Venerdì 26 Aprile 2024

Crediamoci!

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“Il Natale del Signore ci sproni a testimoniare il nostro impegno creando tanti momenti d’incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto” (Papa Francesco). Sono le parole che il nostro amato Vescovo Castoro riprende nel suo messaggio natalizio. Un messaggio di “speranza e conforto verso tutti, in particolare verso gli ammalati, i disoccupati, i rifugiati, i migranti, i genitori, gli educatori e verso ogni altra situazione umana di sofferenza e d’ingiustizia, superando i nostri spesso facili giudizi sui poveri e quella fredda indifferenza che ci fa restare chiusi nel nostro piccolo mondo”. E’ stato un anno molto difficile per la nostra città, caratterizzato da un’instabile situazione politica che vede noi cittadini primi artefici di un “Progetto città” con un futuro nebuloso. La complessa gestione dell’assistenza sanitaria, vittima di un sistema ammalato e corrotto. La lotta verso la tutela del nostro ambiente quasi irrimediabilmente contaminato dall’ingordigia di uomini senza scrupoli e che continua ad essere violentato dall’indifferenza di molti, spesso paladini dell’ambiente solo per moda. La malavita, che ci abita accanto e con la quale dialoghiamo con troppa indifferenza permettendole di integrarsi ad un sistema fatto troppo di apparenze e di poca sostanza. Tutti quei progetti di sviluppo andati in fumo che avrebbero dovuto produrre lavoro, benessere, serenità agli abitanti della nostra terra, baciati da un mare che non porta più grandi frutti. Ma spesso le ceneri sono il fertilizzante della rinascita, solo se ci crediamo, se abbiamo fede. La mancanza di un vero e costruttivo dialogo tra chi gestisce la cosa e il denaro pubblico (e non parliamo ancora di politica – o quasi), provoca quell’anti-sinergico sistema di rivalità interno che rende più macchinoso lo sviluppo di una città che non riesce a prendere il volo come i tanti gabbiani che accarezzano il nostro mare. La politica dell’opportunismo che con troppa facilità e leggerezza critichiamo ma che con ancor maggior vigore sosteniamo, manca del giusto ricambio generazionale. E la sfiducia delle giovani generazioni invecchia ancora di più una città che seppur antica, ha ancora tutte le energie per poter emergere nonostante tutto. In Natale è il momento degli auspici, degli auguri e della speranza. Il momento giusto per poterci guardare negli occhi, specchio delle nostre anime, occasione per poterci dire che possiamo cambiare, il momento giusto per dire: crediamoci ancora.

Raffaele di Sabato

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