Giovedì 25 Aprile 2024

Nuovo amministratore unico ASE, Giovanni Caratù: “Controllore o controllato?”

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La conferenza stampa di presentazione del nuovo amministratore unico a.s.e. S.p.a. Dott. Raphael Rossi, ci ha permesso di conoscere un professionista di valore. Certamente preparato, che fa buon uso della sua laurea in scienze della comunicazione. Tuttavia la città avrebbe il diritto di ascoltare parole chiare su come migliorare la qualità del servizio, parole chiare e impegni precisi su come ridurre la Tari. Parole ed impegni ahimè mai ascoltate..

Condivido (lo ripeto da anni) come non farsi scippare dalla regione Puglia il servizio di raccolta “prima o poi succederà” afferma Rossi), un ASE forte servirebbe a mantenere il cuore e la testa decisionale a Manfredonia. Ma questo non è un compito dell’ A.U., spetta al commissario del Comune presidente dell’ARO di cui Manfredonia è capofila.

Come spetta ai commissari comunali rimuovere gli ostacoli autorizzativi per rendere funzionante l’impianto di selezione e recupero delle plastiche ed altri materiali, impianti già presente da anni presso ASE che pesa molto nei bilanci aziendali. Bisogna sventare l’istallazione di un impianto simile nella Piana di Macchia, supportato dal Comune di Monte Sant’Angelo, in parte finanziato dalla Regione Puglia e credo anche in parte autorizzato. Attivare l’impianto ASE vuol dire avere un ruolo strategico nell’ARO, e non solo, servirebbe anche a creare nuove occasioni di lavoro a Manfredonia. Abbiamo riscontrato un assordante silenzio ed una carente informazione sul costo e sulle modalità dello smaltimento dei rifiuti, compito che ha il Comune .. Silenzio tombale su quali azioni sono state o verranno messe in atto per ridurre questo costo. Come non si è proferito parola su quanto il Comune incassa dal conai o da altri consorzi. Cifra pesantissima che non viene mai evidenziata ma che sarebbe opportuno conoscere. Per comprendere l’enormità della Tari a Manfredonia.

Apprendiamo sempre (dal dott. Rossi) che il suo compito “non è gestire l’ ASE…ma tentare un rilancio “ concordo sul rilancio ma forse non si è accorto che l’Ase non ha un direttore da anni, non ha funzionari e con gli ultimi pensionamenti non ha neanche una struttura burocratica amministrativa. E sia il bilancio di previsione che il piano industriale nonché il contratto di servizio non prevedono questi costi.

Il dott. Rossi afferma anche che non sarà molto presente a Manfredonia; si dovrà dividere anche con lo Smart working tra Livorno, dove è amministratore unico con 350 dipendenti, e Manfredonia. Il suo sarà un compito “di indirizzo e controllo”. Il dottor Rossi conosce benissimo il codice civile, e lo statuto dell’ASE. Sa che il compito di indirizzo spetta alla proprietà, quindi spetta ai commissari comunali di Manfredonia ed al comune di Vieste (sentito il Consiglio Comunale)attraverso gli atti di indirizzo quali il bilancio di previsione, il contratto di servizio. Dott Rossi sa benissimo che non è un controllore, ma un controllato. I suoi atti dovranno essere vagliati dal collegio dei revisori i suoi bilanci dovranno essere certificati da un ente di certificazione e per non dimenticare il controllo analogo da parte del comune. Più controllato di così! Ricordo che la Motivazione ufficiale del siluramento del precedente A.U. era perché voleva sottrarsi al controllo analogo. Non ce ne voglia, ma il suo talento e le sue conoscenze sarebbero indispensabili, anzi auspicabili, per riorganizzare l’ARO. Perché la sua visione è lucida e la sua proposta è la più corretta utile ed efficace per tutto il comprensorio. In definitiva paghiamo per intero un amministratore di fatto part-time. Forse sarebbe stato utile un parere dell’ANAC sulla inconferibilità dell’incarico. O sulla sua opportunità. Forse ASE ha bisogno di qualche spazzino in più, forse qualche sorvegliante di ferro. Certamente non ha bisogno di decisori, ma di gente operativa a tempo pieno.
Questi problemi ( considerato il silenzio attuale ) penso debbano essere argomento della prossima campagna elettorale. In definitiva, per rilanciare ASE bisogna dotare ASE di una figura operativa (full time) e lasciare ai commissari comunali il compito di indirizzo strategico anche attraverso ARO. Solo così sapremo le effettive responsabilità e carenze.

McF
Giovanni Caratù

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