Giovedì 12 Dicembre 2024

L’AMMI, il Lions Club Host e l’Ufficio Diocesano Pastorale Salute dell’Arcidiocesi Manfredonia, Vieste, S. Giovanni Rotondo, in difesa dell’ambiente.  

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“La Terra sta affrontando una triplice emergenza: 1) l’atmosfera si sta riscaldando troppo rapidamente perché l’uomo e la natura possano adattarsi; 2) la perdita di habitat fa sì che, secondo le stime, 1 milione di specie sono e saranno a rischio di estinzione; 3) l’inquinamento continua ad avvelenare l’aria, la terra e l’acqua. Per uscire da questa condizione critica, è necessario trasformare le nostre economie e le nostre società, superare il paradigma tecnologico del tecnopolio, lavorare per uno sviluppo inclusivo, equo e di equilibrio negli ecosistemi”. Questi gli elementi cardine sui quali si è basato l’interessante incontro, in occasione del 50° anniversario della Giornata Mondiale dell’Ambiente” celebrata il 5 giugno scorso. Ad organizzalo, l’AMMI (Ass.Naz. Mogli Medici Italiani), sez. di Manfredonia e il Lions Club Host di Manfredonia, con la fattiva collaborazione dell’Ufficio Diocesano Salute, Manfredonia, Vieste, S. Giovanni Rotondo. Hanno aderito, altresì, l’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri della provincia di Foggia, SIMG  Dauna, AMCI, UCIIM, ISDE, Coordinamento Salute e Ambiente e Circolo Unione di Manfredonia. L’evento ha avuto luogo presso la sala convegni “”Mons.Vailati” della nostra città. Il tema:“L’ambiente è un bene prezioso da salvaguardare: proteggere l’ambiente significa proteggere la nostra salute”. Di notevole interesse l’ argomento trattato affidato ad oratori di chiara fama i quali, ognuno per le proprie competenze professionali hanno affrontato il problema ambiente  sotto le sue molteplici implicazioni. Sono seguiti i saluti del dott. Giuseppe Grasso, Direttore per la Pastorale della Salute, nonché presidente dell’AMCI, del dott. Massimiliano Arena, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale della dott.ssa Fanny Garzia, presidente del Lions Host e della dott.ssa Maria Antonietta Totta, presidente dell’AMMI. Quest’ultima ha sottolineato che – la concomitanza di trattare il tema nazionale AMMI sull’Ambiente, dopo 4 giorni da questo importante anniversario, rappresenta da parte della nostra associazione la condivisione degli ideali di salvaguardia e protezione della nostra Terra -. Dopo aver ringraziato gli illustri relatori: P. Franco – arcivescovo, l’ing. Andrea Trotta, le dott.sse Mariagrazia Santamaria e Adele Giammario, ha voluto porgere un affettuoso saluto alla fiduciaria-coordinatrice per la Regione Puglia e Basilicata Rosa Centola e a Michela D’Errico, presidente Nazionale AMMI, fiore all’occhiello della sezione di Manfredonia. Moderatore, il dott. Renato Sammarco il quale, dopo aver ringraziato le Associazioni che hanno aderito all’importante progetto, i relatori e i presenti, nella sua breve prolusione ha fatto cenno alle principali cause che da oltre un secolo, con l’inizio dell’era industriale, provocano mutazioni ambientali dovute al continuo uso di fonti energetiche inquinanti (fossili, petrolio, carbone e gas) oltre alla deforestazione che produce l’effetto serra e di conseguenza l’aumento di CO2).Il primo autorevole relatore, Padre Franco, il nostro amato arcivescovo, nominato recentemente delegato per la Pastorale della Salute dalla CEP (Conferenza Episcopale per la Puglia) che ha parlato della “Tutela dell’ambiente da Papa Francesco al Gargano”. Nel prendere spunto dal contenuto della seconda Enciclica”Laudato si’”, dove Papa Francesco propone  il nuovo paradigma sulla cura della Casa Comune sostenendo che l’ecologia integrale è capace di tenere insieme difesa dell’ambiente, giustizia sociale e valorizzazione delle culture “ P. Franco rivolge l’attenzione alla Terra che lo ospita, quale vescovo, il meraviglioso Gargano, da tempo colpito da notevoli disastri ambientali paragonabili, in piccolo, a quelli dell’Amazzonia. “L’uomo, egli sostiene, non è Dio. La Terra.l’ha ricevuta in eredità per passarla ai successori. La bellezza del territorio è il volano dello sviluppo economico e sociale di un territorio. Proteggere è un verbo materno. La nostra Terra e il nostro Gargano, ha concluso P. Franco, hanno bisogno di essere protetti così come una madre protegge i suoi figli”Al poliedrico Ing. Andrea Trotta, invece, il compito di parlare dei “Cambiamenti climatici: gli effetti sull’ambiente”. “La Terra – sostiene l’oratore,- è un ecosistema interconnesso ecosostenibile. L’uomo realizza un prodotto non considerando le valutazioni di sostenibilità ecocompatibile con l’ambiente. La tecnologia non è l’abbinamento dei risultati, segue la legge dei mercati e dell’interesse personale. La politica, invece, segue la legge di mercato”. La buona notizia è che le soluzioni e la tecnologia esistono, ma non sono ugualmente accessibili a tutti i popoli della terra. Una grande azione di restituzione deve quindi essere intrapresa. La pandemia ha dimostrato che ci si può salvare soltanto tutti insieme.

#OnlyOneEarth, #SoloUnaTerra, è il tema e l’hashtag ufficiale della campagna per la Giornata mondiale di quest’anno, che invita ad un’azione collettiva su scala globale per proteggere il nostro pianeta, per il bene della specie umana che lo popola.. Non meno interessanti gli interventi delle dott.sse Mariagrazia Santamaria e Adele Giammario che hanno parlato delle “Conseguenze dei cambiamenti climatici sulla salute: le malattie infettive emergenti” “I rischi legati ai cambiamenti climatici – sostengono le oratrici – stanno colpendo il nostro territorio. Effetto del riscaldamento globale nei fondali delle Isole Tremiti e la presenza della comunità macrozoobentonica (organismi che intrattengono relazioni strette con il fondo marino)  nel Golfo di Manfredonia. Ampio spazio è stato dedicato alle malattie infettive riemergenti provocate dalla presenza sul nostro territorio di zanzare dovuto, appunto al cambiamento climatico. Proficuo l’incontro, molto apprezzato dal pubblico intervenuto.. «Dobbiamo riconoscere che non sempre noi cristiani abbiamo raccolto e fatto fruttare le ricchezze che Dio ci ha dato. […] La spiritualità non è disgiunta dal proprio corpo, né dalla natura o dalle realtà di questo mondo, ma piuttosto vive con esse e in esse, in comunione con tutto ciò che ci circonda».
(Papa Francesco, Lettera Enciclica Laudato si’, sulla cura della Casa Comune, pubblicata il 18 giugno 2015).

Matteo di Sabato

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