Martedì 23 Aprile 2024

Ennio Morricone e quel legame con il manfredoniano Pino Rucher

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Lo scorso 6 luglio ci ha lasciati Ennio Morricone, amatissimo compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra le cui colonne sonore hanno accompagnato intere generazioni di italiani, e non solo. Nel corso della sua lunga carriera Morricone ha avuto modo di collaborare con tanti talentuosi artisti, tra cui il chitarrista manfredoniano Pino Rucher. Il musicista sipontino si avvicinò al mondo della musica dopo aver ricevuto in regalo una chitarra, donatagli dal padre tornato dall’America. Le prime esibizioni tra Napoli e Bari arrivarono ben presto e permisero a Pino Rucher di entrare a far parte delle orchestre dell’esercito alleato negli anni ’40, quando le continue collaborazioni con artisti d’oltreoceano gli permisero di sviluppare una notevole cultura musicale jazz. Nel 1946, all’età di 22 anni, Pino Rucher vince un concorso promosso da Radio Bari, che gli permise di entrare a far parte dell’orchestra di Carlo Vitale. Negli anni successivi comincerà tutta una serie di partecipazioni al Festival di Sarnemo, Canzonissima, Studio uno, Gran Varietà e tanti altri programma radiofonici e televisivi. Fortunatissime le esperienze che portarono il chitarrista sipontino al fianco di Bacalov, Ferrio, Ortolani e tanti altri compositori del panorama internazionale. Pino Rucher ebbe modo di collaborare, tra gli altri, anche con Nilla Pizzi, Claudio Villa, Mina, Milva, Gianni Morandi ed in conterraneo Domenico Modugno. Quando si parla di Pino Rucher, però, si parla anche e soprattutto di quell’artista che per primo ha utilizzato la chitarra elettrica nei grandi western della produzione cinematografica italiana. Ennio Morricone lo volle come solista nel celebre “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone. Proprio Morricone in un’intervista, disponibile anche sul canale YouTube “Pino Rucher”, elogia il chitarrista: “Ricordo benissimo Pino Rucher, è stato sempre un grande chitarrista, con grandi prestazioni, di una generosità rara; lo ricordo benissimo, come se fosse qui adesso”, le parole di Ennio Morricone che ci ricordano di un grandissimo artista che la nostra città dovrebbe conoscere e celebrare con grande orgoglio.

di Giovanni Gatta

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Commenti

  • Conversazione di Emiliano Ferri con il M° Ennio Morricone su Pino Rucher
    https://www.pinorucher.it/video/mastroianni.mp4
    Il Giro d’Italia 2020 omaggiò il manfredoniano Pino Rucher
    https://www.pinorucher.it/colonnesonore.html
    Questo fu il ricordo del giornalista Massimo Cotto su Rucher
    http://www.pinorucher.it/immagini/cotto.pdf

    Alex 31/05/2023 16:16 Rispondi
  • In un passo della sentenza si afferma che “la finalità del presente giudizio non è quella di attribuire o confermare la paternità delle esecuzioni in contestazione in capo ai citati convenuti, quanto piuttosto quello di riconoscere il Rucher quale esecutore della chitarra solista” (pagina 16), che viene ribadito nel dispositivo della stessa sentenza, in cui si legge, tra l’altro, quanto segue: “A tale riguardo va infatti precisato che non forma oggetto del presente giudizio stabilire chi sia stato l’effettivo interprete delle esecuzioni musicali in contestazione, con la conseguenza che risultano del tutto irrilevanti in questa sede le eventuali non corrette attribuzioni a favore degli stessi convenuti o di terzi delle medesime esecuzioni soliste contestate da parte attrice.” (pagina 28).

    Alex 26/05/2023 17:14 Rispondi
  • Peccato che una sentenza del tribunale del 2019 dica l’esatto contrario, cioè nessuna paternità ma solo una collaborazione del Rucher…

    Rain 03/01/2021 21:51 Rispondi
  • grande pino rucher me lo ricordo ancora adesso in quel di corso roma…..manfrenfredonia ha avuto dei grandi artisti…..a proposito che fine hano fatto i parenti di pino guerra altrochi tarrista di fama europea e vincitore del premio come compositore al fesrival di ginevra ( di tanti anni fa)..perché non lo ricordano…è stato il primo maestro di chitarra di tony renis…ahhhh parenti …parenti…mi rivolgo specialmente al figlio..purtroppo mio cugino….

    giacomo salvemini 22/07/2020 11:52 Rispondi

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