Il Corona è ancora lì, appostato come un comandante di un esercito invincibile, e sta studiando tutte le nostre mosse; come gli studiosi, i medici e gli infermieri studiano le loro. Ed anche noi dobbiamo ben schierare le nostre forze, ma dobbiamo farlo tutti insieme e vinceremo solo se saremo armati di coscienza e di ogni determinazione. Per questo non possiamo chiudere gli occhi e far finta di non vedere, di non sentire gli allarmi e le disposizioni lanciate dalla Tivù, dalla radio, dal web e dagli altri mezzi di comunicazione di massa. Non dobbiamo, innanzitutto, assecondare i messaggi di chi, inopinatamente, ci dice che non è vero niente di quel che sta accadendo, che vi è una cospirazione internazionale contro la nostra libertà; perché la vera libertà è capire, ascoltare, ricercare, difendere la propria vita e la vita dei propri simili; non seguire i falsi profeti e tutti i suonatori di Hamelin. Dobbiamo cercare di essere uomini, ovverosia portatori di umanità, non ratti. Evitiamo di vivere nascosti nelle fogne, deliziandoci della nostra ignoranza e della nostra stupida disubbidienza. Usciamo alla luce, ma quella della scienza. Gli eroi – studiosi, medici e infermieri – vanno aiutati, non oltraggiati, come se fossero essi stessi i portatori del male, e vanno sostenuti in questa partita, con il sapore amaro di una guerra, che non potrà mai essere vinta, senza l’apporto di tutti.
Ben detto. Ai negazionisti una medaglia di cartone in quanto hanno vinto il premio dell’indifferenza difronte ad un dramma planetario, schioccamente affermando certezze false…e tendenziose. Onore e merito ai professionisti che affrontano con serietà e professionalità il dolore che si manifesta negli ospedali e non solo.