Giovedì 18 Aprile 2024

Io sono Partita IVA: Non abbasseremo la guardia

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I commercianti e i ristoratori di Manfredonia continueranno a difendere i diritti e gli interessi della categoria, in ginocchio dopo le confuse decisioni regionali.

Prima di tutto vogliamo ringraziare i cittadini che ci hanno dato solidarietà, anche loro come noi hanno capito che si sta provando a giocare sulla pelle dei cittadini della provincia di Foggia e non è giusto.

Con questo nostro comunicato, dopo il quale torneremo a lavorare in silenzio ma con gli occhi aperti, vogliamo ribadire il motivo importante per cui siamo scesi in piazza e per il quale non abbasseremo la guardia né fino al 14 dicembre, né dopo.

Abbiamo deciso di accettare l’ennesimo sacrificio che ancora una volta ha colpito solo le nostre categorie nonostante la protesta. Rispetteremo l’ordinanza regionale fino al 14, ma dal 15 dobbiamo tornare a lavorare e non accetteremo nessun’altra decisione che non vada in questo verso, non ci sono più riserve di pazienza, e le nostre attività sono tutte moribonde, ma non le lasceremo morire.

Mai come questa volta siamo tutti uniti e disposti a far valere le nostre ragioni, le nostre esigenze e siamo pronti a riscendere in piazza in maniera più decisa qualora ce ne fosse bisogno. Ovviamente ci auguriamo di no.

Quello che è successo nello scorso fine settimana non deve più accadere. A Bari devono capire che non si possono più prendere decisioni contraddittorie nel giro di dodici ore, perché quello che hanno fatto è e resta grave. Il problema è sanitario e questo la popolazione ormai lo ha capito benissimo e non saranno certo i ristori a far cambiare la situazione sanitaria della nostra provincia, completamente abbandonata dal governo regionale, anche per colpa dei nostri rappresentanti, che non ci hanno mai difeso veramente.

Anzi, facciamo una proposta alla Regione Puglia: i ristori investiteli nella sanità, così il beneficio ricade su tutti gli abitanti della provincia di Foggia. Perché la Regione deve pensare a sistemare la sanità, quella è di sua competenza, perché ai colori (non delle province, come è accaduto con la nostra, ridotta ad un Arlecchino) ci deve pensare il Governo. Quello che vogliamo dire è che ognuno deve fare la sua parte e deve prendersi le sue responsabilità.

Inutile penalizzare sempre lo stesso settore: stando ai famosi numeri dell’epidemia (che non si possono leggere sempre come fa comodo) le chiusure di bar e ristoranti non solo non hanno fatto scendere la curva, ma stanno trascinando nella crisi nera tutto il settore commerciale, tutte le altre tipologie di negozi e attività. Noi vogliamo lavorare, in tutta sicurezza, nel rispetto dei protocolli, accogliendo i nostri clienti e facendoli sentire al sicuro. Come abbiamo sempre fatto dall’inizio di questa emergenza.

Siamo il popolo delle partite IVA, l’ossatura portante dell’economia Italiana non conviene a nessuno lasciarci morire e ci auguriamo che se ne accorgano al più presto.

A conclusione vogliamo rispondere brevemente agli amici del PD di Manfredonia. Sui ristori ci siamo già espressi, ma capiamo che loro possono solo dire quello che gli viene imposto di dire. Però va anche detto che hanno dimostrato, con quello che hanno scritto, che la città la vivono solo quando c’è da fare campagna elettorale, per il resto non gli interessa sapere come stanno le cose e non capiscono proprio quali sono i veri problemi. Rimandiamo al mittente l’insinuazione di strumentalizzazione, con una domanda: cercare di tappare la bocca alle persone con una manciata di soldi per voi invece è una cosa normale? Forse era meglio continuare a stare zitti e tenere le gambe accavallate sul balcone di casa, avreste fatto più bella figura.

I commercianti e i ristoratori di Manfredonia

 

 

 

 

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