Giovedì 25 Aprile 2024

Prima gli alberi, poi il monumento a Re Manfredi

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Qualche giorno fa c’è stato l’assalto agli alberi della villa comunale, adesso se la son presa con il monumento a re Manfredi imbrattandone la base con scritte disdicevoli. E noi non ci stancheremo mai di denunciare simili violenze contro il nostro patrimonio. Non ci stancheremo di additare all’opinione pubblica l’azione criminale di quei vandali che compiono simili azioni delinquenziali, sperando che comprendano una buona volta di rispettare ciò che appartiene alla collettività. Il “biondo e bello e di gentile aspetto” re Manfredi, per avere un monumento dedicato, ha atteso “solo” 759 anni da quel fatidico 1256, quando ebbe l’amabilità di fondare la nuova città, poco distante dalla progenitrice Siponto, divenuta una palude a seguito degli eventi tellurici del 1223, al fine di dare una definitiva sistemazione alla popolazione superstite. La chiamò Manfredonia, legandola al suo nome. Da allora tanti sono stati i tentativi perché i suoi sudditi si decidessero di erigergli un monumento. Ma finalmente nel 2011 venne bandito un concorso di idee che vide vincitore il gruppo di lavoro guidato dall’artista lucerino Salvatore Lovaglio. Il 24 maggio 2015 si inaugurò la statua equestre dedicata a re Manfredi. La realizzazione di quest’opera è costata grandi sacrifici, ma è stata realizzata grazie all’impegno dell’ultima amministrazione Riccardi e grazie alla BCC di San Giovanni Rotondo che ha concesso al Comune di Manfredonia un mutuo-sponsorizzazione per l’importo di € 152.169,00. L’esortazione, quindi, ai malintenzionati di desistere dal ripetere tali atti vandalici che deturpano il patrimonio monumentale.

di Matteo di Sabato

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Commenti

  • Chi ha cresciuto questi deficienza?

    Domi 19/11/2019 18:49 Rispondi

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