Il futuro di Manfredonia è ancora una volta in bilico, con l’ennesima sospensione del procedimento di autorizzazione alla costruzione del deposito costiero di GPL. Nonostante l’impegno del Vice Presidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, e dell’On. Giandiego Gatta, il Consiglio dei Ministri ha deciso di rimettere gli atti relativi al progetto al Ministero dell’Ambiente per un ulteriore approfondimento istruttorio.
Ma di quale approfondimento si tratta? Il progetto del deposito costiero di GPL vive da oltre 25 anni e ha generato una miriade di atti amministrativi, pareri, ricorsi, e perfino un referendum popolare che ha visto la netta opposizione della cittadinanza di Manfredonia. Il progetto è stato esaminato da più parti e scrutinato fino nei minimi dettagli. Quale altro approfondimento istruttorio potrebbe esserci?
In questo clima di incertezza, non vedo motivi di esultanza. La città di Manfredonia continua a vivere in terapia intensiva, con un futuro ancora da scrivere e nuove minacce che incombono. È giunto il momento di porre fine a questa situazione e di decidere una volta per tutte che occorre proteggere la salute ed il benessere delle persone, evitando di mettere a rischio l’ambiente e la vita stessa dei cittadini.
È essenziale che ci si spenda per porre fine alla situazione di incertezza e che si rispetti la volontà dei cittadini di Manfredonia che hanno espresso la loro contrarietà al progetto. Solo in questo modo sarà possibile garantire un futuro sostenibile e prospero per la città e per le generazioni future.
Tutto il resto… è noia.
Angelo Riccardi