Martedì 30 Aprile 2024

Corto e cultura… porta fortuna

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È dei giorni scorsi la notizia che una delle sceneggiature premiate all’ottava edizione del Festival “Corto e cultura”, svoltosi presso la Lega Navale di Manfredonia lo scorso luglio, ha ricevuto un importante premio alla 72^ Mostra del Cinema di Venezia. La sceneggiatura in questione è Le ali velate scritta da Nadia Kibout e Ersilia Cacace. A Venezia Nadia Kibout, attrice e regista di origini africane, residente in Basilicata, ha ricevuto il Premio Mutti-Amm (Archivio delle memorie migranti), che sostiene la realizzazione di opere cinematografiche di registi stranieri residenti in Italia, i quali si ispirino ad una visione partecipata e dinamica per il tema della diversità culturale e dell’inclusione sociale. Durante la manifestazione di consegna, tenutasi sulla terrazza dell’Hotel Excelsior, Nadia, dedicando commosse parole legate alle immagini dei profughi di queste ore, ha ritirato il premio del valore di 7500 euro che le permetteranno di accompagnare la sua opera dal progetto alla sala. Il corto, con la regia della stessa Nadia, verrà realizzato in Basilicata, e il direttore della Lucana Film Commission, Leporace, ha dichiarato che si tratta di “un premio significativo in questo momento storico. Facilitare l’accesso ai fondi per creativi migranti risulta essere un’azione buona e giusta”. La toccante sceneggiatura di Nadia Kibout infatti fa riflettere sull’identità di chi lascia la propria terra e si confronta con altre culture. “Voglio parlare di una donna in cerca della sua vera essenza – ha dichiarato l’attrice – che tenta, grazie a tanti mezzi, di identificarsi nella società nella quale vive, confrontandosi con un’altra donna diversa da lei”. Nadia Kibout è un’habituée di “Corto e Cultura” e di Manfredonia, infatti nel 2013 ha ricevuto il premio come miglior attrice per il corto La luna è sveglia con la regia di Lorenzo Sepalone. Dunque “Corto e cultura” porta davvero fortuna, poiché non è il primo caso di una sceneggiatura premiata nell’ambito della rassegna manfredoniana, e poi riconosciuta valida in altri Festival d’Italia. Ricordiamo ad esempio Gabriele Sabatino Nardis che con la sceneggiatura La vecchia armonica, 1^ classificata a Manfredonia nell’edizione del 2011, poi diventata cortometraggio con il titolo Lao, rientrò nella cinquina dei candidati al Premio Miglior Cortometraggio al David di Donatello 2014. Questo ci sembra un segno tangibile del fatto che l’impegno e la tenacia che Annarita Caracciolo ogni anno mette nell’organizzare al meglio questa manifestazione, contro ogni genere di avversità, corrispondano ad un livello davvero alto dei partecipanti. Una rassegna che davvero meriterebbe maggior risalto e sostegno da parte della nostra amministrazione.

Mariantonietta Di Sabato

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  • Speriamo che qualcuno di dovere legga questo articolo e l’anno prossimo possano arrivare i fondi per organizzare l ‘edizione 2016 del festival Corto e cultura. Altrimenti anche questa manifestazione verrà soppressa, già…. la cultura è tutta un’alta cosa e noi non ne abbiamo bisogno……ciucci siamo nati e ciucci moriamo!

    anna 16/09/2015 0:15 Rispondi

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