Sabato 20 Aprile 2024

7 novembre 2021: THE DAY

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Si susseguono senza sosta, dal vivo e sui social, i confronti pubblici dei sei candidati alla carica di sindaco di Manfredonia per i prossimi strategici ed importanti anni, per fare in modo che la nostra città possa esprimere al meglio tutte le sue grandissime potenzialità. Obiettivi comuni, strategie diverse, esperienze di vita professionale e politica differenti. Ognuno di loro ha le idee chiare: vorrebbero realizzare la città dei nostri sogni, oggi solo nei programmi che con tanta passione cercano di trasmettere ai potenziali elettori. Gli schieramenti sono ormai definiti, le cosiddette coalizioni, ma la vera partita si giocherà il giorno dopo delle elezioni che si terranno in unico giorno, il 7 novembre 2021. Data la frammentazione e la vasta proposta elettorale è improbabile che si riesca ad eleggere un candidato sindaco alla prima elezione, ma nulla è impossibile. Non raggiungendo il quorum dei voti utili, potrebbe essere necessario tornare alle urne il 21 novembre, data in cui i due candidati sindaci più suffragati si scontreranno ampliando la propria coalizione con quelle che non sono passate nel primo turno. Si dovrà dunque trovare un’intesa con chi non ha creduto nell’alleanza del primo progetto politico. E questo sarà il fulcro ed il difficile lavoro per la creazione di una squadra seria e coesa per produrre subito un governo che trasformi il programma elettorale in fatti e progetti esecutivi. Non sarà semplice. In ballo ci sono i tantissimi progetti di riqualificazione dei settori trainanti della nostra città. Dal lato nord abbiamo un’area (non tutta nostra) devastata dall’inquinamento che richiede un commissariamento straordinario ed un serio piano di difesa e di sviluppo contro chi ieri, come oggi, sta usando il nostro territorio per produrre ricchezza. Sul fronte sud si ravviva la consapevolezza che le nostre origini sono il nostro tesoro da custodire, gestire e valorizzare per sviluppare l’economia pulita del turismo, non solo l’antica Siponto ma anche il meraviglioso scenario ambientale dell’Oasi Lago Salso, da troppo tempo chiuso all’ammirazione del turista. Il mare, le lunghe spiagge del litorale sud, i porti, altre grandissime opportunità, potenziali di ricchezza e potrebbero esserlo ancora di più sviluppando: traffici merci, turismo, pesca, green economy, sport. Spesso sottovalutiamo la nostra montagna e le aree limitrofe che oltre a darci dei paesaggi mozzafiato offrono risorse ambientali e produttive straordinarie: gli agriturismi, l’allevamento, l’agricoltura, l’escursionismo. Ci sono regioni che basano la loro economia solo su questo settore. L’ area artigianale e quella industriale, due comparti produttivi che dovrebbero con le loro infrastrutture urbanistiche incentivare l’accoglienza dei tanti imprenditori disposti a mettersi in gioco che chiedono solo di avere i servizi che hanno pagato, per quelli che ci sono, condizioni fondamentali per chi potrebbe pensare di venire ad investire nel nostro territorio. All’avvicinarsi della fatidica data, la tensione ed il confronto politico diventa sempre più energico. Chiunque vincerà, al primo o al secondo turno, dovrà aprire un dialogo con tutte le risorse umane politiche che vivono la nostra città, per fare in modo che non si perdano opportunità, come quella del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Un pacchetto da 750 miliardi di euro, costituito per circa la metà da sovvenzioni, concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica. Il dibattito politico ci sta, anche se a volte diventa duro, ma serve maggiore maturità politica e sociale. Dobbiamo imparare a dialogare tra di noi per costruire, le guerre non portano mai a nulla di buono. Abbiamo bisogno di tutte le figlie ed i figli migliori della nostra terra per portare un vero e maturo progetto “Comune” che metta in primo piano l’interesse collettivo per poter essere concorrenziali in tutti i settori che caratterizzano la nostra amata città. Se un cambiamento ci dev’essere, devrebbe essere volto su questo fronte, non sarà un simbolo a cambiare le sorti della città. Amare un territorio significa viverlo e tutelarlo in ogni modo possibile e dopo le elezioni capiremo chi dei tanti candidati, alla carica di Sindaco e consigliere, cambierà registro tornando a badare solo agli affari di casa sua. In gioco c’è il futuro di tutti noi che insieme, anche se con colori e punti di vista differenti, siamo più forti e potremmo essere sicuramente più belli.

di Raffaele di Sabato

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