Domenica 1 Dicembre 2024

Guardia Costiera, monitoraggio ambientale con il Laboratorio Mobile

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Il Laboratorio Ambientale Mobile ed il personale della Guardia Costiera di Manfredonia nel corso di questa prima settimana di agosto sono stati impegnati in attività di monitoraggio per la tutela dell’ambiente marino nel golfo di Manfredonia.

Dopo un sopralluogo della costa, effettuato via mare e rivolto ad accertare la presenza di eventuali scarichi di immissione in mare non autorizzati, si è proceduto al prelievo di campioni presso gli impianti di depurazione delle strutture ricettive sipontine. Dalle analisi svolte dal LAM (Laboratorio Ambientale Mobile) sono emerse alcune criticità che saranno oggetto di approfondimento di indagine.

Particolare attenzione è stata rivolta, poi, agli scarichi delle industrie  di maggiore rilievo presenti sul territorio e dai dati raccolti,  in corso di elaborazione, si sono finora registrati valori conformi alla disciplina vigente.

IL LABORATORIO AMBIENTALE MARINO

La Componente LAM (Laboratorio Ambientale Mobile) trae vita da uno studio congiunto tra il

Corpo delle Capitanerie di porto ed ISPRA, mirato al potenziamento delle capacità operative

della Guardia Costiera nel campo della tutela ambientale. Ne è scaturito un programma

articolato che ha permesso al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di

acquisire uno strumento importante per le proprie finalità istituzionali. L’impiego dei laboratori

mobili permette l’accertamento di potenziali violazioni che possano causare danni o situazioni di

pericolo per l’ambiente marino e costiero, competenza assegnata al Corpo dal D. Lgs. 152/2006.

I LAM sono coordinati dal Comando generale delle Capitanerie di porto e su richiesta dei Comandi marittimi vengono prontamente dislocati sul territorio per campionamenti ed analisi al fine di verificare le criticità ambientali segnalate. Grazie alla possibilità di raggiungere in maniera rapida l’area interessata e di ottenere i risultati delle analisi di laboratorio in tempi molto brevi, i LAM risultano adeguati per fornire risposte immediate in situazioni emergenziali. Al fine di certificare la qualità delle attività svolte e quindi rafforzare la valenza dei risultati ottenuti è stata raggiunta, come primo obiettivo, la certificazione secondo gli standard di qualità UNI EN ISO 9001:2008.

I laboratori sono gestiti da personale del Corpo diplomato/ laureato in discipline scientifiche. Nell’organizzazione interna della componente operano due figure professionali:

il Direttore, in possesso dell’abilitazione alla professione di Biologo, iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi ed il Tecnico di laboratorio.

I LAM permettono di individuare, in acqua dolce, di mare e reflue:

•Inquinamento da metalli e da altre sostanze chimiche;

•Inquinamento da sostanze organiche, derivanti da agricoltura, allevamento ed attività industriale in genere, che alterano il normale equilibrio dell’ecosistema marino;

•Inquinamento di tipo fecale, per mettere in evidenza eventuali malfunzionamenti di depuratori o ricercare scarichi illeciti.GATO A BORDO DEI LAM

CAPACITA’ OPERATIVE

STRUMENTAZIONE E ANALISI

I campioni prelevati, opportunamente conservati, vengono analizzati, secondo le procedure previste dalla normativa vigente in materia, direttamente sul LAM.

Si usa la sonda multiparametrica per la determinazione dei parametri chimico-fisici quali pH, salinità, pressione, temperatura, quantità di ossigeno e conducibilità.

Sono svolte analisi di tipo microbiologico, tramite incubazione di piastre ad una determinata temperatura per 18/24 h, al termine della quale sono individuate le colonie del batterio Escherichia coli indicatore di inquinamento fecale. La colorazione violacea indica un elevato grado di inquinamento.

Si effettuano analisi di tipo chimico, in provette con l’impiego di termoreattore e spettrofotometro, per la determinazione della concentrazione di azoto (nitrati e nitriti), fosforo (fosfati), zolfo (solfati e solfiti), COD,metalli in tracce, cadmio, rame, ferro, piombo, tensioattivi (anionici, cationici e non ionici).

Al termine delle analisi vengono redatti rapporti di analisi in cui vengono descritte le risultanze ottenute in laboratorio.

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