Giovedì 25 Aprile 2024

Il tesoro di Manfredonia si chiama Siponto

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Cominciati il 6 settembre scorso, ed andati avanti per oltre un mese, sono terminati sabato 15 ottobre gli scavi archeologici a Siponto. Quella che era stata annunciata come una campagna di scavi quasi “inaugurale”, nell’ottica di un progetto pluriennale, ha rappresentato sicuramente uno dei più bei momenti vissuti dalla nostra città negli ultimi complicatissimi anni. L’attenzione di docenti, dottorandi, ricercatori e circa 30 studenti del corso interateneo in Archeologia delle università pugliesi di Bari e Foggia, ha permesso di poter accendere i riflettori su due aree diverse della città portuale di Siponto. Da un lato una domus di dimensioni non trascurabili nel cuore della Siponto romana e medievale, a pochissima distanza dalle basiliche paleocristiane; dall’altro un’area nei pressi dell’anfiteatro romano, riferibile all’età augustea, che disegnerebbe una forma ellittica di 85×70 metri. L’ampio progetto di riscoperta di Siponto, che prende il nome di ArcheoSipontum, ha come obiettivo prevalente quello di riscoprire, attraverso un intervento di archeologia globale, le vicende della città romana e medievale. “Dall’archeologia devono arrivare gli stimoli per migliorare la fruizione del parco archeologico di Siponto. Vogliamo che accanto all’installazione di Edoardo Tresoldi, si possano creare le premesse per valorizzare gli oltre 1500 anni di storia stratificati nell’area della progenitrice di Manfredonia”- queste le parole del professor Giuliano Volpe. “Questo progetto di ricerca vuole essere anche un modo per creare un rapporto con la comunità locale, in modo da stimolare la consapevolezza dei cittadini e la capacità di riconoscere in questo luogo la matrice della comunità di Manfredonia.  Fare in modo che, attraverso il patrimonio culturale, si possano creare opportunità di lavoro qualificato per giovani formati, così da supportare lo sviluppo economico e creare servizi di qualità che attraggano i visitatori del sito. Spero che questo progetto possa vedere come protagonisti, nel corso dei prossimi anni, non soltanto gli addetti ai lavori ma anche i cittadini di Manfredonia”. Con un buon auspicio il prof. Volpe, al termine della campagna di scavi 2021, ha sottolineato le sfide ed i punti di forza di un progetto che si sposa con l’idea di un’archeologia pubblica. Un processo di valorizzazione partecipativo, dunque, in grado di creare i presupposti giusti perché il patrimonio archeologico e culturale possa essere visto e vissuto come un bene comune, in grado di dare il suo importante contributo all’accrescimento del benessere e delle qualità della vita della nostra comunità. Le sfide che Manfredonia ed i suoi cittadini si troveranno davanti saranno non poche, occorrerà la capacità di fare rete e di mettere da parte gli individualismi. Solo in questo modo la nostra comunità potrà diventare più consapevole e provare ad essere una vera “comunità di patrimonio”. Siamo sipontini!

di Giovanni Gatta

 

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ManfredoniaNewsTV · News

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