Giovedì 25 Aprile 2024

Spostamento sede Inail di Manfredonia, Riccardi e altri 14 sindaci chiedono tavolo tecnico

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Il sindaco Riccardi ha chiesto e ottenuto la collaborazione di altri quattordici primi cittadini garganici per cercare soluzioni che portino al ripristino dei servizi erogati dalla sede INAIL di Manfredonia.

Quattordici sindaci, da un lembo all’altro del Gargano, si sono uniti al primo cittadino sipontino, Angelo Riccardi, chiedendo la convocazione di un tavolo tecnico per scongiurare il paventato spostamento della sede INAIL di Manfredonia.

“La costante perdita di servizi pubblici che da qualche tempo stanno subendo le popolazioni del Gargano rappresenta un evidente azione di arretramento anche dello Stato su tale territorio”, si dice al Presidente ed al Direttore Generale dell’INAIL, al Ministro del Lavoro e Politiche sociali, al Presidente della Regione Puglia ed al Commissario della Spending review. Nel documento si evidenzia che l’abbandono del territorio comporta la perdita di servizi per il cittadino e ciò avviene addirittura a fronte di un aumento dei costi per l’Ente, sotto forma di rimborso delle spese di viaggio agli infortunati e aumento della spesa per i pagamenti dei certificati ai medici di base.

Non più tardi del febbraio scorso, l’intervento del sindaco di Manfredonia aveva permesso il cambio di locazione da Via Di Vittorio, piuttosto che la chiusura, nei locali del Poliambulatorio concessi grazie alla disponibilità della direzione sanitaria. Uffici previdenziali che, a causa della spending review, hanno visto sensibilmente ridotta la propria attività, limitata a quella amministrativa, tanto da costringere l’utenza a recarsi a Foggia per sottoporsi alle visite mediche.

“E’ senza dubbio necessario – rimarca Riccardi – contenere la spesa pubblica, ottimizzarla e tagliare tutti i costi superflui, ma sarebbe incomprensibile far pagare, ancora una volta, un prezzo così alto a tutte le comunità che fanno riferimento alla sede INAIL manfredoniana”.

Il possibile spostamento a Foggia è la classica goccia che fa traboccare un vaso colmo di pazienza e, “grazie anche all’impegno del nostro consigliere comunale Matteo Troiano”, aggiunge il sindaco, ha chiesto e ottenuto la collaborazione dei colleghi del territorio: San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, Vieste,Mattinata, Zapponeta, San Marco in Lamis, Carpino, Peschici, Vico del Gargano, Cagnano Varano, Rodi Garganico, Ischitella, Rignano Garganico,Sannicandro Garganico. “Non si può essere inerti avallando scelte che molto probabilmente non sono state compiute nell’interesse generale”. Tutti concordi, perciò, nel profondere ogni sforzo istituzionale possibile, in rappresentanza di quindici comunità, per non penalizzare ulteriormente una popolazione complessiva poco inferiore alle duecentomila unità.

“Alla luce dei provvedimenti che hanno determinato la perdita di importanti servizi per i cittadini del Gargano, quali quelli erogati sinora dall’INAIL di Manfredonia, i sottoscritti – termina la missiva inviata per conoscenza anche al Direttore Regionale ed alla Direzione Provinciale INAIL – chiedono un incontro urgente al fine di verificare in primo luogo la legittimità degli atti che hanno determinato la soppressione dei servizi medici di prime cure e successivamente la ricerca di soluzioni che portino al ripristino di tali servizi”.

Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia

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