Martedì 23 Aprile 2024

Sicurezza sul lavoro tra presente e futuro

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UNA DRAMMATICA realtà contrassegnata da una elevata mortalità di lavoratori in pressoché tutti i settori lavorativi. Un tema scottante per il quale si reclamano interventi urgenti e capillari al quale il Rotary club Manfredonia ha dedicato un convegno nel corso del quale i prestigiosi partecipanti hanno tracciato un profilo sul presente e futuro della sicurezza sul lavoro.

«NEL 2022, in Capitanata, abbiamo attenzionato i comparti maggiormente a rischio col risultato di 3 milioni di euro in sanzioni e il doppio delle attività sospese per gravi irregolarità per lavoro nero, ma stiamo anche puntando molto sulla diffusione della cultura della legalità: dopo il protocollo d’intesa con prefettura, questura, carabinieri, stiamo per definire un accordo con l’Ufficio scolastico territoriale per poter parlare con gli studenti che domani diverranno imprenditori o lavoratori» ha rilevato Antonella Di Modugno, direttrice dell’ispettorato di Foggia, aprendo i lavori dopo il saluto del presidente Lorenzo Mantuano. «Nel 2015 – ha evidenziato – è stato istituito l’Ispettorato nazionale del lavoro assegnandogli pieni poteri ispettivi e vigilanza in tutti i settori e non più soltanto in edilizia, ma con gli organici sottodimensionati. Si è colmato un vuoto di esperienza di quasi quarant’anni».

OCCORRE agire subito: «l’Italia è in Europa il Paese con più morti sul lavoro, circa tre al giorno» ha detto Matteo Ariano, presidente della Fondazione D’Antona, che ha sollecitato «più controlli e più ispettori in giro, più tecnici della prevenzione nelle Asl, contrastare la fuga di tanti giovani che rinunciano alla P.A. dove gli stipendi sono più bassi, investire di più in prevenzione e formazione, una rappresentanza sindacale che non abbassi la guardia sulle tutele dei lavoratori. Infine, una Procura che si occupi solo di problematiche di lavoro».

L’ISTITUZIONE di un tavolo permanente presso la Prefettura ha sollecitato la segretaria confederale Cisl territoriale di Foggia Carla Costantino che ha annotato come nel 2021 gli infortuni sul lavoro nella provincia di Foggia sono stati 4.223 di cui 22 mortali. In gran parte verificatisi nel settore dell’edilizia ha rilevato Ivano Chierici, presidente di Ance Foggia, «probabilmente dovuto al maggior lavoro prodotto dai bonus e quindi all’incremento degli occupati» ha pertanto insistito sulla necessità di intensificare la prevenzione. «Domandiamoci quanto costa fare sicurezza e quanto cosa non farla» ha osservato Stefano Guerra, direttore di Euroambiente Manfredonia, rimarcando gli aspetti sociali del problema.

L’ARTICOLATA disamina coordinata dall’ispettore del lavoro Raffaele Castriotta, è stata conclusa da Stefano Olivieri Pennesi, docente all’Università Tor Vergata e dirigente nazionale INL, che parlando della “gestione del rischio”, ha insistito sulla necessità «di leggi e organi di controllo ma anche di una cultura del lavoro. La sicurezza non si improvvisa, si costruisce». Un indirizzo condiviso da Gianni Rotice che parlando più da imprenditore che da sindaco, ha affermato «oltre alla cultura e alla formazione occorre una buona dose di buonsenso».

  Michele Apollonio

 

 

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