Giovedì 18 Aprile 2024

Manfredonia Nuova: “Ora basta: vogliamo un vero ospedale e un servizio territoriale che risponda ai bisogni dei cittadini”

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Ora basta, non ne possiamo più di ascoltare storie di amici, simpatizzanti e cittadini che si rivolgono a noi senza più speranza, perché non possono permettersi di pagare le costose visite specialistiche di cui hanno bisogno e che il sistema sanitario pubblico, ormai, nega loro per le liste di attesa che sono diventate tali da non garantire più il diritto fondamentale alla salute.

Alla denuncia pubblica di Manfredonia Nuova sulle disfunzioni dell’ospedale San Camillo De Lellis, ha fatto seguito l’incontro con il Dirigente Sanitario Dott. Talarico al quale, pur condividendo la motivazione della carenza di personale (anzitutto medico),  abbiamo chiesto di fare ugualmente ogni sforzo per il buon funzionamento dell’ospedale.

In particolare, abbiamo chiesto di utilizzare al meglio la dotazione di macchinari e attrezzature  e, soprattutto, di riorganizzare e ottimizzare, secondo criteri rigorosi, le risorse umane disponibili, segnatamente quelle “sottoutilizzate…”. Alla richiesta, poi, di farci visionare l’organigramma aziendale ASL, il Dott. Talarico ha risposto che non era in condizione di accoglierla per motivazioni che ci sono apparse vaghe e pretestuose.

Nel frattempo sono arrivate rassicurazioni, da parte di amministratori e politici di ogni colore, circa un rilevante investimento sul nostro nosocomio in grado di accrescere la sua funzionalità.

Il nostro scetticismo – visti i precedenti – ci induce a tenere fermi i riflettori sul nostro ospedale, un presidio che la nostra comunità, composta in prevalenza da anziani soli e con basse pensioni, non può permettersi di perdere.

Così quando cittadini esasperati ci hanno contattato per segnalare la soppressione di quasi tutte le prestazioni, da quelle radiologiche a quelle chirurgiche, alle prenotazioni di visite specialistiche fissate dopo molti mesi, abbiamo chiesto, circa tre settimane fa, un incontro urgente al Direttore Generale dell’ASL Dott. Raffaele Nigri, che prontamente ha ricevuto una delegazione di Manfredonia Nuova nella persona della Presidente e del Vicepresidente.

Il colloquio avuto con il Dott. Nigri, presso la sede della Direzione generale di  Foggia, si è svolto in un clima di reciproca schiettezza e cordialità.

L’incontro è iniziato con la domanda “cosa ne sarà del nostro nosocomio se non riesce più a garantire quasi nessuna prestazione”? Tante sono state le criticità evidenziate, reparto per reparto, che attengono certo alla carenza di personale, ma tante, anche, quelle che dipendono da una gestione non funzionale e approssimativa del personale in servizio sia medico, sia infermieristico.

Il Direttore ha convenuto con noi su tutte le questioni e ci ha assicurato il suo totale impegno, come  ad  esempio, il potenziamento della divisione di Diabetologia con il trasferimento nel nostro nosocomio di una dott.ssa dall’Ospedale Riuniti di Foggia.

Abbiamo chiesto altresì come mai è, di fatto, ferma la chirurgia nonostante due anestesisti in servizio e quattro chirurghi a disposizione. Il Dott. Nigri ci ha risposto che due anestesisti sono insufficienti e si è impegnato a risolvere il problema. Ha aggiunto, inoltre, che è in corso la stabilizzazione di un chirurgo, in distacco al nostro nosocomio, da altro ospedale. Ad oggi, però, non solo la situazione non è cambiata, anzi promette tinte fosche. Il 6 dicembre, infatti, abbiamo letto sul sito della ASL la notizia che il primario, Dott. Rucci è collocato in pensione per limiti di età.

E allora, cosa succede? Chirurgia chiude? Come si può parlare di potenziamento? A quando la stabilizzazione del chirurgo di cui prima?

E’ di questi giorni la decisione, da parte dell’ASL FG, di affidare, al Direttore Sanitario Dott. Franco Mezzadri, al quale va il nostro augurio di buon lavoro, il coordinamento delle Direzioni mediche degli Ospedali di Manfredonia, Cerignola e San Severo con il compito di programmare, organizzare e gestire le attività sanitarie dei tre ospedali, in un’ottica interdipartimentale e multifunzionale.

Il commissariamento farà finalmente il “miracolo” di garantire il nostro sacrosanto diritto alla salute o si ridurrà ad una semplice operazione di facciata?

 

Manfredonia Nuova, pertanto, chiede con determinazione alle autorità cittadine e alle associazioni tutte di dire basta all’impoverimento progressivo del nostro ospedale e di impegnarsi per evitare che diventi un presidio di sola lungodegenza!

 

La Presidente

Prof.ssa Iolanda D’Errico

                                                                                                                         

Il Vicepresidente

Prof. Raffaele Vairo

 

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