Venerdì 19 Aprile 2024

La manifestazione pacifica dell’ 8 agosto dei Pescatori di Manfredonia (Fotogallery)

0 0

Più che legittima è la richiesta dei pescatori di Manfredonia, bloccati dal fermo biologico, di un contributo sociale per sostenerli nei periodi di inattività. A causa dei mille problemi connessi alla spendingreview, il governo tarda ad autorizzare la Cassa Integrazione in deroga. Per questa ragione la categoria più debole colpita anche dalla crisi economica ha manifestato stamattina dinanzi a Palazzo San Domenico  e all’Inps. Quest’ultimo ente è in attesa che venga firmato il decreto attuativo dal governo che autorizzerà l’erogazione dell’ammortizzatore sociale. Ad oggi l’unico passo fatto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è stata la sottoscrizione dell’accordo per la Cassa Integrazione in deroga per il “settore pesca” firmato con le parti sociali il 18 luglio scorso. La legge di Stabilità 2014 (L. 147 del 27.12.2013) prevede “Per l’anno 2014 nell’ambito delle risorse del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione di destinare una somma fino a 30 milioni di euro per il finanziamento della cassa integrazione guadagni in deroga per il settore della pesca”. Inoltre l’accordo governativo succitato esplicita al punto 5) che “le istanze dovranno essere presentate agli uffici Inps competenti per territorio entro e non oltre la data del 26.01.15”. Dopo la firma del decreto governativo l’Inps potrà emanare una circolare esplicativa delle modalità di erogazione della CIG in deroga. Quindi potranno essere liquidate le somme relative all’anno 2013 e quelledi competenza dell’anno 2014.

Alla manifestazione dell’8 agosto ’14 era presente un’esigua rappresentanza dei pescatori di Manfredonia insieme ai referenti della Flai Cgil, Daniele Calamita, al coordinatore provinciale della Fai Cisl, Michele Manzi e alla referente della Uila Pesca di Manfredonia, Rosa Lombardi. Le ragioni della mobilitazione  ostacolano lo sviluppo del comparto, sfiduciando i pescatori: i ritardi “storici” delle liquidazioni della CIG, le restrizioni delle normative europee, il caro gasolio, gli inasprimenti dei controlli tecnici sulle attrezzature. Sono i principali ingredienti della questione che possono condurre anche alla disperazione dei pescatori che come tutti devono fare i conti in tasca per sostenere le proprie famiglie.

I fondi ci sono. Le istituzioni devono, quindi, accelerare i tempi per autorizzare ed erogare il “contributo” così da dare un po’ d’ossigeno ai lavoratori, stanchi delle lungaggini della burocrazia, per poter affrontare meglio le difficoltà del “settore pesca”.

Grazia Amoruso 

Articolo presente in:
News
  • Ecco la fine che fanno i pescatori schiacciati tra l incudine della crisi economica, e il martello dei regolamenti europei e nazionali, messi li a caso senza una giusta politica programmatica che tiene conto delle vere esigenze del settore, diversa per tipologia e aria geografica. Che paese di…

    antonella 08/08/2014 14:33 Rispondi
  • La CIG in deroga è la terza tipologia di cassa integrazione ed è quella di cui si è parlato molto in questi giorni perché il governo ogni volta deve reperire le risorse per finanziarla. A differenza di CIGO e CIGS, la CIG in deroga viene pagata con le risorse dello Stato o, come si dice in gergo, è “a carico della fiscalità generale”. QUESTO ammortizzatore sociale esiste, nella forma attuale, dal 2009, ed è stato creato per gestire i casi straordinari arrivati con la crisi economica.Per questo deve essere erogata celermente e non a “campa cavallo che l’erba cresce”.Bha!Speriamo bene per gli amici pescatori di Manfredonia.

    MANFREDONIANO 08/08/2014 14:15 Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
 
 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com