Giovedì 18 Aprile 2024

I vantaggi dei vaccini anti Covid in età pediatrica

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In Italia sono iniziate le prenotazioni per il vaccino mRNA pediatrico Comirnaty (Pfizer) autorizzato dall’Agenzia del farmaco europea e italiana EMA ed AIFA. Dalla settimana scorsa le famiglie di Manfredonia hanno ricevuto da alcuni Istituti di scuola primaria una comunicazione che informa sulla possibilità di far vaccinare gli studenti minori di 12 anni presso i locali scolastici accompagnati dai propri genitori. Il 16 dicembre è partita la vaccinazione presso l’Istituto Madre Teresa di Calcutta, a seguire le altre scuole dal 20 al 22 dicembre in orario pomeridiano ed il 23 al mattino con la presenza del personale sanitario preposto. La vaccinazione dei più piccoli divide i genitori. Da un recente sondaggio di Euromedia Research emerge che il 23,8% di famiglie indecise nutre dubbi, spesso alimentati da fake news che girano in rete e tra le chat dei social network. Dal sito della Società Italiana di Pediatria (SIP) sono riportate nella sezione FAQ le domande più comuni per la vaccinazione anti Covid della fascia di età pediatrica. Ne facciamo un sunto con l’auspicio di essere esaustivi e arginare le perplessità delle famiglie. La SIP sostiene che “bisogna vaccinare i bambini (5-11 anni) perché pur avendo manifestazioni cliniche meno gravi di adulti e anziani – come appurato in Italia e nel mondo – molti sono stati ospedalizzati, alcuni finiti in terapia intensiva e purtroppo alcuni sono mancati. Anche i bambini hanno gli stessi diritti di tutta la popolazione mondiale a essere vaccinati con un vaccino che ha superato tutte le fasi di verifica dell’efficacia e della sicurezza grazie alle nuove tecnologie e alle ingenti risorse impiegate”. Lo rivelano i dati incoraggianti degli USA che ha vaccinato circa un milione di bimbi, Austria, Cile e Istraele. Non si sono rilevati eventi avversi, solo in bassa percentuale effetti lievi locali come stanchezza, mal di testa e un po’ di febbre. Sfatiamo alcune fake sui vaccini a mRna messaggero che non modificano il DNA e non ci sono alterazioni genetiche. Per chi è allergico non ci sono controindicazioni per il vaccino. Le vaccinazioni di routine possono essere somministrate in concomitanza con il vaccino anti Covid. L’unica eccezione è quello contro morbillo, parotite, rosolia e varicella per cui va rispettata una distanza di 14 giorni prima o dopo il vaccino anti Covid. La vaccinazione anti Covid e l’antinfluenzale possono essere effettuate nella stessa seduta vaccinale in due diversi punti, non è un problema per il bambino anzi ha vantaggi in termini di protezione. I vaccini nascono per stimolare il sistema immunitario e non per stressarlo e quello dei bambini è molto potente e può rispondere a più vaccini. Un altro aspetto non ultimo e meno importante è il Long Covid che in età pediatrica ha evidenziato alcune criticità nei bambini che hanno contratto il Covid anche in maniera asintomatica. Le più frequenti sembrano essere quelle di tipo neurologico. Più nello specifico, si parla di un’astenia molto intensa, sovraffaticamento fisico e mentale, sonnolenza continua, deficit di memoria e difficoltà di concentrazione, lentezza nei movimenti e disturbi di coordinazione, nausea e inappetenza, oltre a problemi psicologici come ansia, abbassamento del tono dell’umore e sintomi depressivi. La vaccinazione è un diritto e deve essere esercitato consapevolmente per tutelare la salute di grandi e piccini. Occorre una maggiore informazione sempre più capillare da parte delle Istituzioni preposte e rivolgersi al proprio pediatra e al medico di famiglia.

di Grazia Amoruso

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