Martedì 19 Marzo 2024

Incandidabilità, Riccardi: “Sentenza ingiusta e incomprensibile. Vado avanti con la mia candidatura ancora più determinato”

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Ammetto che non me l’aspettavo e sono rimasto profondamente colpito dalla decisione assunta. E tanto più sono rimasto colpito dal leggere le motivazioni della sentenza, dove viene snocciolata ancora una volta la storia di un territorio martoriato da decenni da vicende di un gravissimo peso criminale, ma che sicuramente non possono essere imputate alla mia persona.
Nei tre tempi che mi separano dalla declaratoria di incandidabilità, oggi il primo dei tre riconosce la mia estraneità sostanziale, e ciononostante persiste nel sostenere la mia incandidabilità. È solo la prima delle tre tappe, ma tuttavia avverto il peso per una ingiustizia che spero il secondo o il terzo tempo riusciranno a correggere.
È una storia che ancora una volta si evidenzia nei suoi controsensi: un Comune sciolto per mafia per infiltrazioni che non sono state accertate, ed una sentenza con contraddizioni palesi, tanto da indurre i giudici ad utilizzare motivazioni costruite in netto contrasto con gli episodi che mi vengono contestati.
Che altro dire? Nonostante tutto, continuo a credere negli uomini e nelle donne che saranno chiamati a giudicarmi, con l’auspicio che nei successivi gradi di giudizio si possa fare chiarezza in un territorio che con lo scioglimento è stato condannato per la sua storia, senza pensare al suo futuro.
Nel frattempo vado avanti, fino in fondo, confermando la mia candidatura e la mia ferma convinzione a proseguire nel cammino di verità. Bari mi aspetta ed ora sono ancora più determinato.
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