Martedì 30 Aprile 2024

Presentazione del volume “Non è petrolio” di Federico Massimo Ceschin (FOTO & VIDEO)

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E’ stato presentato sabato 10 ottobre presso il Museo etnografico “Melillo” di Siponto – Manfredonia, il volume “Non è petrolio, heritage culturale, dai gran Tour ai selfie, per una nuova economia della bellezza”

Federico Massimo Ceschin ai nostri microfoni ha spiegato il binomio petrolio-bellezza: “La cultura e la bellezza non sono petrolio, purtroppo ancora oggi i nostri più alti rappresentanti continuano a dire che i beni culturali, la bellezza dei paesaggi sono il nostro petrolio, ebbene la mia è una posizione un po’ diversa, perché la cultura non è un giacimento, non è una cosa che sta e giace, non è una cosa che ereditiamo dal passato, non è un gas o un minerale che oggi possiamo estrarre e che ha valore in quanto sta lì, ma è una cosa viva è una cosa che ciascuno di noi deve risentire propria. Allora partire dalla parola Patrimonio, ovvero la ricchezza dei Padri significa una ricchezza per i nostri figli, noi non possiamo immaginare di trasmettere questa trasmissione della conoscenza per osmosi, noi siamo ancora molto ottocenteschi, pensiamo che le persone si acculturino entrando in un museo, ma non è così,conta l’esperienza che si fa entrando in un luogo di cultura. In un castello in Inghilterra, i bambini appena arrivano vengono portati in una stanzetta e vestiti da cavalieri, da principi e principesse e vivono l’esperienza di un giorno medioevale, con l’archeologia viva, i laboratori e con l’apprendimento cognitivo esperienziale. Questo ci sposta sul piano del Turismo, oggi il turista non sceglie più una destinazione per il brand, ma lo fa perché sa che vuole fare un’esperienza. A Manfredonia c’è tutto … un bellissimo Golfo, la montagna, il Castello, i beni culturali, si mangia bene … però non possono essere trattati come giacimenti che stanno li, MA DEVONO CREARE MOVIMENTO, integrarsi e produrre esperienze”.

L’edizione è stata curata da Claudio Grenzi che ha affermato “Pur non rientrando nella tipologia della mia Collana, ho deciso di pubblicare il libro per la stima e per l’amicizia per Ceschin. Pur non essendo Mondadori, all’interno del mio catalogo c’è un qualcosa che è la narrazione del Territorio. Così un libro specialistico, come quello di Federico Ceschin, si poteva inquadrare sicuramente. La mia casa editrice nasce dalla consapevolezza che i libri sono patrocinati dai politici e quando questi cambiano scompaiono i libri, allora da grafico, sono diventato proprietario di ciò che producevo, così ho fondato la casa editrice. Da lì nasce l’idea di raccontare il Territorio. Con Federico abbiamo in comune il fatto di essere del Nord, ma amiamo la Puglia, siamo cittadini pugliesi a tutti gli effetti”.

Sono intervenuti Angelo Riccardi, sindaco di Manfredonia, Michele De Meo, del Club di Territorio Touring Club Italiano.

Il Console Touring Club Italiano, Vincenzo D’Onofrio ha sottolineato “Ho voluto che si facesse in questo Museo, in quanto il 2015 il Touring ha dedicato tutte le sue iniziative al Tesoro Italia, che comprende ciò che vediamo, ma soprattutto ciò che è nascosto. Tra i Musei nascosti c’è anche questo il “Museo Melillo”, perché se non è aperto da mattina a sera, diventa inaccessibile e non fruibile, quando qualcosa non è fruibile non possiamo concepirlo come elemento trainante della nostra economia turistica, e come questo museo ci sono gli Scavi Coppa Nevigata e Monte Aquilone . Stiamo cercando di riversare le risorse verso di essi. Il nostro intento è di presentare progetti validi, per ottenere finanziamenti per rendere agibile e fruibile tutto ciò che è possibile. Si da per scontato l’aspetto paesaggistico, ma non deve essere così, il nostro obiettivo è di gestire e quindi rendere vivo ciò che in questi anni si sta restaurando e ciò che si farà. Questo sarà possibile solo con l’elemento umano e soltanto se noi saremo capaci di renderli fruibili”.

Chiediamo a Michele Sacco, nipote del prof. Melillo e responsabile della promozione del Museo e organizzatore di eventi per la fruibilità, di spiegarci cos’è e cosa fa il Museo: “Il Museo è di proprietà della Fondazione Centro Residenziale di Studi Pugliesi del compianto mio nonno, è stato riconosciuto dalla Regione Puglia come Ente Privato di Interesse Locale. All’interno vi è una Biblioteca, con più di ventimila volumi, raccolte di fotografie e flora del Gargano, l’archivio sonoro dei dialetti del meridione, e l’Atlante Fonetico Pugliese. Il Museo Etnografico si è avviato come raccolta dei beni materiali di produzione artigianale, conta di circa 3000 pezzi, il più antico il torchio del ‘600. E’ la prima volta che viene presentato un libro nel nostro Museo e la cosa ci lusinga, in passato sempre in collaborazione con il Touring Club Italiano c’è stata una mostra fotografica. E’ possibile visitare il Museo contattandomi personalmente o rivolgersi alla Dauniatour”.

Massimo Federico Ceschin più che presentare il suo libro, ieri sera ha tenuto una vera e propria lezione di come si fa Turismo Attivo, di come si valorizza un Territorio, a tale proposito mi vengono a mente gli abiti utilizzati per il Corteo Storico Re Manfredi, sarebbe bello vedere realizzato un progetto che preveda l’utilizzo dei costumi durante tutto l’anno nel nostro Castello, per far vivere a grandi e piccini l’esperienza di un giorno Medioevale e che ogni anno si concluda con la grande sfilata storica.

Speriamo che le belle parole, si trasformino come per magia, considerato che parliamo di castelli, fate, principi e principesse, in fatti.

Francesca Finizio

 


 

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