Mercoledì 24 Aprile 2024

La mia città (di Italo Magno)

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LA MIA CITTÀ

(dedicata a Giulia Fresca)

 

Sole sfavillante nel cielo

che inviavi sorrisi di corallo

allo splendore di questa terra

 

Voraci gabbiani tesi

a ghermire con becco aguzzo

i pesci sul pelo dell’acqua

 

Briosi anemoni tentacolari

che rallegravate fluttuando

la vita in fondo al mare,

 

Quando andavo scalzo

sugli scogli aguzzi

a catturare avannotti

 

O mi volgevo

per dissetarmi alla foce

dell’antica sorgente

 

Ero inconsapevole della guerra

che si sarebbe scatenata

sul destino della nostra città

 

Che con l’oro ed il bronzo

sarebbe stata colpita e depredata

da disumana protervia

 

Pezzo a pezzo venduta

sull’insano bancone

di un viscido mercato.

 

Ora che ho saputo e pianto

per il sangue versato

e la perdita della sua bellezza

 

S’attende che un novello guerriero

senz’armi, ma con candidi fiori,

possa lenirne le terribili ferite

 

E, spargendo intorno

piccoli germogli di vita, risvegliare

se non la fama almeno l’antica memoria.

 

 

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