Mercoledì 24 Aprile 2024

Avvio petizione popolare NoPlasticaDonia

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Premesso che

  1. sono stati avviati procedimenti amministrativi per l’insediamento di una piattaforma ecologica per il recupero e la trasformazione di plastica e di una industria per la lavorazione della bentonite e degli scarti della lavorazione delle miniere: il primo di livello regionale, il secondo di respiro internazionale, nel dismesso sito dell’ex Petrolchimico, recensito presso l’anagrafe dei Siti di Interesse Nazionale come SIN Manfredonia-Monte Sant’Angelo ( di fatto distante solo circa 500 metri in linea d’aria dalle abitazioni della città di Manfredonia);
  2. detti procedimenti sono in corso in totale assenza di coinvolgimento del Comune di Manfredonia, data la gestione commissariale e la pandemia, nonostante lo stesso sia un sito SIN gravemente inquinato dall’Ex Enichem, con l’avvelenamento del suolo, delle falde freatiche e del prospiciente mare, per la qual cosa infatti sono in corso lavori di bonifica che nessuno controlla per consistenza ed efficacia.

Considerato che

  1. in assenza di bonifiche significative, le matrici ambientali dei SIN permangono fortemente inquinate da sostanze chimiche, dovute alla presenza di insediamenti chimici industriali, alcuni in attività, altri chiusi da tempo;
  2. sia dalla Ricerca Partecipata condotta dal CNR Nazionale sia da tutti i rapporti dello studio epidemiologico nazionale SENTIERI coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, pubblicati dal 2011 fino al 2019 (5°Rapporto), lo stato di salute dei soggetti residenti nel SIN di Manfredonia è risultato alterato o compromesso, sia analizzando gli indicatori generali di mortalità e morbosità per tutte le cause, sia per cause specifiche tumorali e non tumorali, a carico degli adulti, ma anche di neonati, bambini e giovani adulti;
  3. i risultati dello studio “Ricerca Partecipata” sulla città di Manfredonia, a cura del CNR, hanno confermato sostanzialmente le criticità precedentemente emerse, specialmente con riguardo agli indicatori di mortalità e incidenza di patologie riconducibili anche a esposizioni ambientali;
  4. ISPRA ha definito inapplicabile lo status di territorio bonificato;
  5. ARPA PUGLIA ha dichiarato che il SIN non è attualmente sotto monitoraggio costante;

lo studio epidemiologico SENTIERI[i]  (V° Rapporto relativo agli anni 2011-2019) ha rilevato che 1500 persone ogni anno muoiono prematuramente per il solo fatto di abitare nelle aree SIN (Dichiarazione del presidente internazionale dei Medici per l’Ambiente – ISDE);

  1. noi cittadini e cittadine di Manfredonia e della Piana di Macchia e Monte Sant’Angelo intendiamo affermare il nostro diritto naturale alla salute e alla conservazione della sanità del nostro ambiente, manifestazioni della vita che riteniamo sacra, diritti riconosciuti dalla nostra Costituzione, preesistenti anche alla stessa, inalienabili e non obliterabili da interessi economici ed in conformità con il TUA, Testo Unico Ambientale (che ha recepito la normativa Seveso al suo interno);

perciò tanto premesso e considerato,  e ritenendo che ogni impianto di attività produttiva, che possa incidere su tali diritti, debba essere condizionato al consenso della nostra Comunità, consenso pregiudiziale e inderogabile e subordinato all’effettiva e comprovata bonifica di tutta l’area Ex Enichem,

CHIEDIAMO

  1. alle Istituzioni: Stato, Regione Puglia, Provincia, ASI e Comuni limitrofi di sospendere immediatamente ogni procedimento autorizzativo in corso, relativo ai ricordati progetti, perché vengano sottoposti all’assenso condizionante alla loro realizzazione del Comune di Manfredonia, appena quest’ultimo potrà esprimersi a mezzo della propria rappresentanza democraticamente eletta, e/o a mezzo referendum popolare;
  2. che il Consorzio ASI ritiri le modifiche agli articoli 21 e 22 dell’assemblea del 25 agosto 2018 che permettono l’insediamento di alcune tipologie di attività impattanti.
  1. di essere preventivamente ed esaustivamente informati sui rischi, come previsto dal TUA, ritenendo i sottoscriventi che il diritto al segreto industriale cui le imprese proponenti si sono appellate e non si possa applicare eticamente e moralmente da parte degli Enti pubblici quali Regione Puglia, Consorzio ASI e Autorità Portuale in quanto trattasi di impianti in ZONA SIN CON DOCUMENTATE ALTERAZIONI DELLO STATO DI SALUTE E STATO DI INCAPACITA’ E INSUFFICIENZA DA PARTE DI ARPA E ASL AL MONITORAGGIO AMBIENTALE, BIOLOGICO E MONITORAGGIO SANITARIO.
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