Giovedì 25 Aprile 2024

Progetto Popolare chiede rimpasto della Giunta

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 «E’ GIUNTA l’ora per il sindaco Rotice di prendere consapevolezza della scarsa efficacia di alcuni assessori, che ricoprono ruoli chiave nella sua amministrazione». È l’accorato e preoccupato appello del movimento “Progetto popolare” rappresentato in consiglio comunale dal consigliere Francesco Schiavone.

A SUFFRAGARE la richiesta del consigliere di opposizione, «la notizia della strigliata della Corte dei conti che ha intimato entro il 15 gennaio (già trascorso) al Comune di Manfredonia di ricalcolare e riprogrammare l’importo complessivo della massa passiva oggetto di ripiano decennale» viene evidenziato in una nota. «Che il Comune – viene rilevato – sia inottemperante e ritardatario sul Piano di recupero pluriennale, lo stiamo ripetendo nelle sedute dei consigli comunali passati, ma al posto delle risposte abbiamo ricevuto solo goffi epiteti, e, come l’intervento della Corte dei conti dimostra, mai l’assessorato al bilancio si è attivato a provvedere incurante del fatto di non aver raggiunto gli obiettivi prefissati dal Piano di recupero».

MA A RAFFORZARE la denuncia di come «l’assessorato al bilancio del Comune di Manfredonia sia una polveriera a causa degli allarmanti limiti gestionali e amministrativi dimostrati», Schiavone rivela che «a pagare lo scotto di tanta inadeguatezza saranno anche i liberi professionisti, titolari di studi professionali, che si sono visti recapitare anche la TARI 2022 con importi non adeguati alle disposizioni vigenti previste dal decreto fiscale 2020. La nuova disposizione emanata – spiega – contiene la novità in materia di tassa sui rifiuti (TARI) che equipara gli studi professionali alle banche e agli istituti di credito ma applica importi maggiori rispetto a quanto previsto dalla normativa. Progetto popolare chiede al sindaco di intervenire immediatamente per restituire ai malcapitati le somme indebitamente richieste per gli anni 2021 e 2022».

IL CAMPIONARIO delle defaillance della gestione Rotice in fatto di tributi, è, come noto, lunga e pesante. Il consigliere Schiavone nel ricordare che «è sulla tenuta del bilancio che cadono le amministrazioni», cita alcuni esempi di mala gestio: l’illegittima richiesta di pagamento di multe per violazione del codice della strada già pagate da quasi tutti i cittadini coinvolti, con aggravio di inutili spese di notifica a danno dell’ente oltre ai disagi causati ai contribuenti; la gestione confusionaria della Tari a danno di alcuni settori commerciali della città ai quali è stata promessa la restituzione della 4^ che non avverrà mai a causa dei criteri restrittivi imposti dal bilancio, una colossale presa in giro che mortifica centinaia di cittadini; la maldestra restituzione delle aree del parcheggio Cesarano, al Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano, operazione effettuata a cuor leggero e soprattutto senza considerare gli investimenti economici sostenuti dal Comune di Manfredonia per bonificare l’area e adibirla a parcheggio; la pessima gestione delle autorizzazioni e delle concessioni, prima date e poi negate relative al suolo pubblico delle installazioni delle luminarie sulle quali aspettiamo chiarimenti in merito alle responsabilità. «Il sindaco trovi il coraggio – è l’esortazione – di operare delle scelte e dei cambiamenti per migliorare il prosieguo della sua attività amministrativa, qualità che finora è mancata del tutto».

  Michele Apollonio

 

 

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