Venerdì 19 Aprile 2024

Il MAD apre al risorgimento culturale del territorio (ma non trascuri altre preziosità)

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Il canestro con venti milioni e più di euro arrivato a Manfredonia per realizzare il Museo archeologico Dauno, costituisce evento rilevante, eccezionale verrebbe di dire pensando alla crisi, agli enti senza soldi (o quasi), e diciamo pure ai problemi dell’economia in affanno. Comunque sia, è sempre un bel malloppo che fa boccata d’ossigeno, induce a pensare positivo. Sono infatti soldoni che si trasformeranno in opere e servizi e dunque in occupazione. E che andranno ad agire in un settore che spesso si guarda, molto a torto, con supponenza, con trascurata considerazione, ma che invece rappresenta una fonte dalle molte valenze significative.

Il settore in questione è quello della cultura in generale, nello specifico dell’archeologia e dei monumenti storici. Per tanti versi una rivalsa rispetto a quelle scelte ritenute di calcolabile praticità. Una rivalutazione dell’immateriale rispetto al materiale. Va aggiunto, aspetto ancor più gratificate, che si tratta di rimettere in circolo, rendere all’uso collettivo opportunamente ristrutturate e adeguate alla modernità, strutture che vengono dal passato, da epoche addirittura remote. Di esempi di denaro speso così bene probabilmente non se ne vedono tanti in giro.

Più che giustificato pertanto la soddisfazione e la contentezza, dei protagonisti di una impresa realizzata a più mani: il Ministero ai beni culturali, le Soprintendenze all’archeologia e ai beni culturali, la direzione del Museo archeologico di Manfredonia, la Regione puglia, la Curia arcivescovile di Manfredonia, il Comune di Manfredonia, i tecnici che hanno provveduto alla progettazione delle opere da realizzare. Opere di grande valore tecnico e pregevole rilevanza artistica con forti e significative implicazioni sul sociale e sul turismo di qualità.

Una pagina rilevante della storia multisecolare che induce alla speranza in un periodo storico di difficoltà (l’arcivescovo Castoro), un saltare insufflata di fiducia nella valorizzazione di uno straordinario patrimonio di cultura (la vice presidente della Regione Barbanente), un significativo viatico per il futuro della città (sindaco Riccardi).

La prospettiva è larga e lungimirante: si punta ad un MAD a composizione variabile, che comprenda nuove aggregazioni culturali di cui il suolo dauno è straordinariamente ricco. Ed è oltremodo emblematico che a formare il primo nucleo di questo progetto tanto ambizioso quanto realistico, siano tre presidi sopravvissuti ai secoli e rappresentativi della storia, della cultura laica e religiosa di un territorio abitato fin dalle ere più lontane.

Il castello svevo-angioino-aragonese, l’antica basilica di Siponto, il vetusto complesso monastico di San Leonardo, torneranno a dominare un territorio in profonda trasformazione e ad arricchirlo di rinnovati atti di fede nel futuro.

Una operazione di rinascita che andrebbe completata con una opportuna quando doverosa attenzione, nell’ambito per l’appunto del costruendo MAD, per la Grotta Scaloria e il sito di Coppa Nevigata, due giganti unici nella storia assoluta della preistoria. Ci rendiamo conto della difficoltà di reperire le necessarie risorse finanziarie: confidiamo nella spinta che potrà venire dalla realizzazione del museo archeologico Dauno.

Non occorrono grandi fondi, ma una grande dose di attenzione e di amore per le testimonianze del passato si, per eliminare uno sconcio che grida vergogna per tutta la comunità. Ci riferiamo agli ipogei della pineta di Siponto ridotti ormai a putride discariche a cielo aperto. Molto spesso si guarda alla trave ma non ci si accorge della pagliuzza…

Michele Apollonio

 

              

 

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Commenti

  • Per Aldo Caroleo… vale maggiormente per quanto già detto prima… Tu con le tue arcinote comepetenze e sproni, io col mio piccolo sfogo su questi blog; abbiamo fatto molto nel nostro piccolo affinché la cultura archeologica, in particolare quella dell’antica Siponto.. definita “scrigno” finalmente verrà alla luce… e speriamo subito!!!!
    Comunque rendiamo merito anche agli altri attori, che si sono attivati per questo nostro sogno che, ribadisco, si auspica si avveri subito.

    semprevigile 25/02/2014 19:17 Rispondi

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