Giovedì 25 Aprile 2024

Energas, Anna Maria Vitulano: “Questo impianto non s’ha da fare”

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Chi afferma il contrario è in malafede: la questione Energas non è affatto conclusa.

Il presidente della società che costruirà e gestirà il mega-deposito costiero di GPL che avrebbe capienza complessiva di 60mila metri cubi e comprende un gasdotto di collegamento al terminale marittimo di 10 km (di cui 5 sottomarini) e raccordo ferroviario alla stazione Frattarolo sulla tratta Foggia-Manfredonia, non ha affatto confermato nè formalizzato il presunto disimpegno dell’Azienda rispetto al progetto.

Inoltre, Energas SPA non avrebbe ancora fornito alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio (che a fine 2018 annullò in autotutela il parere favorevole espresso dalla soprintendenza di Foggia e Bat) i documenti integrativi che aveva richiesto, senza i quali la suddetta Soprintendenza non può ri-formulare il parere che a sua volta il MISE deve necessariamente acquisire per poter chiedere l’intesa alla Regione Puglia.

Ha le idee confuse anche chiunque ritenga che la Regione possa rifiutare l’intesa (ultimo atto dell’iter autorizzativo) senza o prima ancora che il Ministero dello sviluppo economico la proponga alla stessa Regione, in quanto i passaggi del procedimento sono obbligati. Le affermazioni che in tal senso ha espresso Emiliano così come un suo atto di diniego all’intesa (qualora lo presentasse) non avrebbe alcun valore, sarebbe carta straccia.

Circa l’ubicazione dell’insediamento industriale in località Santo Spiriticchio, essa è una zona della quale si è volutamente ignorare sia la valenza paesaggistica perché caratterizzata da steppa pedegarganica sottoposta a vincoli ambientali, che quella storico/culturale dovuta al ritrovamento, seppur fortuito, di reperti archeologici ovvero frammenti ceramici di età romana, peraltro mai negato dalla perizia di parte nominata da Energas la quale, però, ha sostenuto che erano in quei terreni solo perché trasportati da corsi d’acqua.

In Consiglio Regionale porteremo la questione Energas e chiederemo che l’Ente promuova la chiusura della controversia, che vede opposta la popolazione sipontina alla Società proponente, e si faccia interprete della posizione nettamente contraria della gente di Manfredonia alla realizzazione del deposito costiero che considera ad alto rischio e con ridottissime ricadute occupazionali.

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Commenti

  • Nessun cenno al referendum popolare, che si è espresso sulla non realizzazione, unico strumento veramente democrotaico in mano ai cittadini a cui la Costituzione gli attribuisce la “SOVRANITA'”…
    Ciò vale a dire il poetere decisorio che lo riguarda sia direttamente che indirettamente… come il referendum confermativo circa la riduzione dei parlamentari, che nonostante già approvato dagli stessi parlamantari hanno rimesso la parola/decisione al popolo, ripetasi SOVRANO.
    Una proposta perche non si fa in modo che i competitors regionali non si esprimono con dichiarazioni verbalizzate a tal proprosito…questa sì che sarebbe trasparenza e non come siamo abituati a definirli IPOCRITI.

    cittadino 11/08/2020 11:43 Rispondi

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