Venerdì 29 Marzo 2024

Undici leoni in una bolgia infernale: Alessandria ko

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Notte magica allo Zaccheria, gremito in ogni ordine di posti, sold out da 16.798 paganti (l’intera capienza attuale consentita), oltre tantissimi bambini festanti, un urlo ed un incitamento costante da parte dei tifosi rossoneri, assiepati sulle tribune sin dalle ore 18.00, cornice da altre categorie.

L’Alessandria cede il passo al più forte, un brivido scende sulla schiena degli atleti grigi già alle 19.00, quando entrano sul terreno di gioco, per saggiare le condizioni del manto erboso del tempio foggiano, e ricevono in regalo una bordata assordante di fischi, che non lascia presagire loro nulla di buono.

Sì, benvenuti all’inferno “Lasciate ogni speranza, o Voi ch’entrate”

Si comincia alle 20.45, i grigi sono forti, i ragazzi di De Zerbi, impavidi, contati, ma compatti, sono carichi a mille, sanno che la folla non può tornare a casa delusa, che non sarà per loro una notte come tutte le altre.

Gara da dentro o fuori, quarto di finale secco ….. Vivere o morire!

Il Foggia parte col piglio giusto, come sempre in casa, i grigi di Gregucci si arroccano nelle retrovie, a protezione del loro fortino e ripartono veloci in contropiede, cercando di far male, ma Capitan Agnelli e compagni recuperano in pressing a centrocampo, spesso, spessissimo, e reimpostano, ma l’Alessandria difende bene, non si passa.

Il primo tempo scorre via senza particolari emozioni, il Foggia ci prova, ma non trova lo spazio giusto, la giocata che fa male. Solo un tiro di Chiricò dal limite dell’area di poco a lato, ma nessun pericolo per Vannucchi. Dall’altra parte, Narciso, reduce da un mese di cure e terapie miracolose a Bologna, con una spalla “instabile”, può tranquillamente giocare a tressette con i raccattapalle dietro la porta, per 45 minuti, tanto non doverne prendere una che sia una, tranne recuperare per la rimessa dal fondo un tiro da trenta metri di Marconi alla mezz’ora.

Finisce 0-0, ma il popolo rossonero canta, incita i propri beniamini, certo che prima o poi il pallone gonfierà la rete.

De Zerbi capisce che è necessario scardinare il bunker avversario e che Sarno e Chiricò sulla stessa fascia sono sprecati, Sainz Maza non è un fulmine di guerra a sinistra ed effettua lo scambio: fuori lo spagnolo Miguel, dentro l’altro iberico Marti, Chiricò passa a sinistra, e si va al 4-3-3 classico del mister bresciano.

Riverola accende la partita, anzi la “spacca”, per usare le parole del Mister, scatta a ricevere sulla fascia sinistra una pennellata di Coletti, stoppa, alza lo sguardo e serve un assist al bacio in area per Vincenzino Sarno, che di testa, sì, di testa (lui che è il più basso di tutti), insacca alla sinistra di Vannucchi, facendo esplodere lo Zaccheria in un boato da brivido.

E’ fatta. L’Alessandria si apre, esce fuori dal guscio, tenta il tutto per tutto, ma Narciso dovrà uscire in presa alta solo una volta, la sua spalla non subirà contraccolpi.

Esce uno stratosferico Vacca, esce anche Chiricò, esausto, dentro Floriano e Quinto. Ma non è finita. Altra azione da manuale del calcio, corre il 36’ della ripresa.

Narciso imposta dalla difesa, palla a Coletti che non ci pensa due volte e spara una sventagliata da quaranta metri da sinistra a destra, Sarno stoppa quasi sul vertice dell’area destro e serve in sovrapposizione il Capitano che va sul fondo e mette dentro, nel cuore dell’area una palla che Re Iemmello gira a modo suo, da bomber vero.

Una gamba grigia protesa cerca disperatamente di evitare che la palla prosegua la sua corsa, laddove può soltanto finire.

E’ l’apoteosi, gli ultimi minuti saranno solo accademia, tra gli olè dei tifosi rossoneri impazziti di gioia.

Alla fine il Foggia avrà tenuto un possesso palla dell’82%, i grigi piemontesi soltanto del 18%.

Finisce con i ragazzi di De Zerbi sotto le due curve a gioire e cantare con i tifosi.

Quelli alessandrini applaudono il Foggia, mentre lasciano il loro settore, i foggiani applaudono i grigi dell’Alessandria.

Storie belle di sport puro e vero. Da preservare.

TABELLINI

FOGGIA (4-2-3-1): Narciso, Gerbo, Loiacono, Coletti, Di Chiara, Vacca (34’ st Floriano), Agnelli, Chiricò (26’ st Quinto), Sarno, Sainz Maza (13’ st Riverola), Iemmello. A disp: Micale, De Gennaro, Arcidiacono, Lodesani, Lauriola, Lanzetta, De Giosa. All. Roberto De Zerbi

ALESSANDRIA ( 4-3-3): Vannucchi, Celjak, Morero, Sosa, Sabato (29’ st Sperotto), Nicco, Mezavilla, Branca, Marras, Marconi (32’ st Bocalon), Fischnaller (28’ st Iocolano). A disp. Nordi, Guerriera, Sirri, Iunco, Manfrin, Vitofrancesco, Loviso, Cittadino, Boniperti. All. Angelo Gregucci

Arbitro: DI MARTINO Antonio della sez. di Teramo

Reti: 22’ st Sarno, 37’ st Iemmello.

Ammoniti: Morero, Iemmello, Branca, Sabato, Vacca, Nicco, Sosa.

Note: serata fresca, leggera pioggia durante la gara, terreno in ottime condizioni. Spettatori paganti 16.798 (nuovo record stagionale, stadio esaurito).

Nel settore ospiti 250 tifosi dell’Alessandria.

Angoli 6-2 per il Foggia

Recupero: 1’ + 4’

Vittorio SANTULLI

Articolo presente in:
Capitanata · News

Commenti

  • Forza Foggia in SERIE B!

    La fossa dei traditori 18/05/2016 18:04 Rispondi
  • Complimenti per il ritardo nella notizia

    Doniano 18/05/2016 17:03 Rispondi
  • Effettivamente ben venga per squadre pugliesi in generale ma forza Manfredonia. Tifiamo per la nostra città innanzitutto e poi per le altre realtà pugliesi. MANFREDONIA

    Gino 18/05/2016 16:47 Rispondi
  • Ma chi se ne frega del Foggia! Solo Donia!

    pino 18/05/2016 15:22 Rispondi
  • FORZA FOGGIA ABBASSO MANFREGAS o DONIA GAS!!

    Sprotivo indignatissimo 18/05/2016 14:20 Rispondi

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