Giovedì 28 Marzo 2024

Morta tove vita meje

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Michele Trotta ripropone in dialetto “Il malato immaginario” di Molière

SI E’ concluso con un lusinghiero successo di pubblico e di botteghino lo spettacolo teatrale «Morta tove vita meje» (Morte tua vita mia), libero adattamento in vernacolo della famosa commedia “Il malato immaginario” di Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière, della compagnia teatrale amatoriale “Palcoscenico” diretta da Michele Trotta, andata in scena al teatro comunale “Lucio Dalla”. Un ritorno sulla scena dopo due anni di forzata assenza per via della pandemia.

“CON GIOIA torniamo in scena – annota Michele Trotta – dopo due anni per proporre uno spettacolo già pronto da tempo. Due anni fa c’era stata una buona prevendita ma a causa della pandemia fummo costretti a rimborsare chi aveva già acquistato il biglietto; ma questa volta, ci siamo con un titolo che per tanti versi torna di grande attualità. Un testo che, al di là di quelli che erano gli intenti dell’autore, esalta la “fiducia” quel sentimento umano che scatta a determinate condizioni di vita. La fiducia – ragiona Trotta – è una delle componenti della politica, su cui poggia il bagaglio relazionale dei governanti, dei politici e, come dice una battuta di Molière, davanti ti fanno una faccia e da dietro pensano e dicono ‘morte tua vita mia’, perché si tratta solo di interessi.

UNA COMMEDIA che risulta più graffiante con il dialetto del luogo. «Per loro natura i classici – rileva il regista – sono adattabili a qualsiasi epoca. In questo caso l’ho ‘bagnato’ nella tradizione locale, nel nostro modo di parlare e pensare. L’anima delle battute viene sempre da un modo di pensare e noi pensiamo in un certo modo che non è lo stesso dei romani o dei napoletani e perciò ci sono delle difficoltà per trasferirle nella nostra realtà».

IL MESSAGGIO è in ogni caso efficace e comprensibile. «E adattabile – osserva Trotta – alle circostanze del momento. Questo lavoro non è stato pensato per l’attuale realtà, ma in questo caso succede che il testo si adatta alla realtà contingente: la grandezza degli autori sta in questo, pensare in modo universale».

I VARI personaggi animati da Molière sono rivissuti nelle brillanti interpretazioni di Michele Trotta (Andrea, malato immaginario); Rosanna Trotta (Anna, moglie di secondo letto di Andrea); Angela D’Antuono (Filomena, sorella di Andrea); Roberto Vigilante (Tommaso, figlio del dottor Salasso); Peppino Prencipe (dottor Salasso, Purgone e notaio); Alex Spagnolo (Cenzina, serva); Raffaella Totaro (Concetta, serva); Michelangelo Santoro (Matteo, maestro di musica); Antonietta Bitondi (moglie dottor Salasso); Annarita Olivieri (dottoressa Lassativo); Teresa Marcolongo (dottoressa Rinaldi); Alessandra Di Staso (Margherita, figlia primo letto di Andrea). Regia di Michele Trotta.

  Michelangelo Guerra

 

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