Giovedì 25 Aprile 2024

AgiAMO Manfredonia: “Energas, un’ipocrita recita a soggetto”

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I cittadini perdoneranno la lunghezza del nostro dire, ma non riusciamo più a sopportare che da quando Manfredonia si è liberata dei suoi vecchi amministratori, la comunità è costretta ad assistere a una continua mistificazione di temi e argomenti.

Come nel caso più recente della vicenda Energas Spa rispetto alla quale qualcuno, ben consapevole di avere enormi scheletri nell’armadio, persevera nell’alzare una cortina di fumo e chiacchiere che nulla hanno a che fare con la realtà e puntando il dito contro ipotetiche responsabilità altrui: prima ministeriali, poi della Soprintendenza competente … in questa trama manca solo il ‘destino cinico e baro’ e poi la recita a soggetto è servita. È ovviamente un’ironia amara la nostra, per non piangere di fronte all’occultamento continuo della verità riguardante l’affaire Energas che, negli anni, è stato prima un ‘fantasma’ noto a pochi, poi ha ricoperto il ruolo di cavallo di battaglia in campagna elettorale e infine è stato protagonista di un legittimo referendum consultivo che, per quanto utile e dal risultato netto e inconfutabile, non è bastato e se il “già sindaco” ha pensato di poter convincere qualcuno che sarebbe stato sufficiente si è sbagliato di grosso. Per questo noi proponemmo anche altre azioni utili, da lui sempre scartate.

Infatti, l’amministrazione comunale qualcosa poteva fare e non ha fatto: essendo il Comune di Manfredonia coinvolto per gli aspetti urbanistici, se per quell’area si fosse proceduto a una variante al PRG per riportarne la destinazione d’uso ad agricola, si sarebbe giunti ad una soluzione. Ed era fattibile, poiché allora come oggi quei terreni non sono interessati da insediamenti industriali ed Energas Spa non è ancora proprietaria di tutto il suolo necessario.

Ma un Comune può congelare per 20 anni una pianificazione urbanistica aspettando e favorendo un interesse privato che va contro l’interesse e la volontà dei cittadini?

Già nel 2015, dai banchi dell’opposizione, un allora neo consigliere (oggi nostro associato), subito dopo l’insediamento, propose questa soluzione che l’allora sindaco scartò con la banale scusa che ci sarebbero voluti almeno tre anni per portarne a termine l’iter burocratico. Optò, sempre il ‘già sindaco’, per l’inutile (e strumentale) interpretazione autentica rispetto al fatto che, da PRG, in quell’area non potevano essere autorizzati insediamenti industriali inquinanti, aggiungendo che per ‘inquinanti’ si intendeva anche pericolose. Così la partita, secondo lui, era chiusa. Invece Energas Spa è andata avanti e di anni, da allora, ne sono trascorsi quasi sei… pertanto si può sapere esattamente di cosa stiamo parlando?

È più comodo sfruttare a fini politici la vicenda e favorire interesse ‘particulari’ vero? Un progetto costruito a tavolino negli anni da quella parte politica che ha abitato Palazzo San Domenico come maggioranza dal 1995 al 2019. Oggi, invece, si cambia copione e si punta al capovolgimento della realtà, imputando ipotetiche responsabilità a chi invece sta cercando di rimediare, da rappresentante istituzionale, a clamorosi errori ed omissioni dei veri responsabili.

Egregio signore, faccia una buona volta i conti con la realtà: lo sberleffo che ha caratterizzato la sua azione da sindaco non ha più diritto di esistere nel paradigma politico di questa città, che ha invece urgenza e necessità di rinascere, programmando il suo futuro in modo che sia agibile dal punto di vista sociale ed economico e dando una speranza alle nuove generazioni.

I tempi delle segrete stanze e dei giochi di potere, i giorni della macchina del fango contro gli avversari politici sono terminati e chi ne è stato protagonista prenda atto che è giunto il momento di farsi da parte.

A nulla serve rientrare sulla scena politica ‘dalla finestra’ qualificandosi come giornalista, quando si è usciti dalla porta come un amministratore al quale finora sono stati certificati solo fallimenti politici e gestionali.

 

Andrea Pagano

Presidente AgiAMO Manfredonia

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Comunicati · News

Commenti

  • Qualcuno forse più di uno dovrebbe meditare l’auto esilio….. prima che le verità e certi comportamenti si applesino incontrovertibilmente.
    Il tergiversare ed i falsi buoni intenti, messi in atto da comportamenti amministrativi contraddittori e furvianti, intesi a tenere in vita “l’affare”, aspettando tempi e situazioni/modi migliori, per realizzare i loschi interessi a tutto decremento della comunità che pure, oggi con maggiore imbarazzo, l’aveva eletto al più alto scranno…
    Neanche il sistema più democratico esistente, il “REFERENDUM POPOLARE”, è riuscito a dare la definitiva svolta ad una mentalità, a dir poco da tirannide.
    Meno male che lo STATO c’è, non resta che aspettare la giustizia che appalesi tutte le verità, prima che intervenga quella… Divina !!!!

    giovanni 20/01/2021 12:21 Rispondi

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