Faremo in modo – ha proseguito – che la campagna di Elena sia potente e robusta. Chiederò a tutti coloro che intendono votare me, di votare anche Elena. Perchè è giusto che ci sia la parità di genere effettiva. Credo che siamo tutti molto contenti di questo passaggio“. “C’è sicuramente – ha rilevato – da spiegare perchè il Partito democratico candida l’assessore al Welfare della Regione Puglia l’ultimo anno di legislatura. Ma mi pare che questo sia ragionevole e utile perchè dà a Elena ciò che le spetta, cioè un riconoscimento politico da parte di un partito per il quale lei si è spesa tutta la vita“. “Porterò Elena in tutto il Sud – ha concluso – perché credo sia la candidatura femminile più forte che mettiamo in campo“.

Io non posso ovviamente creare nessuna barriera alla vita e alle ambizioni di nessuno dei miei assessori”. Così il governatore  Vendola sulla candidatura della Gentile. “L’unica raccomandazione che ho rivolto all’assessore Gentile – ha aggiunto – è che anche in campagna elettorale resti presidiato l’assessorato alle Politiche della Salute che non può fermarsi”. Quanto al dopo, alle decisioni da assumere in caso di elezione, Vendola ha aggiunto: “Vedremo, i problemi si risolvono uno alla volta. Se l’assessore Gentile volerà a Bruxelles noi ci occuperemo di non lasciare sguarnita una trincea fondamentale nella lotta contro la malattia, contro la debolezza delle persone”.

Si libererà una casella – ha spiegato – e ce ne occuperemo. Ma io non posso impedire alle persone, anche ai miei più stretti collaboratori di seguire il proprio istinto, il proprio cuore, le proprie ambizioni politiche. Io non sono un tiranno, sono solo il presidente“. Vendola ha poi negato che vi siano stati malumori per la decisione dell’assessore Gentile. “Nessun malumore – ha detto – solo preoccupazioni, perché ognuno ha diritto a farsi la campagna elettorale ma i cittadini pugliesi hanno diritto ad avere a pieno regime l’assistenza sanitaria e l’operatività degli assessorati”.