Giovedì 25 Aprile 2024

Insediato il nuovo CDA dell’ASE

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 L’ASE, l’azienda dei servizi ecologici in house del Comune, volta pagina. Anzi cambia registro: non più un amministratore unico, ma tre. E sono: Michele Centola, ingegnere con larghe esperienze nel settore dei rifiuti; Massimo Leone, commercialista, già dirigente in diverse società operanti in vari settori; Lucia Murgolo, avvocato esperta in diritto civile, amministrativo e penale. Un Consiglio di amministrazione assortito con figure esperte nei settori sensibili di una azienda che ha conosciuto alti e bassi gestionali. I nuovi dirigente di ASE sono risultati vincitori del bando emesso dall’Amministrazione comunale.

«CON il nuovo Cda – ha indicato il sindaco Gianni Rotice nell’insediare i tre dirigenti – si delinea un’importante fase di riassetto e rilancio. Miglioramento ed ottimizzazione del servizio di raccolta rifiuti e pulizia, riorganizzazione e ristrutturazione aziendale e del personale, redazione del piano industriale per proiettare l’azienda ad essere più efficiente rispetto all’utenza e più competitiva sul mercato rispetto alle prospettive ARO (Ambito Raccolta Ottimale): sono gli obiettivi che l’Amministrazione comunale ha prefissato alla nuova e qualificata governance. La composizione del nuovo CDA non comporterà – ha tenuto a precisare Rotice – aumenti di costi rispetto alle indennità di funzione, che resta di circa 39mila euro, esattamente quanto previsto per l’A.U. Rossi».

DA CHE è nata, si può dire, quell’azienda comunale destinata ad un fondamentale servizio alla città, ha costantemente avuto problemi gestionali. Tanti sono stati i cambiamenti anche radicali nel suo assetto, ma nessuno è riuscito a farla funzionare nei modi che la città, la popolazione, si aspettava. Le lamentele di servizi inadeguati e dunque di una città sporca sono, state nel tempo un penoso leitmotiv che ha attraversato tutte le amministrazioni di quell’azienda. Ora si avvia un nuovo corso affidato a tre esperti. Le attese sono tante. Una sorta di vademecum lo ha proposto il consigliere comunale di opposizione Gianluca Totaro, il quale riassumendo le tante criticità esposte di volta in volta in consiglio comunale dai vari consiglieri, afferma: «città non pulita, alto costo di smaltimento, utili non impiegati, basso recupero crediti non riscossi e parziali aumenti della Tari».

SONO i vulnus di fondo dai quali scaturiscono tutti i disservizi e le lacune aziendali, come del resto fa cenno lo stesso sindaco che evidenzia la mancanza di un piano industriale fondamentale per regolamentare i servizi da assicurare alla città. «Che pesano sui cittadini – rileva Totaro – per circa il 60 per cento sul costo totale del piano economico che determina la TARI che non corrisponde alla pulizia della città». Manca – fa presente – il controllo da parte dell’amministrazione comunale che detiene il 96,88 per cento di partecipazione: «non si hanno notizie sull’indirizzo politico in materia e sull’efficacia del controllo analogo, obbligatorio per legge nei servi gestiti da società in house».

MA il consigliere Totaro allarga l’orizzonte e pone la domanda non peregrina: «se questi sono i risultati sul controllo ASE, vuol dire che controlliamo poco anche gli altri servizi e che quindi la città è in totale assenza di monitoraggio in termini di efficacia, efficienza e qualità?».

  Michele Apollonio

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