Giovedì 28 Marzo 2024

Bonus bici in vigore finalmente

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Alla luce dell’andamento della curva epidemiologica in contenuta ma costante risalita, il Governo torna a varare anche in pieno periodo di vacanze un ulteriore DPCM per  prolungare alcune misure anticontagio. In pieno agosto non si è fermata nemmeno l’attività legislativa in materia economica, con l’approvazione della Legge di conversione del cd. Decreto Rilancio.

Fra le varie misure di politica fiscale che si stanno adottando le loro nazionale per ridare vita all’economia c’è anche il “Bonus bici 2020”: tecnicamente il Ministero dell’Ambiente parla di “Bonus mobilità”, cioè un incentivo previsto dall’art. 229 del Decreto Rilancio per chi acquista un mezzo di mobilità sostenibile, come un monopattino elettrico, una bici a pedalata assistita per accompagnare i figli con la loro bicicletta per bambini. Lo scopo è quello di andare ad incrementare la mobilità con un minore impatto ambientale, diminuendo la congestione causata dal traffico delle auto in città.

Le stime preliminari sulle vendite si attestano intorno a circa 350.000 veicoli sostenibili, per cui sono stati previsti fondi per 120 milioni di euro. Tuttavia a fine maggio i Ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente hanno chiesto maggiori finanze, è emerso infatti il rischio che a causa dell’elevato numero di richieste quei fondi potrebbero andare esauriti in poco tempo. Così, a inizio giugno sono stati stanziati altre risorse, per un totale di 240 milioni di euro.

Le modalità per richiedere questo bonus hanno un iter un po’ controverso e travagliato. Si era partiti nella tarda primavera annunciando una sorta di click day, ossia un momento a partire dal quale si sarebbe potuta fare domanda solo via Web e app dedicata, fino ad esaurimento del fondo previsto per questa misura; al tempo stesso era stato detto che i beneficiari avrebbero subito usufruito del bonus tramite lo sconto dell’importo sul prezzo di vendita al momento dell’acquisto, a seguito del quale sarebbe stato il venditore a dover chiedere alle istituzioni che gli venisse versato quanto “scontato”.

Ne sono seguite molte proteste sia per l’opzione del click day che avrebbe rischiato di penalizzare molti cittadini (come già successo in altre occasioni), sia per l’obbligo dei commercianti di farsi carico dell’anticipo delle somme in attesa dei rimborsi dalla PA. Ora, nonostante vi siano ancora varie incertezze sulle procedure pratiche, il bonus arriverà fino ad un massimo di 500 euro e dovrà essere richiesto compilando un formulario online disponibile su portale istituzionale web dedicato ad esso: sarà la stessa pubblica amministrazione a procedere alla liquidazione mediante bonifico bancario sul conto dell’acquirente del veicolo, che dovrà dare dimostrazione dell’avvenuto acquisto e relativo pagamento a cominciare dallo scorso 4 maggio e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Ne possono fare richiesta tutti i maggiorenni residenti in ogni capoluogo di provincia e di regione, comunque sia il numero di abitanti, o nei comuni con più di 50.000 abitanti. Quindi il bonus è destinato all’acquisto da parte dei consumatori di veicoli prevalentemente a propulsione elettrica, per un importo massimo di 500 euro per coprire non oltre il 60% del prezzo di acquisto del prodotto.

 

Articolo presente in:
Dall'Italia

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