Giovedì 25 Aprile 2024

La Basilica di Tresoldi? Si vede benissimo dal cancello

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Nei giorni scorsi siamo venuti a sapere di un episodio accaduto ad una “potenziale” turista che ci ha fatto
rabbrividire dallo sconcerto. Una signora, originaria di Mattinata ma che vive da sempre a Parigi, torna in Italia in vacanza con l’intento di venire a Manfredonia a visitare la famosa Basilica di Tresoldi. Informata dalla sottoscritta che avrebbe, purtroppo, trovato il sito chiuso, la signora decide comunque di chiamare la sede del Polo Museale per chiedere spiegazioni. Le ragioni che le vengono date sono quelle che conosciamo tutti: la mancanza di personale e, nonostante sia stato effettuato un concorso, i vincitori non sono stati ancora selezionati e quindi assunti. “Ma, – le viene suggerito – se vuole, può benissimo ammirare la basilica dall’esterno”. Ci vergogniamo profondamente per questa risposta e per chi ha avuto il coraggio di darla. In effetti è quello che si ritrovano a fare tutti i turisti “malcapitati” che vengono a Manfredonia e restano fuori dai cancelli della basilica, magari sotto il sole, guardando inerti e da lontano quello che “sarebbe” il secondo sito più visitato in Puglia dopo Castel del Monte. Un monumento la cui immagine è stata usata come attrattore turistico della Puglia e che si può ammirare persino nella metropolitana di Parigi. Chiuso. La riapertura del sito delle due basiliche, annunciata per il 1 luglio e poi rinviata a data da destinarsi, ha suscitato grande scalpore in chi è attento all’immagine della nostra città. È stata persino oggetto di una interrogazione parlamentare al Ministro Franceschini da parte dell’On. Antonio Tasso. Il Ministro, nella risposta istituzionale, ha addotto anche lui le motivazioni dovute alla ritardata assunzione di personale, ma in privato ha apprezzato la proposta dell’On. Tasso di concedere una deroga dando la possibilità alle associazioni di Manfredonia che si occupano di turismo di collaborare con il MiBACT al fine di riaprire al più presto i siti di interesse specifico, e intendiamo per lo meno il Parco Archeologico e gli Ipogei Capparelli. Per questa ragione l’On. Tasso ha organizzato un incontro con i rappresentanti delle associazioni e della stampa locale per condividere questo progetto e formalizzare una richiesta ufficiale al governo. I convenuti all’incontro hanno tutti offerto la propria collaborazione, proponendo progetti e dando la propria disponibilità per ogni genere di iniziativa. I tempi sono strettissimi, il mese di luglio volge quasi al termine e da pochi giorni i nostri due siti di maggiore interesse, il Castello e il Parco archeologico di Siponto, hanno due nuovi direttori. Al Castello è stata assegnata la dott.ssa Annalisa Treglia, archeologa preistorica e protostorica, esperta in management culturale, comunicazione digitale, marketing territoriale e fund-raising. Mentre il nuovo direttore del Parco Santa Maria di Siponto è il dott. Francesco Longobardi, una nostra vecchia conoscenza, visto che è proprio lui ad aver curato il progetto di valorizzazione del sito “Le Basiliche” con l’installazione dell’artista Edoardo Tresoldi. Ha inoltre diretto i lavori tuttora in corso di restauro e valorizzazione dell’Abbazia di San Leonardo in Lama Volara. La riapertura del Parco Archeologico, così necessaria in quest’era post-Covid, vuole essere solo l’inizio di una serie di riaperture, poiché i luoghi che meritano di essere visitati a Manfredonia sono tanti, e tutti hanno bisogno della giusta valorizzazione. Parliamo della sala delle Stele Daunie, dell’esposizione dei reperti di Coppa Nevigata, l’Oasi di Lago Salso, da troppo tempo chiuse al pubblico, e poi il Grotta Scaloria, il Museo del pellegrinaggio di San Leonardo in Lama Volara, il Museo Diocesano e il bellissimo Museo dei Pompieri e della Croce Rossa. Senza dimenticare le chiese di Santa Chiara e San Domenico. A tutto questo bisogna aggiungere i bellissimi progetti, che ci auguriamo di vedere realizzati al più presto, del Museo dell’Acqua presso la vecchia sede dell’Acquedotto Pugliese, l’esposizione delle opere dell’artista tedesco Wolfgang Lettl, grande amante di Manfredonia, e il Museo Civico Manfredi presso Palazzo San Domenico. Se tutti questi siti di interesse fossero visitabili e fruibili, oltre che pubblicizzati come si deve, i turisti non solo apprezzerebbero la nostra città per la buona cucina e il mare, ma avrebbero occasione di scoprire quanto Manfredonia sia ricca di storia, di arte e di tesori nascosti.

di Mariantonietta Di Sabato

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