Sabato 20 Aprile 2024

Un comitato politico-popolare per indagare sulla sanità

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Lo hanno costituito i consiglieri della minoranza comunale

UN COMITATO SANITA’ politico-popolare a difesa della salute dei nostri concittadini. L’iniziativa e dei nove consiglieri della minoranza consiliare (Gianluca Totaro, Massimo Ciuffreda, Raffaele Fatone, Giulia Fresca, Michele Iacoviello, Gaetano Prencipe, Francesco Schiavone, Maria Teresa Valente, Mariarita Valentino) che si sono risolti nel costituire il “Comitato sanità” dopo che la maggioranza consiliare aveva respinto, con motivazioni del tutto incongruenti, la mozione del consigliere Gianluca Totaro per la istituzione di una commissione consiliare speciale per una indagine approfondita sulla preoccupante situazione precaria della sanità a Manfredonia con particolare riferimento all’ospedale San Camillo.

«NON ci siamo né fermati né demotivati; anzi, con maggiore grinta e determinazione – scrivano i consiglieri di minoranza in una nota – abbiamo deciso di portare comunque avanti l’iniziativa per il bene della città, iniziando un percorso strutturato che parte dalla costituzione del “Comitato sanità politico-popolare a tutela della salute” al quale invitiamo a partecipare la cittadinanza tutta, dagli utenti agli operatori del settore che vorranno farne parte, affinché si possa sostenere congiuntamente e attivamente questa battaglia che, giocoforza, coinvolge tutto il tessuto sociale della comunità sipontina. Nessuno deve sentirsi escluso, anche se forse a qualcuno questo passaggio non è chiaro».

L’INTENTO del “Comitato sanità” è quello di produrre informazioni certe e veritiere sulla sanità cittadina, già oggetto di studio nel corso della campagna elettorale, attraverso una interlocuzione chiara e precisa con gli organi decisionali e manageriali della sanità ai vari livelli e confrontarli con la realtà vissuta. «L’obiettivo ultimo – indicano i consiglieri comunali – dovrà essere quello di ricondurre gli organi sopracitati a definire, nel solco dei rispettivi poteri, un ragionamento che porti alla valorizzazione e caratterizzazione delle attività e delle strutture sanitarie nel territorio di Manfredonia, a tutela del diritto alla salute previsto dall’art.32 della Costituzione». Certo sarebbe stato meglio e opportuno per gli obiettivi da raggiungere, che anche la maggioranza consiliare e dunque l’amministrazione comunale, avesse partecipato all’impresa. Una occasione persa.

L’INIZIATIVA avviata è ritenuta opportuna e necessaria per fare luce, si spera, nella fitta ragnatela di ordini e contrordini, disposizioni e contro-disposizioni dei dirigenti del momento, calata sul nosocomio manfredoniano che lo hanno fatto precipitare in una condizione di grande difficoltà non in grado di rispondere alle esigenze di una complessa e larga utenza le cui lamentele e proteste sono rimaste invariabilmente ignorate tanto da costringerla a rivolgersi ad altre strutture sanitarie con quali gravami di vario genere è facile immaginare. Gli sporadici interventi dei politici nostrani ai vari livelli, limitati a comparse strumentali e a rituali comunicati d’ordinanza rimasti accatastati nel reliquario del San Camillo. «Non c’è stato verso – lamenta la gente – di arrestare una discesa a precipizio come se tutto fosse già stato predisposto». Riuscirà – è la domanda corrente – il Comitato sanità a far luce e verità su una istituzione sanitaria fondamentale per la salute pubblica che trasversalmente coinvolge tutti?

  Michele Apollonio  

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