Venerdì 19 Aprile 2024

L’Enel rifà il pavimento ad alcune strade cittadine

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CHI l’avrebbe mai detto che l’ENEL, Ente Nazionale per l’Energia Elettrica SpA multinazionale italiana, avrebbe finanziato il rifacimento del manto bituminoso di tratti di alcune strade cittadine. Non di certo per un impeto di magnanimità verso una città dalle strade sgangherate al limite della percorribilità. Bensì per porre rimedio ai postumi degli scavi operati in numerose strade cittadine per l’alloggiamento della sua rete, lasciati senza il dovuto ripristino della sede stradale. Un «intervento a costo zero per i cittadini» ha commentato la civica amministrazione che aveva contesto all’azienda elettrica la mancata corretta conclusione delle opere eseguite e che vengono ora completate. Stesso discorso vale anche per la TIM che ha pure eseguito per dodici chilometri scavi lungo le strade cittadine senza un adeguato ripristino della sede stradale.

TANTO l’ENEL quanto la TIM sono indubbiamente meritori per aver provveduto a dotare la città di strutture che potenziano e migliorano i rispettivi servizi che però non debbono e non possono pesare sulle strutture stradali manomesse da quelle opere.

IL PRINCIPIO vale anche per le imprese private che praticano scavi nelle sedi stradali per realizzare propri lavori che una volta terminati vengono lasciati ricoperti alla men peggio con una sorta di malta che a causa del traffico automobilistico si disperde facilmente lasciando buche e disordine. E pericoli. Il campionario è numeroso e vario e le tante proteste dei cittadini sono rimaste inascoltate. Anche qui la civica amministrazione è chiamata ad intervenire e a reclamare alle imprese responsabili degli scavi lasciati senza il dovuto ripristino dei luoghi, le giuste e adeguate coperture. E quando qualche impresa si preoccupa di coprire i solchi tracciati o più spesso le voragini praticate nel sottosuolo per eseguire i propri lavori, lo fa in maniera del tutto rabberciata senza alcuna attenzione per la funzionalità della sede stradale e dunque rispetto per i cittadini. In alcune strade specie periferiche, i rattoppi eseguiti descrivano una mappa niente affatto edificante di un modo di fare che andrebbe opportunamente perseguito con i previsti controlli. Tipo quelli eseguiti con Enel e Tim. È questione di legalità, di rispetto dei diritti dei cittadini, di salvaguardia del prestigio della città.

GLI INTERVENTI di rifacimento delle sedi di alcune vie cittadine (i più attenti osservatori hanno notato come non siano adottate le norme di sicurezza pubblica) non risolvono naturalmente il pernicioso problema della praticabilità di tante strade urbane, centrali come periferiche. Il centralissimo Corso Roma lastricato con basole laviche, è diventato per le troppe sconnessioni, abbondantemente impraticabile anche a piedi. Le disastrate finanze comunali non lasciano larghi margini alla possibilità di un rifacimento tipo quello di corso Manfredi, la via dello struscio, realizzato nella prima consiliature del sindaco Campo, utilizzando il ricavato dalla vendita di alcuni beni comunali. C’è un piano per correre ai ripari?

  Michele Apollonio

 

 

 

 

 

 

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