Giovedì 28 Marzo 2024

Mattinata, acqua bene comune e Banca delle Terre asset strategici per il territorio

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Massimo Ciuffreda: “Dai Comuni delle Aree interne può prendere vita un nuovo paradigma di sviluppo economico e sociale, in grado di rigenerare i territori e fornire nuovi servizi alla collettività attraverso i beni di comunità”

                                              

 

Acqua e terra sono gli elementi principali da cui ripartire, per pensare ad un nuovo approccio da seguire per valorizzare beni comuni e città. In sintesi, è il pensiero condiviso dai relatori che hanno partecipato all’incontro dibattito Beni Comuni e Banca delle Terre, organizzato a Mattinata mercoledì 1 giugno da: Anima Living Network, Back to the Future Lab e Comune di Mattinata in collaborazione con  SIBaTer e Rete Communia.

Nella prima parte dell’evento, organizzato all’aperto a due passi dal mare nell’accogliente location dell’Hotel La Rotonda, è stato affrontato il tema acqua bene comune. “Nel Piano di ambito abbiamo inserito il principio del riciclo e del recupero dell’acqua, attraverso la depurazione e la messa in opera di nuove infrastrutture per evitare la dispersione idrica. Anche la dissalazione è un elemento di rinnovo tecnologico. Sono previsti due impianti, uno alle Isole Tremiti e uno nella zona di Mattinata. Se dobbiamo parlare di acqua bene comune per famiglie, turisti e agricoltura dobbiamo puntare su recupero e riciclo”, ha ricordato nel suo intervento Michele Merla, sindaco di San Marco in Lamis e CDA Autorità Idrica Pugliese.

“In Puglia i depuratori funzionano. Se abbiamo così tante bandiere blu in tutta la regione lo dobbiamo a questi impianti di ultima generazione. Grazie ai depuratori recuperiamo fanghi da impiegare in agricoltura, ma soprattutto acqua per l’irrigazione dei campi. Dobbiamo restituire all’ambiente ciò che ci ha dato, attraverso il recupero delle acque reflue”, ha dichiarato Francesco Crudele, CDA Acquedotto Pugliese.

Nella seconda sessione, l’argomento trattato è stato banca delle terre. “Sibater è diventato un metodo. Trova interlocutori sul territorio, come RETE Communia, che possono sostenere e gestire le iniziative. Il rapporto con i Comuni é importante. Solo lavorando insieme si recupera dell’abbandono un bene comune. Il pubblico deve aprirsi al privato. Abbiamo dato servizi a 914 comuni del meridione, più di 100 fabbricati sono stati recuperati”, ha rivelato Simona Elmo, coordinatrice progetto SIBaTer – Banca delle Terre.

“Fare rete è essenziale. Viviamo un momento straordinario, il PNRR sta dando una risposta a tutti i Comuni italiani. La rigenerazione urbana non è solo un fatto urbanistico, ma anche di rinnovamento sociale ed economico. SIBaTer – Banca delle Terre è supporto istituzionale alla banca delle terre. Abbiamo iniziato dall’orto botanico, sito molto importante ad Andria. Il supporto dato da Sibater è stato in risorse umane. Abbiamo costruito un percorso costruttivo. Stiamo coinvolgendo i soggetti del Terzo Settore attraverso un bando che attinge a funzioni differenti: agricole, storiche, culturali, economiche”, ha raccontato Mario Loconte, assessore al Quotidiano del Comune di Andria.

SIBaTer (Supporto Istituzionale alla Banca delle Terre) è un progetto di ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni italiani e Fondazione  IFEL – Istituto per la Finanza e l’Economia Locale. Dal 2019, eroga servizi gratuiti ai Comuni del Mezzogiorno per censimento e valorizzazione di terreni e altri immobili rurali abbandonati o  inutilizzati.

La Rete Communia coinvolge invece oltre 120 soggetti o “nodi di rete”, presenti su tutto il territorio nazionale. Ha l’obiettivo di costruire una infrastruttura sociale di economia “comunitaria”, che si basa sull’integrazione e la messa a sistema di organizzazioni con competenze specialistiche sui beni comuni o fortemente radicate nelle comunità locali.

 

Nata per supportare le comunità intraprendenti in percorsi di innovazione sociale e tecnologica, Anima Living Network supporta più di 40 comunità digitali in tutta Italia. Un ruolo di spicco è rappresentato dal Gargano e dalla Capitanata, in cui sono già attivi gli hub di: Mattinata, San Giovanni rotondo, San Marco in Lamis, San Severo, Vieste, Rignano Garganico, Vico del Gargano, San Nicandro Garganico, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Stornara, Rignano Garganico. Questo ha fatto sì che abbia preso vita un vero e proprio laboratorio di comunità, dove nascono i progetti che poi vengono portati in tutta Italia.

 

 

Articolo presente in:
Capitanata · Comunicati · News

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