Giovedì 18 Aprile 2024

Il Museo Etnografico Sipontino, un patrimonio da salvare

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Il prof. Michele Melillo è stato un insigne linguista che ha dedicato gran parte della sua vita a studiare con rigore scientifico i dialetti centromeridionali, lasciandoci una ricca produzione di scritti; è stato anche storico del territorio, specialmente del Subappennino daunio, che gli ha dato i natali, e di Manfredonia, dove è vissuto e ha operato per più di quarant’anni. Negli anni ’70, il prof. Melillo cominciò a raccogliere e a catalogare oggetti della vita tradizionale riguardanti l’agricoltura, la pastorizia, le arti e i mestieri, la vita e le attività domestiche e le attività marinaresche. A partire dal proprio patrimonio domestico, la collezione si è via via arricchita grazie alle donazioni di amici e cittadini interessati alla conservazione di questi oggetti storici. Nacque così il Museo Etnografico Sipontino, che ha sede in Piazza S. Maria Regina a Siponto. Annesso al Museo, lo stesso Michele Melillo diede vita al Centro Residenziale di Studi Pugliesi, riconosciuto dalla Regione Puglia come Ente Privato di Interesse Locale. Accanto al museo è ospitata la Biblioteca “Prof. Giacomo Melillo”, che raccoglie oltre 20.000 volumi del settore generale della linguistica e della demologia. Un vero e proprio patrimonio da salvaguardare, dunque. Il prof. Michele Melillo, inoltre, nel 1974 cominciò a pubblicare una rivista, Lingua e Storia in Puglia, molto importante nel panorama degli studi dialettologici e storici. A tutt’oggi la rivista è giunta al numero 52 grazie all’impegno del prof. Armistizio Matteo Melillo, figlio di Michele, che la cura e ne porta avanti la stampa. Poiché la rivista raccoglie saggi su varie zone della Puglia, il prof. A.M. Melillo ha pensato bene di mettere insieme argomenti riguardanti Manfredonia in un volume, primo della serie “Miscellanea di Lingua e Storia in Puglia”. Il libro, intitolato Argomenti Sipontini, è stato presentato nei giorni scorsi proprio presso il Museo Etnografico Sipontino, da tre degli autori presenti nel volume, A.M. Melillo, Michele Apollonio e chi scrive. Il prof. A. M. Melillo, così come ha proseguito la stampa della rivista, con la sua famiglia ha continuato a prendersi cura del Museo Etnografico lasciatogli in eredità dal suo appassionato genitore. Il Museo, un vero gioiello che riporta indietro nel tempo chi lo visita, oggi avrebbe bisogno di una urgente ristrutturazione, ma anche di sovvenzioni per poter dare un futuro a questo importante luogo, che non solo raccoglie e custodisce pezzi materiali della nostra tradizione, ma è un importante centro per gli studi e le ricerche linguistiche e dialettologiche. Purtroppo, è quasi sempre chiuso, e invece potrebbe benissimo essere un altro tassello da aggiungere all’offerta turistica della nostra città (che di musei chiusi, ahinoi, ne ha fin troppi), oltre a poter divenire un centro per studi, ricerche, incontri culturali. Il giovanissimo vicesindaco Giuseppe Basta, intervenuto alla presentazione, ha speso delle belle parole nei confronti della salvaguardia della cultura e delle tradizioni del nostro paese, ribadendo come la cosa rientri nel programma della nuova amministrazione, e promettendo di portare in consiglio l’appello raccolto all’incontro relativo al Museo etnografico. Adesso ci aspettiamo che non restino solo promesse e belle parole.

 

Mariantonietta Di Sabato

Foto Angelo Torre

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