Venerdì 26 Aprile 2024

Le tradizioni del bastone e del coltello diventano sport

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C’era un tempo in cui per risolvere problemi di qualsiasi natura, famigliare, legale, delinquenza, amministrativa, venivano chiamati per intercedere non i professionisti del settore, ma gli Uomini d’Onore. Si definivano Uomini di Vita, e del rispetto facevano una ragione di vita. Non chiedevano compensi in denaro per i loro favori dalla gente, solo rispetto. Erano talmente importanti e rispettati dalla gente che spesso anche le Forze dell’Ordine ne chiedevano la complicità per risolvere storie di ordinaria delinquenza. Capitava anche che gruppi di uomini di malaffare provenienti da territori limitrofi con lo scopo di imporre il loro comandi nella nostra città, dovevano affrontarli, ma loro si opponevano, elevandosi a protettori. Nulla o poco si sa di loro, anche se tutti li conoscevano e portavano loro quel rispetto chiesto o posto volontariamente. A loro veniva attribuito il culto dell’arma bianca, il coltello. Arte del bastone e coltello1Molti conoscevano le tecniche, pochi la virtù. Dietro quelle movenze affidate a gesti atletici incredibilmente eleganti, vi è una storia incredibile, quella di un mondo basato su bellissime “favelle”, cantilene con particolari codici verbali, che regolamentavano il comportamento di questi uomini e loro adepti in determinate circostanze di vita quotidiana nella loro società. Oltre al culto del Coltello, esiste anche quello del bastone. Diversi sono gli stili presenti, ogni maestro creava una propria tecnica da cui successivamente lo stile prendeva il nome. A differenza della “tirata” del coltello, il bastone ha fatto passi da gigante, tanto da diventare una vera è propria arte marziale. I primi passi furono dei maestri siciliani che riuscirono a regolamentare lo stile chiamandolo Liù Bo, così l’arte di “tirare” il bastone divenne uno sport ufficiale di difesa personale. Negli anni ’80 un gruppo di Maestri Sipontini, con a capo i referenti locali, il Maestro Michele Trimigno ed il Maestro Matteo Marinaro, si recarono in Sicilia per un confronto. Fu un vero scambio di conoscenze tra Uomini d’Onore. Naturalmente con l’occasione alcuni delegati presenti colsero l’opportunità di acquisire il titolo di Maestro della nobile arte del Liù Bo. Da allora, fino ad oggi, la tecnica del Liù Bo è praticata ed insegnata dagli eredi dei membri di due famiglie della nostra città, i Trimigno ed i Brigida.

Antonio Marinaro

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Commenti

  • Io ho avuto l’onore di frequentare una palestra di bastone, quando ancora non c’era il liu bo, e poi quando il mio maestro si è accertato che ero un ragazzo serio ed affidabile, mi ha inserito anche nelle lezioni, segrete, di coltello, che in realtà veniva chiamato in un altro modo.
    Conservo sempre, nella mia mente, quei ricordi con tanto piacere.
    Grazie redazione per aver pubblicato anche questo spaccato della nostra città.

    mimino 16/04/2014 14:03 Rispondi

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