutture residenziali – RSA, Presidi di Riabilitazione, Strutture di Riabilitazione psichiatrica – e semiresidenziali – Centri diurni per soggetti anziani, disabili e psichiatrici, i flussi finanziari mensili, anche attraverso una rimodulazione delle prestazioni erogate.

 

 

EMERGENZA SANITARIA COVID-19 – RETE LABORATORI REGIONALI SARS- COV-2 – ISTITUZIONE E REQUISITI. 

La Giunta regionale ha approvato l’istituzione della Rete laboratori Regionali SARS – CoV-2 dedicati alla diagnosi, in coerenza con il modello organizzativo definito dalle Circolari del Ministero della Salute che ha previsto Laboratori di Riferimento Regionali (LRR) e Laboratori Aggiuntivi Regionali (LAR).

La Giunta ha anche costituito il Gruppo di Lavoro di coordinamento della Rete regionale del Laboratori SARS-CoV-2 composto da tutti i Dirigenti Responsabili dei Laboratori di Riferimento Regionali (LRR) e dei Laboratori Aggiuntivi Regionari (LAR).

Il coordinamento garantisce il monitoraggio costante dell’andamento delle attività e la definizione di procedure uniformi secondo le linee guida nazionali e internazionali.

Il coordinamento garantisce anche il raccordo istituzionale costante con il Responsabile del “Coordinamento Regionale Emergenze Epidemiologiche”.

Il provvedimento approvato oggi definisce i criteri, le procedure e gli obblighi per l’accesso alla Rete regionale dei laboratori COVID 19.

La Rete è attualmente composta da 12 laboratori  tra quelli pubblici delle ASL e delle Aziende Ospedaliero Universitarie nonché dai laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata e da quelli degli Enti Ecclesiastici “Miulli” e “Casa Sollievo della Sofferenza”.

 

Il Laboratorio Regionale di Riferimento è individuato nel Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Sanità Pubblica – U.O.C. Igiene – Dipartimento di Scienze Biomediche ed Oncologia Umana dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Consorziale Policlinico” di Bari.

 

Sono stati fissati i tempi massimi di esecuzione dei test SARS-CoV-2 e sono date disposizioni ai Direttori Generali per assicurare l’adeguamento strutturale, organizzativo e tecnologico dei Laboratori della Rete al fine di garantire i necessari livelli di efficienza e qualità delle prestazioni.

 

La Giunta Regionale ha, altresì, fissato i criteri per l’accesso di altri laboratori alla rete regionale da parte dei laboratori pubblici e privati ed ha stabilito che presso ciascun “Ospedale COVID-19” facente parte della rete regionale debba essere garantire l’attivazione immediata di un proprio laboratorio interno per la diagnostica dei test per Sars-Cov 2 per le necessità del proprio personale sanitario e per i cittadini in carico alle proprie strutture di emergenza ed urgenza.

Per quanto riguarda la valutazione e l’accoglimento delle istanze che perverranno, si terrà conto in primo luogo della effettiva necessità di copertura territoriale in riferimento all’andamento dell’emergenza sanitaria COVID-19 così come valutata dalla task force regionale mentre la valutazione delle istanze pervenute dalle strutture private accreditate sarà effettuata sulla base della capacità produttiva, dei tempi medi di esecuzione dei test, dei costi medi esposti e della necessità di copertura dei bacini territoriali.

La Giunta ha stabilito inoltre che ciascun “Ospedale COVID-19” facente parte della rete regionale deve garantire l’attivazione immediata di un proprio laboratorio interno per la diagnostica dei test per Sars-Cov 2 per le necessità del proprio personale sanitario e per i cittadini in carico alle proprie strutture di emergenza ed urgenza, stabilendo anche che l’esecuzione dei test deve essere assicurata da parte di tutti i Laboratori facenti parte della Rete regionale con la massima urgenza e con priorità per gli operatori sanitari, per i pazienti presi in carico dalle strutture di emergenza ed urgenza.

 

 

DECRETO-LEGGE N. 158 DEL 13.09.2012 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 8 NOVEMBRE 2012, N. 189. D.G.R. N. 1970/2019. PROROGA DEI COMITATI ETICI DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE.

 

La Giunta regionale ha approvato la proroga dei Comitati etici del Servizio sanitario regionale fin al 30 settembre 2020. È necessario infatti garantire la continuità delle attività di valutazione e di monitoraggio degli studi clinici, nelle more della riorganizzazione dei Comitati Etici della Regione Puglia sulla base delle indicazioni nazionali, anche alla luce delle recenti sperimentazioni avviate con il coordinamento dell’AIFA in merito all’utilizzo di farmaci per il trattamento dell’infezione da COVID 19, ai quali hanno aderito diversi centri della Regione Puglia.

 

 

D.G.R N. 133 DELL’11/2/2020 AVENTE AD OGGETTO: “ELENCO PRESCRITTORI: DEFINIZIONE DELLE SPECIALITÀ MEDICHE E DELLE MODALITÀ PER INDIVIDUARE LE STRUTTURE ED I SOGGETTI DA AUTORIZZARE ALLA PRESCRIZIONE DI DISPOSITIVI E AUSILI PROTESICI CON SPESA A CARICO DEL SSN (D.P.C.M. 12 GENNAIO 2017 RELATIVO ALLA DEFINIZIONE E ALL’AGGIORNAMENTO DEI LEA)” – PROROGA TERMINI.

La Giunta regionale ha stabilito di prorogare i termini per l’emanazione da parte delle ASL, delle A.O.U. e degli IRCCS dell’avviso a sportello per la presentazione di una manifestazione di interesse all’inserimento nell’Elenco regionale dei medici prescrittori per ulteriori 60 giorni che decorrono dalla pubblicazione del provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia.

 

Pertanto, l’istituzione del predetto Elenco avverrà secondo questo cronoprogramma:

  • Entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente documento le ASL, le A.O.U. e gli  IRCCSemanano un avviso a sportello per la presentazione di una manifestazione di interesse all’inserimento  nell’Elenco regionale dei medici prescrittori;
  • Entro 15 giorni  dalla pubblicazione dell’avviso i medici presentano istanza di manifestazione di interesse alla ASL di appartenenza;
  • Ricevute le candidature, le ASL verificano la congruità delle istanze  ed il possesso dei requisiti e stilano un elenco, suddiviso per tipologia di codici che ciascun medico intende prescrivere;
  • Il Direttore Generale della ASL, entro 30 giorni dal termine di presentazione delle istanze trasmette all’Assessorato alla Sanità copia dell’elenco dei medici prescrittori con indicazione della tipologia di codici per cui sono abilitati alla prescrizione;
  • Entro 30 giorni dalla ricezione di tutti gli elenchi provinciali il Servizio SGAT predispone l’Elenco regionale dei prescrittori.

 

 

 

 

 

 

 

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