Venerdì 26 Aprile 2024

Belli, bellissimi… praticamente in mutande

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Che il Comune di Manfredonia abbia accertato nel 2015 un debito pari a € 17.700.923,56 è una informazione nota, ma non a tutti. A partire dal 2015 e per trenta anni è obbligato ad applicare la quota di € 590.030,79 del disavanzo di amministrazione a ciascun esercizio finanziario. Effetto di anni d’oro, a partire dal 1995 quando si insediò il Sindaco Gaetano Prencipe fino al 2000 e poi altri 10 anni dall’era Campo con Riccardi alla delega delle opere pubbliche e poi dal 2010 l’attuale Sindaco Riccardi. Anni in cui sono state realizzate opere pubbliche per oltre 100 miliardi di lire, contratti d’area a parte. Recupero degli edifici storici (Palazzo Celestini, Ospedale Orsini, Palazzo San Domenico, Cappella della Maddalena). Nuove piazze, ville, parcheggi, aree attrezzate per giochi all’aperto destinati ai più piccoli. Un piano straordinario di manutenzione delle scuole cittadine, si avviano i lavori d’ampliamento della Scuola Media Perotto. Si recuperano immobili abbandonati da anni, completando la struttura per la Scuola Media G. T. Giordani ed il Centro di cottura per le mense scolastiche. Manutenzione di strade cittadine, si sistema il Lungomare del Sole, il Viale San Pio e la Via dell’Antica Siponto (ex SS 89). Si costruisce il nuovo Mercato ittico, la palestra di Via Dante Alighieri e la ristrutturazione del Palazzetto dello Sport. Si realizza il nuovo stadio Miramare con l’innovativo prototipo d’erba sintetica e tante altre piccole grandi opere. Sono gli anni del Manfredonia Calcio in serie C con una compagine societaria composta dai costruttori sipontini che per disperazione dopo l’era delle vacche grasse mollano l’impresa. Sono gli anni dei mutui, del ricorso alla Cassa Depositi e Prestiti, sono gli anni delle super-consulenze. In conclusione, per tanti anni abbiamo speso in nome della “bellezza” ma questi anni ci lasciano oltre ad uno straordinario patrimonio immobiliare anche una situazione di bilancio molto pesante. Esiste un equilibrio naturale che vuole che ogni elemento abbia il giusto contrappeso? Senza una prospettiva seria di crescita economica e occupazionale per il nostro territorio chi popolerà in futuro questi nostri meravigliosi luoghi? I nostri figli, ci loderanno per la bella Manfredonia o ci malediranno per i troppi debiti che lasceremo loro?

Raffaele Di Sabato

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Commenti

  • Bellissimo articolo ma di lavoro a Manfredonia non si parla mai.Avete ridotto la città in miseria e i pseudonimi giornalisti di questa città enfatizzano gli sprechi di questo comune complimenti!!

    Gianni 24/01/2017 23:59 Rispondi
  • bisogna anche ammettere che se non fossero stati effettuati quegli interventi, manfredonia sarebbe un classico paese del terzo mondo

    Manfredonia ora si può mostrare con orgoglio, diversa è la considerazione sugli incarichi e gli amministratori, su quello bisognerebbe riflettere ed a volte cambiare, sepecialmente quando sono INCAPACI di gestire in conformità alle regole ed alla legge.

    Diffidate di chi cambia partito per la poltrona, evitate di votarlo la prossima volta.
    Se ritenete che a Manfredonia le cose non vadano bene, provate a cambiare, altrimenti non saprete mai se si tratta di incapacità o altri motivi.

    Marco Guerra 24/01/2017 22:14 Rispondi
  • Bisogna fare una nuova commissione agenzia del turismo,quella attuale non può esistere badate bene.Aggiungete duecentomilaeuro per dare ad ospiti del carnevale che non serve a niente…pagate i carristi e le sarte…dimettetevi agenzia del turismo…tanto arriverà!!!

    antonio 24/01/2017 19:15 Rispondi
  • Io non ho dubbi sul tema, non faccio una questione di partito o di posizioni politiche, se devo scegliere tra avere una bella citta e tantissimi debiti che mi tormenteranno di tasse per anni, di contro avere una città meno carina ma con un solido bilancio, scelgo la seconda senza dubbi.
    Un buon amministratore è colui che sa quanto spendere, come spendere e sopratutto quando spendere, soprattutto sa capire le necessità e i tempi di attuazione, sa interpretare i cambiamenti di tempi e di opportunità.
    A Manfredonia non ci sono buoni amministratori da tanti , tantissimi anni, in compenso ci sono spendaccioni con mani bucate, che non hanno il senso della misura, del tempo, delle necessità. I posteri sapranno di chi è la colpa.

    antonella 24/01/2017 16:48 Rispondi
  • Egregio Di Sabato bellissimo articolo con tante verità, ma mi vedo costretto a muoverLe un piccolo appunto: purtroppo a Manfredonia non ci sono più neanche le mutande. Buona giornata

    Pasquino 24/01/2017 11:37 Rispondi
  • se vedete gli incarichi dati negli ultimi 15 anni sono sempre gli stessi amici dei politici che hanno governato la città. si devono vergognare di tutti questi debiti che ci hanno lasciato

    matteo 24/01/2017 11:17 Rispondi
  • Carissimo Direttore si parla di una cifra di debiti al Comune molto più alta che porterà sicuramente al Dissesto Finanziario ma nessuno parla del Fenomeno della disoccupazione con una percentuale di disoccupati più alta in Italia il contratto d’area è fallito a Manfredonia non lavora più nessuno stanno tutti fuori figli e genitori i capannoni sono tutti abbandonati e depredati i nostri figli on ci loderanno ma forse ci malediranno per i DEBITI e per la DISOCCUPAZIONE che noi elettori abbiamo permesso votando l’attuale classe politica

    Lesiliato 24/01/2017 10:56 Rispondi
    • cosa c’entra ?ora si volterà pagina,c’è un’altro capitolo a cui far fronte…
      IL CARNEVALE DAUNO

      partito della zappa 24/01/2017 14:52 Rispondi
  • gli elettori di questo paese dovrebbero capire quanto li costa aver votato, rivotato e rivotato ancora ai nostri “cari” amministratori…invece hanno il prosciutto sugli occhi e una bella carota lì

    ciccillo 24/01/2017 10:45 Rispondi
  • Se non ci sono soldi,non si fanno i lavori,speriamo che venga commissariato questo comune prima che l’ase diventa propietario di tutta manfredonia.

    pensionato 24/01/2017 7:29 Rispondi
  • Bell articolo! Effettivamente si è pensato solo all’estetica ma al futuro come sviluppo e lavoro c’è poco o niente

    Partito della Zappa 24/01/2017 0:47 Rispondi

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