Giovedì 28 Marzo 2024

Lo Stadio Miramare di Manfredonia, da gestire e valorizzare

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La città di Manfredonia nei primi del novecento ha sempre avuto molti spazi vuoti, ma il luogo in cui si preferiva giocare a calcio era Piazza Duomo, “Piazza Giovanni XXIII”. In quel periodo la voglia di dare uno sviluppo armonico e funzionale a questo sport era fortemente voluta dal Partito Nazionale Fascista, che imponeva ai comuni di provvedere a stanziamenti economici specifici per la costruzione di stadi. In attesa del campo vero e proprio di calcio, si giocava nella cava “Salzano”, situata in riva al mare. Nel 1933 iniziarono i lavori per la costruzione del Campo Sportivo del Littorio con progetto dell’Ing. Di Staso. In contrapposizione ad una idea progettuale che voleva un campo di calcio, con piscine, canali per canottaggio, piste da ciclismo e motociclismo situato nei pressi dell’acqua di Cristo, una associazione sportiva aveva organizzato tornei di calcio organizzato a proprie spese. L’8 aprile 1935 l’ingegnere capo del Comune determinò che la costruzione del nuovo campo sportivo sarebbe avvenuta in località a levante del Viale “Miramare”. I lavori vennero affidati all’impresa Giuseppe Brigida (contratto n. 25, dell’8.7.1935), ma non vennero mai portati a termine per cause ancora incerte. Con l’avvento della seconda Guerra Mondiale e l’arrivo degli alleati il campo Miramare fu smantellato e mal ridotto dai soldati americani e inglesi quasi a vendicarsi delle proteste cittadine perché i soldati non lasciavano spazio alla squadra locale. Ma non furono solo queste le problematiche del Miramare. Ci fu una diatriba con la chiesa, e per la precisione con l’Arcivescovo Andrea Cesarano, il quale voleva edificare una chiesa su quei suoli. Questa opposizione faceva ritornare a galla l’idea della costruzione di un campo di calcio nei pressi dell’Acqua di Cristo. Il “Catino” (come veniva chiamato il campo Miramare) dovette aspettare il 2000 per i lavori di ristrutturazione: la realizzazione di una tribuna con sala stampa, un bar e il manto in erba sintetica. La capienza fu portata a circa 2.900 posti. Nel 2005, con la promozione del Manfredonia Calcio in serie C1, lo stadio è stato ampliato ulteriormente con la costruzione di una nuova gradinata, arrivando all’attuale numero di 4.076 posti. Un vero e proprio gioiello nella città per la sua particolare struttura e posizione, con una gigantesca copertura in legno sulla tribuna centrale. Inaugurato il 9 settembre 2001, il nuovo stadio “Miramare” di Manfredonia ha segnato una svolta nel panorama calcistico nazionale, in quanto per la prima volta in assoluto si disputò una partita di calcio su un campo in erba sintetica. Non meno facile è stata la gestione dello stesso. Fino al 2010, per la gestione del Miramare, il Comune impegnava, a favore della società affidataria, oltre 200 mila euro, diventati 125 mila dal 2011. Contributo interrotto nel 2016 poiché la società sportiva che lo gestiva, era sponsorizzata anche da Energas. Dopo questa data solo gestioni provvisorie. Il campo sportivo Miramare è importante per la città e tutte le amministrazione comunali gli hanno sempre dato l’opportuna attenzione, cosa che sta facendo anche l’attuale Commissione Straordinaria. Al fine di gestirlo al meglio, vista la recente difficile esperienza di gestione diretta, si sta valutando la possibilità di farlo gestire all’esterno previa gara di evidenza pubblica e anche per una gestione più efficace ed efficiente. Non una gestione quindi, così com’è accaduto fino ad oggi, ma un vero e proprio affidamento per la valorizzazione e gestione, anche in ragione delle necessarie opere di manutenzione ordinaria e straordinaria che l’attuale stato dell’impianto richiede. Il Miramare necessita di lavori di manutenzione importanti, per il solo manto erboso e per renderlo agibile si è stimata una somma superiore ai 500 mila euro. Le casse comunali sono vuote, ma ancora più complessa è la questione delle risorse umane, non disponibili nella pianta organica del comune, situazione che rende ingestibile l’importante struttura sportiva posta in riva al mare, impegnata tutto il giorno e tutti i giorni da diverse società sportive.

Antonio Marinaro

Articolo presente in:
Manfredonia calcio · News · Sport

Commenti

  • Quel locale dello Stadio che ospitava o ospita ancora l’esercizio del Bar, paga un canone d’affitto e in tal caso a favore di chi o che Ente? Essendo allacciato alla rete elettrica, non può averne l’uso senza regolare atto d’affitto, ammenocchè il contatore sia intestato alla Società Sportiva ovvero al Comune di Manfredonia, in entrambi i casi finisce a carico dei cittadini. Uguale domanda feci anni fa, ma allora non ricevetti risposta, come a questa che, anzi, non sarà nemmeno pubblicata come altri miei interventi precedenti. Grazie comunque!

    ilproletario 07/07/2020 13:40 Rispondi

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