Venerdì 29 Marzo 2024

Il dibattito sulla situazione del contratto d'area dopo l'evento Torre dei Giganti INDOOR

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Nonostante la bassa affluenza il dibattito sul contrato d’area è stato interessante, i lavoratori in lotta della Manfredonia Vetro e della Vetrotec 2 hanno esposto le loro ragioni, le difficoltà anche all’interno dei nuclei famigliari per affrontare la situazione e l’avventatezza che ha portato a fare un presidio permanente che con il tempo è diventato qualcosa di politico.

Lottare per la propria esistenza di esseri umani e lavoratori e per la propria dignità e libertà, perchè il lavoro è libertà e la libertà è lavoro, ha contribuito ad un cambio del vento e delle prospettive, la lotta ha preso il posto della rassegnazione con la sconsideratezza del caso in quanto nessuno poteva immaginare la durata della lotta, che ormai ha superato l’anno intero, e che il presidio potesse realmente resistere non solo alle intemperie ed alle avversità metereologiche,alla stanchezza non solo fisica ma anche mentale ed alle dinamiche e tensioni interne dei nuclei famigliari in quanto senza un reddito con le incombenze di mutui, bollette e spese correnti per sostenere
la famiglia senza la possibilità di poterle affrontare, con telefonate incessanti delle banche per il pagamento di mutui scaduti, i più fortunati hanno chiesto aiuto ai propri cari e parenti altri hanno cercato di sopravvivere come meglio si può.

Vivere nel “limbo” lavorativo, in quanto non si è nè assunti e neanche licenziati per cui non si ha diritto neanche alle agevolazioni ed alla mobilità, non è proprio facile, ma i lavoratori della ManfredoniaVetro hanno dimostrato che solo la lotta e la solidarietà paga, solidarietà che si è sviluppata all’interno del presidio con il mutuo appoggio dei lavoratori stessi, ma che spesso è mancata da parte della popolazione subito pronta a fare critiche senza fornire nessuna forma di solidarietà e di empatia, l’egoismo cronico ormai regna sovrano con tutta la tristezza del caso e di certo non fa
onore al genere umano, come se le problematiche all’interno del contratto d’area riguardassero un’altro pianeta e non l’intero tessuto sociale del territorio.

Il contratto d’area è stato fallimentare questo è sotto gli occhi di tutti, troppe fabbriche hanno chiuso i battenti dopo aver esauritoi fondi stanziati dallo stato, la prima responsabilità è proprio dovuta alla mancanza di controlli sia a priori che durante i 3 protocolli di intesa, sono stati concessi ad impreditori sciacalli e senza scrupoli i 2/3 di investimeti a fondo perduto, soldi nostri, per ergere ennesime cattedrali che con il tempo si sono sgretolate, ma questo era già prevedibile in quanto alcuni di questi impreditori avevano dei precedenti illustri di tali dinamiche in avventure imprenditoriali discutibili.

La pratica di andare in un territorio con un alta concentrazione di disoccupazione dove sono previsti finanziamenti di sviluppo aziendale con fondi messi a disposizione da contratti d’area presentano un progetto di sviluppo e occupazione di breve durata e quando terminano i fondi, chiudono tutto, licenziano i dipendenti e amen, ignorando del tutto le responsabilità sociali dell’impresa stessa, delocalizzano la produzione e le aziende verso altre regioni/stati che erogano altri fondi, lasciandosi dietro la desertificazione occupazionale e sociale, fa specie notare che nel mondo animale tale prassi viene praticata solo dalle cavallette che nella bibbia erano l’ottava piaga d’egitto.

Ma sappiamo bene che questo è il Capitalismo che si nutre di se stesso, un sistema basato sul capitalismo è fallimentare ora anche gli economisti riscoprono il valore di Marx e del suo “Capitale” (ma pensa te), ma ciò non basta a rivedere il sistema economico che è comunque basato sullo sfruttamento di uomini su altri uomini a qualsiasi livello e questo ci fa letteralmente schifo, noi siamo per la cooperazione e per la cooptazione, per uno sviluppo sostenibile
e per la tutela ambientale e continueremo a sostenerlo con la stessa determinazione di sempre.

Ringraziamo il collettivo IN APNEA per la lotta contro Energas che vuol costruire un grande deposito GPL (il secondo più grande d’europa) alle porte di Manfredonia rendendo il tutto una bomba ad orologeria, dopo aver saccheggiato il territorio con i contratti d’area ora ovviamente tocca la devastazione con un deposito GPL, noi dell’ARCI siamo solidali e la lotta è di tutti e per tutti per cui saremo al fianco del collettivo INAPNEA nelle sue varie iniziative.

Proponiamo comunque un coordinamento per le varie vertenze e lottedel (e per) il territorio, sia lavorative che ambientali e di fare un ciclo di incontri periodici in cui confrontarci ed esporre alla popolazione quali siano le situazioni a rischio sia occupazionale che ambientale ed ecologico.

Vogliamo ringraziare i partecipanti del dibattivo, gli operai della Vetrotec 2 e della Manfredonia Vetro per le loro testimonianze dirette ed il collettivo IN APNEA, il collettivo MAJAKOVSKIJ ed il LABORATORIODELLE IDEE di Manfredonia.

CI VOLETE PRECARI E FELICI,

CI AVRETE RIBELLI E INKAZZATI!

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ARCI Nuova Gestione

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