Mercoledì 24 Aprile 2024

Fresca: “Il circolo vizioso della povertà”

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Chi, dopo aver sorvolato il Golfo di Manfredonia di sera con le sue mille luci, colto dal fascino che la città emana, avesse deciso di trascorrevi del tempo, sarà rimasto deluso dal vederla trascurata, disorganizzata, disfunzionale e, per certi versi, rassegnata ad un destino che le è stato imposto.

Manfredonia, città del sole, del mare, della foresta, della storia antica è anche una città povera, nella quale la ricchezza è concentrata in pochissime persone che non reinvestono nemmeno un euro per aiutare l’economia del territorio, né in termini occupazionali né, men che meno, in termini sociali.

A Manfredonia si hanno problemi come la fame, le malattie, la scarsa istruzione, la mancanza di un lavoro lecito e dignitoso: tutte cause ed effetti della povertà su cui la politica clientelare esercita il potere e trae benefici.

Gli effetti della povertà sono spesso interconnessi, cosicché un problema raramente si verifica da solo e le comunità impoverite spesso subiscono discriminazioni e finiscono per essere coinvolte in un ciclo di povertà senza fine.

Entrare nel circolo vizioso della povertà significa che le barriere e i problemi, per tutta la vita, vengono trasmessi da una generazione all’altra. La disoccupazione e il basso reddito creano un ambiente in cui i minori non possono frequentare la scuola e devono non di rado trovare un lavoro (a nero e spesso criminoso) per rendersi “indipendenti” dalle loro famiglie e rimanere al passo dei loro coetanei senza il rischio di essere esclusi dal gruppo.

In definitiva, la povertà è una delle principali cause di tensioni sociali e minaccia di dividere una città a causa della disparità di reddito. Ciò si verifica quando la ricchezza è mal distribuita tra i suoi cittadini, quando una piccola minoranza ha la maggioranza del denaro.

Una Amministrazione Comunale attenta e sensibile deve avere come indicatore proprio l’andamento della povertà ed in particolar modo nelle famiglie con bambini. I bambini, infatti, sono quelli con la minor scelta e la capacità di cambiare le loro circostanze. Quasi tutti i potenziali effetti della povertà hanno un impatto sulla vita dei bambini: scarse infrastrutture, disoccupazione, malnutrizione, violenza domestica, lavoro minorile e malattie. A ciò si aggiunge che la povertà condiziona fortemente la criminalità, alimentandola e creando uno stato di miseria e frustrazione che spinge le persone ad unirsi alle organizzazioni criminali e nelle baby gang quando si parla di giovani. Alcuni studi dimostrano che i paesi con governi deboli, istituzioni fragili e diritti civili limitati sono un ottimo ambiente per coltivare la produzione di attività criminali.

Alla politica di scarsa qualità e di interessi in questi anni ha fatto comodo questa situazione, perché ne ha tratto benefici facendo leva sulla povertà e la disperazione.

Una Amministrazione comunale attenta e sensibile deve puntare a stabilizzare e rafforzare le istituzioni politiche in maniera cruciale nella lotta contro le pericolose conseguenze della povertà.

Manfredonia ha bisogno di ripartire dalla dignità del lavoro vero, autentico e dalla capacità di ritrovare fiducia in se stessa. La povertà è un segnale di malessere collettivo e non può esistere giustizia e uguaglianza fino a quando tutti i cittadini non saranno considerati “persone” da difendere, tutelare, proteggere facendo trovare loro la forza del sorriso in una città migliore e degna di essere vissuta.

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Commenti

  • Parole sante!

    salvatore 21/10/2021 11:39 Rispondi
  • …hai dimenticato la peste che fa morire più di 6000 persone al giorno, la guerra che dura da 50 anni perché un dittatore mandato da Cristiano Malgioglio vuole che a Manfredonia diventi il paese arcobaleno.
    La mia domanda è: …ma stai parlando di Manfredonia o non hai perso il vizio di copiare.
    Ti ricordo che qui non è l’Africa e tu non sai e non conosci la gente di Manfredonia, la stragrande maggioranza di chi non lavora e perché non vuole lavorare (soprattutto ora che c’è il reddito di cittadinanza). Io Lavoro da 27 anni a Termoli e solo io so i sacrifici che devo fare per dare un futuro ai miei figli, se uno ha voglia di lavorare, basta fare le valige e la cosa e fatta.
    Non dimentichiamo delle fabbriche aperte a Manfredonia, grazie al contratto d’aria, chiuse alla prima occasione (periodo di crisi economica) perché l’imprenditori stanchi di vedere continuamente i loro operai rimanere a casa per finte malattie.
    Ogni giorno che leggo cose tue, mi rendo conto che non sei la persona giusta per Manfredonia. Se, non conosci il problema, come credi di risolverlo?

    Claudio 21/10/2021 8:57 Rispondi
  • Meno male che c’è qualcuno che parla di tematiche concrete!
    O si corre tutt’insieme o non si va da nessuna parte!

    Luigi 21/10/2021 7:15 Rispondi

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