Venerdì 19 Aprile 2024

Le Palme di Manfredonia, patrimonio verde della città

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Da un po’ di giorni assistiamo ad una manutenzione più attiva sulle tante palme che abbelliscono il lungomare di Manfredonia, molte delle quali appaiono sofferenti o addirittura secche. Alfredo De Luca, agronomo ed ex consigliere comunale, rappresentante dei Verdi, sezione di Manfredonia, denunciò nei giorni scorsi che: “L’amministrazione pro-tempore che ci amministra ha, evidentemente, preso atto dai Social della nostra denuncia e sta rimediando con gli interventi tardivi sulle palme. Nel frattempo però una decina di grandi esemplari di palma delle Canarie, la preferita dal punteruolo, sono state attaccate pesantemente dal coleottero asiatico“. Abbiamo interpellato l’ufficio tecnico del Comune di Manfredonia che, in risposta alla denuncia de De Luca, ha replicato dichiarando la massima attenzione dell’Amministrazione nella cura e salvaguardia delle palme del nostro lungomare. “Gli interventi di trattamento endoterapico e di irrorazione apicale delle palme cominciano a Febbraio di ogni anno fino a Novembre quando sorgono i primi freddi. L’opera di cura è ciclica e non si è mai arrestata neanche quest’anno con i noti problemi legati alla pandemia da Covid19”. Su un totale di 320 palme costantemente curate alcune appaiono sofferenti perchè i nuovi prodotti, probabilmente, simili all’insetticida, non hanno la stessa efficacia del Clorpirifos, ormai bandito dal mercato poiché ritenuto dannoso alla salute. Quindi non avendo gli stessi principi attivi sono meno aggressivi contro il “punteruolo rosso” (micidiale parassita asiatico di molte specie di palme) non riuscendo a debellarlo completamente. Occorre continuità alla lotta al punteruolo rosso, già garantita dagli interventi di manutenzione della squadra di LSU che lavora con grande professionalità e non grava sul bilancio comunale. Studi scientifici sottolineano l’importanza di dotare le città di parchi e di viali alberati che combattono l’inquinamento atmosferico, riequilibrando le temperature e l’ossigenazione durante le stagioni, conferendo al contempo un aspetto più gradevole del territorio. A noi invece il compito di preservare il verde pubblico, custodirlo ed evitare di gettare ogni sorta di rifiuto, aggravando gli interventi di pulizia e manutenzione. Anche le scelte di piantumazione di alberi e piante sono essenziali per far coesistere il “verde pubblico” con l’architettura di strade e abitazioni. Il patrimonio ambientale non è secondario rispetto a quello architettonico per una città turistica come la nostra e le sollecitazioni dei privati verso chi, con grade difficoltà amministra senza risorse, soprattutto umane, è importantissimo al di là dell’orientamento politico. Il dialogo ed il confronto ci aiutano a crescere.

Grazia Amoruso

 

 

 

 

 

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